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13
marzo 2009
didattica_scaffale Libri d’arte per bambini? Non solo
didattica
A sei mesi dalla nascita dello Scaffale della Didattica, un giro panoramico sulle più recenti uscite editoriali. Perché si può educare all’arte sempre più senza confini. E fare-laboratorio anche fuori dal museo...
Se mai si fosse depositata un po’ di polvere sullo Scaffale inaugurato a settembre, è ora di rimuoverla, pensando ai centri di documentazione, alle librerie nonché alla case editrici e ai portali specializzati in editoria dell’arte per bambini, pedagogia dell’arte e museale. Uno scaffale ma anche una vetrina pensata con l’ottica dell’operatore, del docente e dell’esperto che voglia districarsi sul web e trovare informazioni ragionate.
Accendiamo allora i riflettori su alcune proposte particolarmente rappresentative delle metodologie laboratoriali che prevedono un’interattività degli utenti – bambini, ragazzi e non solo – ma non più e non solo manuale né mentale, bensì anche e soprattutto narrativa, emotiva e quindi creativa in toto.
Va dunque innanzitutto citato Arte per le rime, pubblicato da Artebambini e scritto dal pedagogista Marco Dallari, curatore della rivista “Dada” per la stessa casa editrice. Arte per le rime si pone l’obiettivo di unire la parola all’immagine. Nello stile tipico dell’editore bolognese, i quadri vengono “smantellati”, raccontati con una cura per i particolari e un risalto delle forme che risulta essere innovativo ed efficace per trasmettere l’arte ai più piccoli. Le parole si fanno curiose e immediate, e le rime in modo quasi naturale raccontano una filastrocca intorno al frutto della sensibilità dell’artista, per fissare anche nella memoria immagini che nascondono un mondo.

Chiama in causa il tatto, invece, la nuova collana tiflodidattica Sotto a chi tocca, a cura della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi. Si tratta di libri appositamente studiati per consentire anche al bambino con disabilità visiva di possedere e sfogliare un testo illustrato, le cui immagini sono rese a rilievo e comprensibili al tatto. I libri che faranno parte della serie sono frutto dell’esperienza internazionale maturata negli ultimi anni dalla Federazione come partner attivo di Thyplo&Tactus, progetto europeo che ormai dal 2000 promuove e sostiene finanziariamente la produzione e la diffusione in Europa della letteratura per bambini e ragazzi adattata alle necessità degli ipovedenti. Le caratteristiche di questo prodotto permettono naturalmente anche l’interazione/integrazione fra adulti disabili visivi e bambini.

Il primo titolo è Gaia e il mare della foggiana Costanza Longo. Grazie alla sua personale esperienza di oculista pediatrica, l’autrice ha realizzato un libro illustrato che non solo risponde alle esigenze specifiche dei bambini affetti da minorazioni visive, ma affronta anche in maniera giocosa, tramite la metafora della paura del mare, un tema così delicato per il bambino come quello della scoperta del mondo che lo circonda. E nel finale, una gran sorpresa.
Accendiamo allora i riflettori su alcune proposte particolarmente rappresentative delle metodologie laboratoriali che prevedono un’interattività degli utenti – bambini, ragazzi e non solo – ma non più e non solo manuale né mentale, bensì anche e soprattutto narrativa, emotiva e quindi creativa in toto.
Va dunque innanzitutto citato Arte per le rime, pubblicato da Artebambini e scritto dal pedagogista Marco Dallari, curatore della rivista “Dada” per la stessa casa editrice. Arte per le rime si pone l’obiettivo di unire la parola all’immagine. Nello stile tipico dell’editore bolognese, i quadri vengono “smantellati”, raccontati con una cura per i particolari e un risalto delle forme che risulta essere innovativo ed efficace per trasmettere l’arte ai più piccoli. Le parole si fanno curiose e immediate, e le rime in modo quasi naturale raccontano una filastrocca intorno al frutto della sensibilità dell’artista, per fissare anche nella memoria immagini che nascondono un mondo.

Chiama in causa il tatto, invece, la nuova collana tiflodidattica Sotto a chi tocca, a cura della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi. Si tratta di libri appositamente studiati per consentire anche al bambino con disabilità visiva di possedere e sfogliare un testo illustrato, le cui immagini sono rese a rilievo e comprensibili al tatto. I libri che faranno parte della serie sono frutto dell’esperienza internazionale maturata negli ultimi anni dalla Federazione come partner attivo di Thyplo&Tactus, progetto europeo che ormai dal 2000 promuove e sostiene finanziariamente la produzione e la diffusione in Europa della letteratura per bambini e ragazzi adattata alle necessità degli ipovedenti. Le caratteristiche di questo prodotto permettono naturalmente anche l’interazione/integrazione fra adulti disabili visivi e bambini.

Il primo titolo è Gaia e il mare della foggiana Costanza Longo. Grazie alla sua personale esperienza di oculista pediatrica, l’autrice ha realizzato un libro illustrato che non solo risponde alle esigenze specifiche dei bambini affetti da minorazioni visive, ma affronta anche in maniera giocosa, tramite la metafora della paura del mare, un tema così delicato per il bambino come quello della scoperta del mondo che lo circonda. E nel finale, una gran sorpresa.
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