16 gennaio 2006

fino al 21.I.2006 Dove gli angeli? Cagliari, Man Ray

 
Dove sono gli angeli? Nella disperazione e nel fallimento degli ideali. Nella odierna crisi dei valori, nel conflitto dei sessi. Nel disincanto religioso e intellettuale. Nell’interpretazione di nove artisti…

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Nove artisti riflettono sull’ambivalente immagine dell’angelo in un’opera di 60×200 cm, nella collettiva ideata da Wanda Nazzari e curata da Roberta Vanali. Tre differenti risposte artistiche alla domanda Dove gli angeli?. Tre differenti modi di meditare su un tema alquanto oscuro: la pittura, figurativa e informale, e la fotografia. Unica la risposta concettuale: non sono le intelligenze separate di cui parla San Tommaso, ma esseri contrastati e pervasi da accese dicotomie. Sono creature ormai terrestri, fatte di spirito e carne. Messaggeri, si, ma portatori di verità non più indiscusse.
Mani-artiglio e segni arcani in uno sfondo verde per Federico Carta, a richiamare la cosmogonia di Klee. Mani sacre, che danno ma prendono, proteggono ma limitano. Sofferente il viaggio verso l’estasi nell’angelo di Beppe Vargiu. Tra terra e stoffa bianca si scorgono le terrene lacerazioni dell’essere, la cui purificazione resta però irrisolta, illuminata da una debole luce di speranza, nell’incisivo linguaggio informale. La poesia accomuna le opere di Monica Solinas e Satoshi Hirose. Un’alta torre gialla, riscaldata dal rosso palpitare della vita per la Solinas, in una visione che ricorda il codice ermetico infantile. Cerchi non chiusi, centro della vita nella simbologia della filosofia zen, ondeggiano azzurri in uno spazio bianco per Hirose, in una enigmatica composizione.
Una carnalità blasfema nell’opera di Simone Dulcis, che mescola l’informale al figurato. Dense pennellate chiare e scure tratteggiano il simbolo della fertilità, il seme, e l’essere da fecondare, la donna. Si moltiplicano, con una resa sempre meno precisa, scorci di nudi femminili che invitano all’unione fisica. Sono angeli erotizzati, pronti a dare e ricevere. Giuliano Sale, Replicanti, particolare - olio su tela, 2005 Figurativo, di matrice manga il primo e più classicheggiante il secondo, è invece l’espressione utilizzata da due dei giovani artisti. È un angelo vendicatore la piccola creatura di Silvia Argiolas, che schiaccia con i piedi il suo seviziatore, ma è all’oscuro del male che sta in agguato sopra di lei, nel cerchio infinito del dolore. Cellule che si riproducono, ignare di tale prolificità, per Giuliano Sale. Piccoli putti rosa dalle mostruose anatomie sorridono o si muovono inquieti in uno spazio incorporeo e asettico.
Opere fotografiche invece per Guglielmo Massidda e Stefano Grassi, che entrambi raffigurano angeli caduti. Il primo, un nudo maschile nell’atto di cadere per poi ricomporre le sue armonie, in una frantumazione di spazio e tempo. Un nudo femminile, il secondo, il cui urlo straziante e angoscioso rompe l’incomunicabilità del mondo attuale, a ricordare la dolorosa lontananza dell’uomo dalla natura.

simona serra
mostra visitata il 16 dicembre 2005


Dove gli angeli?
Cagliari, Via Degioannis 25
Progetto di Wanda Nazzari
A cura di Roberta Vanali
Ingresso da martedì a sabato ore 18 – 20
Per informazioni 070/344138 – 347 3614182
info@manray.it 
www.manray.it
Foto di Stefano Grassi


[exibart]

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