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fino al 14.IX.2003 Immagini della primavera Cagliari, Il Lazzaretto
sardegna
Specchio raffinato dei costumi del loro tempo. Gli "shunga" sono riflessione sulla transitorietà della vita. Considerate a lungo pornografiche, oggi è riconosciuto il loro valore artistico. Che, grazie alle collezioni segrete, influenzo Impresionisti e Nabis...
di Marco Peri
Un percorso che guida il visitatore alla scoperta di un genere espressivo molto particolare. Le Immagini della Primavera, in giapponese shunga, sono stampe a soggetto prevalentemente erotico, eseguite con la tecnica della xilografia policroma. Inizialmente furono considerate pornografiche ma il loro valore artistico è oggi indiscutibile. Tant’è che sono state rivalutate come espressione “alta” della cultura giapponese, specchio raffinato degli ideali estetici del tempo che le ha prodotte.
Alcuni pannelli illustrano i necessari riferimenti alla storia e alla cultura del Giappone, inquadrando le motivazioni etiche ed estetiche che sono alla base di questo genere pittorico. Gli shunga si diffusero tra la seconda metà del ‘600 e la prima metà del’ ‘800, durante la dinastia Tokugawa. In Europa cominciarono ad essere collezionate segretamente dalla seconda metà dell’Ottocento e sono fondamentali nel rinnovamento stilistico-formale che interessò movimenti quali Impressionisti e Nabis, esponenti del Secessionismo ed Art Nouveau. Il gusto per l’essenzialità delle forme, l’immediata resa emotiva del segno e del colore, così come l’importanza del frammento in primo piano e della fluttuazione prospettica delle figure nello spazio, influenzarono numerosi artisti occidentali.
Un evento espositivo che è un viaggio nel lontano Oriente e si snoda attraverso 15 xilografie originali e una serie di proiezioni in multivisione che ripercorrono l’evoluzione cronologica e stilistica di shunga e bijin (stampe che raffigurano scene di vita cortigiana). Allo spettatore la mostra si presenta come un susseguirsi di scene erotiche dal carattere sensuale, dove i protagonisti assumono posizioni ardite ed estreme. Uomini e donne che si concedono ai piaceri della carne, dipinti in scene amorose nel culmine dell’atto sessuale. Liberi scorci, ripresi in prospettive inusuali dove lusso e voluttà si manifestano nell’appagamento dei desideri personali, in uno stile volto alla semplificazione degli spazi e delle forme, adornato dall’uso vivace del colore come nei ricchi decori dei kimono.
Ma non solo questo, infatti, dietro immagini tanto esplicite in realtà si delineano l’ideale di bellezza femminile, lo studio psicologico dell’amore, si definisce la natura edonistica dell’esistenza.
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marco peri
mostra vista il 27 giugno 2003
Immagini della primavera
Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Lazzaretto
Cagliari, Via dei Navigatori, Vecchio Borgo Sant’Elia
Orario: 10/13 – 17/21; tutti i giorni escluso il lunedì
Ingresso EUR 5 intero, EUR 3 ridotto, per tutte le mostre presenti
attualmente al Lazzaretto
Informazioni: Associazione Sant’Elia 2000 Onlus
Telefono: 070 3838085, email: lazzaretto@qtel.it
Informazioni info@icsaa.it www.icsaa.it
A cura di Marco Fagioli e Bianca Laura Petretto
[exibart]
Ecco ! Finalmente una forma d’arte davvero utile !
Sicuramente andrò a vedere quest’arte giapponese