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Carnivore: l’arte della data-sorveglianza
exiwebart
Carnivore è il primo progetto creato dal collettivo RSG ( Radical Software Group), un gruppo di net artisti di tutto il mondo coordinati da Alex Galloway di Rhizome. Il nome si ispira con sarcasmo al DCS 1000 del FBI, meglio noto come Carnivore...
di redazione
Carnivore è un software che se installato tra le funzioni di un Internet server provider (ISP), è in grado di monitorare e leggere tutta le rete dell’utenza, compresi messaggi di posta elettronica, siti visitati, comunicazioni criptate ed altro. I media ne divulgano l’esistenza intorno all’ 11 luglio 2000, provocando una grave polemica in concomitanza con il rifiuto di alcuni provider di accettare questa “intrusione” definita lesiva della privacy. Il DCS 1000 viene sospeso nell’agosto 2001, per poi probabilmente essere riattivato a seguito dell’attacco alle Torri gemelle a New York.
Ed è proprio nei mesi successivi alle voci non ufficiali che informavano di un reimpiego del software da parte del FBI, che RSG installa Carnivore come server nella LAN del terzo piano del 115 di Mercet Street a New York, mentre la prima apparizione – mostra in uno spazio “reale” con un’installazione interattiva è alla Princeton Univerisity.
Il NETWORK ART PROJECT è costituito da due fasi : nella prima il Carnivore server, un’applicazione del tutto analoga al DCS 1000 “sniffa ” su una specifica area locale del network dati e informazioni attraverso l’uso di un tcpdump (TCP=Transmission control protocol –dump= scarico). Un programma che apre i pacchetti costituiti da ciò che viene inviato o scaricato dalla rete e dove si legge l’indirizzo IP (internet protocol) che identifica un host per poi successivamente rigettare i dati nel net. E’ necessario per sviluppare il progetto avere installato un programma open source come Linux o Unix. La seconda fase è quella data dall’interazione di un illimitato numero di clienti che entra in contatto con il data stream e lo interpreta. Partecipano come clienti al Carnivore project artisti che utilizzando i dati come veri e propri materiali pittorici, rimescolandoli e sintetizzandoli e riconvertendoli in altre sequenze, sperimentano elaborazioni sonore ,video animati e deformazioni interattive, nelle quali le macchine diventano dei vettori di espansione incontrollata, ispirandosi al comune tema della presenza ossessiva del controllo della rete.
I CARNIVORE CLIENTS
Alex Galloway interviene con Trigger Word 1#, nel quale un grafico a barre suggerisce una proiezione statistica di quello che potrebbe essere ed è il mondo della rete, e con Zero Client sintetizza con un interessante esperimento sonoro l’oscillazione dei bit di dati dando luogo ad un noise Minimal. Mark Daggett partecipa con Carnivore is sorry, un video in loop di un’avaria, quasi un’istantanea del movimento scattata alla velocità del suono, che manipola la scheda grafica del terminale deformando la fruibilità dello schermo e proponendo ironicamente e cinicamente una visione televisiva di quello che avviene quando Carnivore entra nel sistema, per poi subito chiedere, con non chalance, scusa all’utente.
Tom Betts presenta Modem, un lavoro di sperimentazione sonora nel quale suoni criptati dal network vengono riallineati tramite sintetizzatore dando luogo a campionamenti underground mixati con ritmi jungle.
Il “flash guru” Joshua Davis +Brendon Hall + Shopeshifter, primi clienti del software Carnivore in esposizione, presentano Amalgamatmosphere, esplosione di elementi circolari colorati che variano a seconda dell’utente che si connette con il server, producendo una moltitudine di mescolanze in una nuova lega atmosferica di matrice allucinogeno sintetica.
Entropy8Zuper! presentano nel progetto Guernica, una serie di lavori tra cui un corto nel quale il globo terrestre è bersagliato da aerei miltari e missili in un atmosfera di sottile terrore, donne diaboliche che emettono striduli lamenti orrorifici assistono al progressivo smantellamento della metropoli, di cui l’ultimo baluardo è un grattacielo in una surreale animazione tra cartoon stile anni ’50 e gioco interattivo.
Mark Napier “interferisce” con Black and white dal 18 dicembre 2001, progetto che una volta lanciato crea una nube di bit generati da esplosioni di segni e vortici, assimilabili al movimento caotico quanto cosmico delle connessioni in rete. Passando alla schermata successiva si individua che la nube di bit è originata da una partita di un video gioco con grafica anni ’80 le cui variazioni sono date dall’oscillazione ping/pong dello 0 che muove il flusso nero verso sinistra e l’1 che muove il bianco verso il basso dello schermo nel tentativo di raggiungere il valore della normalità data dal dato mediale. Il lavoro esprime in forma sintetica e radicale il concetto di codice binario, linguaggio matematico sul quale si fonda la comunicazione tra macchine, esplorando le possibilità della trasmissione e generando un vortice ipnotico.
Probabilmente RSG porterà Carnivore durante il 2002 anche in spazi tradizionali, anche se dichiarano di preferire luoghi diversi dove operare, quali cybercafé, scuole o spazi commerciali dove la possibilità di avere dati è maggiore e molto più interessante. Al contrario dell’omonimo federale, Carnivore quindi nasce dalla volontà di rendere fruibile e senza copertura un sistema di “sorveglianza”, creando un’interconnessione che produce osmosi tra il programma di base e la sua interfaccia e plasmando un cortocircuito in un sistema aperto e riscrivibile. Il progetto in questo modo rivela le trappole della rete e sperimentando la creatività di ogni cybernauta, che a sua volta diventa un carnivoro del network, analizza e smaschera l’ascesa e la caduta dell’egemonia capitalista, come dichiarano ENTROPY8ZUPER! in Guernica.
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Francesca De Nicolò
[exibart]