Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
31
luglio 2009
fino al 15.VIII.2009 Alex Pinna Tortolì (og), Ex Bloccheria
sardegna
L’ultima acquisizione di Su Logu de S’iscultura? Big Pinocchio, una scultura di sedici metri che ha trovato collocazione davanti a una scuola. E Tortolì continua ad arricchirsi d’arte contemporanea...
Progettato undici anni fa per esser collocato sul tetto di una scuola elementare, originale guardiano che custodisce i bambini dall’alto, il Big Pinocchio di Alex Pinna (Imperia, 1967; vive a Milano) ha trovato solo ora la definitiva collocazione nel centro di Tortolì.
Più precisamente davanti alla scuola media, perché “da piccolo mi rattristavo quando sbirciavo dalla finestra della mia classe e non vedevo nulla che per un attimo attirasse la mia attenzione; vorrei invece rubare un sorriso ai bambini che, curiosando fuori, si trovano davanti un enorme Pinocchio, tiene a precisare l’artista, che possiede la forma mentis di un artigiano e il punto di vista di un bambino disincantato che conosce i limiti della realtà.
Realizzato espressamente per il museo di Tortolì, lungo ben sedici metri e alto quattro, il Big Pinocchio non è in legno bensì in ferro zincato dipinto di bianco. Imponente nella sua semplicità, con il capo poggiato su una mano e le lunghe gambe a riposo, in un atteggiamento sognante ed estasiato. Coerente al percorso dell’artista che, tra ironia e provocazione – non esule da una certa drammaticità – concepisce figurine di canapa che conservano arti abnormemente allungati, memori delle sculture giacomettiane – che riprendono a loro volta quella antica etrusca – e che non trascurano la lezione di Léger.
Ciò nonostante la radicata influenza di cartoon e fumetto di matrice pop, come si riscontra dalle opere selezionate per l’esposizione all’ex Bloccheria, che fanno da corredo alla monumentale opera. Personaggi ambigui, tra il sarodnico e il grottesco, si arrampicano o ciondolano da strutture sospese, seduti, ritti o in tensione, in cima a una qualche struttura che li regge ma sempre in maniera instabile.
L’immaginario surreale di Alex Pinna è paradossalmente lineare ed essenziale, ma è anche contraddistinto da una buona dose di malinconia e ricerca di quell’equilibrio derivante dalla costante precarietà che la caratterizza.
Il Big Pinocchio si aggiunge così alle altre prestigiose isculture che il parco accoglie dal 1995, tra cui si annoverano artisti del calibro di Staccioli, Campus, Nagasawa, Pirri e Kaufmann. Occasione d’incontro per chi riflette sul concetto di spazio aperto, Tortolì è un museo a cielo aperto, un percorso turistico e culturale alternativo, unico nel suo genere in Sardegna e nonostante ciò non abbastanza tutelato. Non a caso, infatti, alcune opere hanno subito gravi danni permanenti.
Più precisamente davanti alla scuola media, perché “da piccolo mi rattristavo quando sbirciavo dalla finestra della mia classe e non vedevo nulla che per un attimo attirasse la mia attenzione; vorrei invece rubare un sorriso ai bambini che, curiosando fuori, si trovano davanti un enorme Pinocchio, tiene a precisare l’artista, che possiede la forma mentis di un artigiano e il punto di vista di un bambino disincantato che conosce i limiti della realtà.
Realizzato espressamente per il museo di Tortolì, lungo ben sedici metri e alto quattro, il Big Pinocchio non è in legno bensì in ferro zincato dipinto di bianco. Imponente nella sua semplicità, con il capo poggiato su una mano e le lunghe gambe a riposo, in un atteggiamento sognante ed estasiato. Coerente al percorso dell’artista che, tra ironia e provocazione – non esule da una certa drammaticità – concepisce figurine di canapa che conservano arti abnormemente allungati, memori delle sculture giacomettiane – che riprendono a loro volta quella antica etrusca – e che non trascurano la lezione di Léger.
Ciò nonostante la radicata influenza di cartoon e fumetto di matrice pop, come si riscontra dalle opere selezionate per l’esposizione all’ex Bloccheria, che fanno da corredo alla monumentale opera. Personaggi ambigui, tra il sarodnico e il grottesco, si arrampicano o ciondolano da strutture sospese, seduti, ritti o in tensione, in cima a una qualche struttura che li regge ma sempre in maniera instabile.
L’immaginario surreale di Alex Pinna è paradossalmente lineare ed essenziale, ma è anche contraddistinto da una buona dose di malinconia e ricerca di quell’equilibrio derivante dalla costante precarietà che la caratterizza.
Il Big Pinocchio si aggiunge così alle altre prestigiose isculture che il parco accoglie dal 1995, tra cui si annoverano artisti del calibro di Staccioli, Campus, Nagasawa, Pirri e Kaufmann. Occasione d’incontro per chi riflette sul concetto di spazio aperto, Tortolì è un museo a cielo aperto, un percorso turistico e culturale alternativo, unico nel suo genere in Sardegna e nonostante ciò non abbastanza tutelato. Non a caso, infatti, alcune opere hanno subito gravi danni permanenti.
articoli correlati
Pinna da Guidi & Schoen a Genova
roberta vanali
mostra visitata il 4 luglio 2009
dal 4 luglio al 15 agosto 2009
Alex Pinna – Big Pinocchio
Ex Bloccheria
Via Eleonora d’Arborea – 08048 Tortolì (OG)
Orario: da martedì a domenica ore 21-23
Ingresso libero
Info: mob. +39 3470637242; edoama@tiscali.it
[exibart]
Un lavoro grande.
sembrano quei pupazzi di corda che si trovano nelle fiere etniche!
mi piacerebbe averne uno da mettere tra l’amaca e il dondolo!