Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Occhio Magico / Johannes Dario Molinari
Mostra bi-personale di fotografia di OCCHIOMAGICO: “Mi Vida” (in collaborazione con Joyce & Co, Genova) e di video e fotografia di JOHANNES DARIO MOLINARI.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 19 maggio 2004, dalle 19 alle 23, presso la Fusion Art Gallery di Piazza Peyron 9 G, a Torino, si inaugura la mostra bi-personale di fotografia di OCCHIOMAGICO: "Mi Vida" (in collaborazione con Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria, Genova) e di video e fotografia di JOHANNES DARIO MOLINARI, a cura di Fabrizio Boggiano e Edoardo Di Mauro, allestimento di Walter Vallini.
In questa occasione OCCHIOMAGICO presenta light - box e JOHANNES DARIO MOLINARI un progetto inedito, realizzato appositamente, consistente in un video e tre elaborazioni grafiche.
Gli artisti saranno presenti all'inaugurazione
Fabrizio Boggiano scrive di OCCHIOMAGICO: "Poche cose esistono al mondo così interessanti come ascoltare una donna parlare liberamente di se stessa. La lucidità del discorso unita alla franchezza tipica dell'universo femminile spesso si mescolano al desiderio di emozioni creando racconti che mostrano quanto complessa e magicamente intrecciata sia la loro esistenza. Parole emozionanti che spesso sono difficili da comprendere se non si è portatori naturali delle stesse sensazioni. E ancora più difficile è immaginarle visivamente, proprio per la ricchezza di particolari che le compongono. Ma in questo è riuscito magistralmente Occhiomagico, il quale, attento ed elegante indagatore dell'universo femminile, ha trasformato racconti in immagini. Nasce così questo suo ultimo lavoro, dall'ascolto di storie di donne differenti, delle loro complessità emozionali che le stesse gli hanno regalato e che lui, sapiente alchimista dell'immagine, ha riunito per trasformarle in toccanti filtri magici. L'osservatore viene così catturato e trasportato nello spazio onirico, dove si materializza un viaggio in un'altra dimensione nella quale nulla è lasciato al caso.
La luce, la presenza del corpo femminile, l'insieme di particolari che svelano la traccia nascosta della storia sono gli elementi che, racchiusi in un'ipotetica stanza metafisica, concorrono a svelare la profonda sensibilità del mondo femminile. In questo modo l'osservazione non si limita al piacere della visione ma appaga l'anima così intensamente da renderne difficile il distacco. Il tempo si distende trascinandoci in una dimensione surreale nella quale finalmente ogni cosa è al posto giusto; una dimensione dalla quale non vorremmo più fare ritorno proprio per il carico emozionale che la caratterizza…"
Notizie su OCCHIOMAGICO (www.occhiomagico.com)
1949 Nasce Giancarlo Maiocchi
1964-1970 Diverse esperienze come assistente fotografo, musicista
1971 Nasce OCCHIOMAGICO
1972-1978 Ricerca espressiva attraverso l'azzeramento dei linguaggi fotografici tradizionali.
Nel 1978 la prima dimostrazione sull'Illusione della Fotografia alla Galleria "Il Diaframma" di Milano. Viene esposta "La Porta di Niepce": un monolito in cristallo di 100x200 cm, contenente due immagini fotografiche, una in bianco e nero ed una a colori, tratte dalla stessa negativa.
1979-1984 Nascita del movimento Post e Neo-Modern in Italia.
Occhiomagico partecipa all' attività sia teorica che pratica di gruppi Multimediali, collabora con Studio Alchimia, con architetti come Alessandro Mendini, Aldo Rossi ed Ettore Sottssass Jr.
Vengono prodotte 24 immagini per le copertine della rivista Domus "Paesaggi di Finzione)
Workshop a Venezia presso Palazzo Fortuny sulla contaminazione che l'immagine fotografica deve subire per essere NUOVA FOTOGRAFIA.
Il quinquennio si conclude con la direzione artistica del gruppo pop "Matia Bazar", in cui si sperimentano le nuove tendenze : contaminare la fotografia con la pittura, la musica, video e moda.
1985-1988 Occhiomagico produce diverse mostre in Europa dove affina la tendenza a creare scenari utopici da registrare su pellicola fotografica.
Vengono prodotte istallazioni tridimensionali composte da fotografie, oggetti di design, oggetti d'arte, video e musica olofonica.
1989-1996 Produzione di due importanti mostre "Falso Movimento" e "Io, non sono io, evidentemente" con l'intento di esplorare se stesso e sviluppare un rapporto con il proprio mondo interiore: il Mito e la Magia, il Silenzio e l'Enigma.
**Premi nazionali ed internazionali per il lavoro professionale nel 1985, 1989, 1990, 1994.
***Docente dal 1994 presso Istituto Europeo di Design di Milano, corso di "Estetica ed Estasi".
1998-2000 Produzione di "Covers", lavoro sulla Memoria dove la Fotografia diventa testimone del secolo trascorso.
Ciclo di conferenze sulla fotografia digitale e la sua nuova identità a titolo: "Mitologia cangiante e luccicante".
***Visitor Professor dal 1999 presso Istituto Italiano di Fotografia di Milano, Istituto Italiano di Comunicazione, CPF Bauer, presso Ecole D'Arts Appliques Vevey - CH e Futurarium, scuola atipica d'arte e design.
2001-2002 Curatore delle immagini fotografiche per la Biennale di Venezia: Musica Danza e Teatro
Produzione di "Mi Vida" indagine intorno al femminino.
Mostre Personali (selezione)
1981 Zurigo, Galleria Workshop
1982 Parigi, M.B.C. Studio
Roma, Palazzo Braschi
1984 Brescia, Galleria Ken Damy Photogallery
1985 Rotterdam, Rotterdamse Kunstetichting
1985 Milano, Affinità Elettive
Parigi, Espace temps
1986 Milano, Studio Corrado Levi
1988 Olanda, Groningen Museum
1990 Milano, Galleria Menotti
1992 Brescia, Museo Ken Damy
1993 Salonicco
1993 Prato, Galleria Dryphoto
1994 Chiasso, Galleria Cons Arc
1995 Roma, Museo delle Immagini Fotografiche
1998 Rescalda, Villa Rusconi
1999 Monaco di Baviera, Galerie Objekte
Linz, Biennale di Fotografia
1999 Arles, Rencontres Internationales de la Photographie
2000 Milano, Galleria Paolo Curti & Co.
2001 Mantova, Museo d'Arte Moderna
2002 Bologna, Daniela Facchinato Gallery
2003 "Mi Vida", Genova, Galleria Joyce & Co.
Mostre Collettive (selezione)
1978 Milano, Galleria Il Diaframma
1983 Milano, Galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin
1989 New York, International Centre of Photography
1992 Milano, Spazio San Fedele
Memphis, U.S.A.
1995 Milano, Fondazione Corrente
1995/1996 Milano, Roma, Firenze, Napoli, New York
1996 Matosinhos, Porto, Galleria Municipal Armenio Losa
1996 Milano, Galleria La Porta Rossa
1998 Milano, Galleria Bianca Pilat
1999 Brescia, Museo Ken Damy
2000 Milano, Triennale
2000 Milano, Galleria Appiani Arte
2001 Brescia, Palazzo Bonolis
Milano, Palazzo Reale
2001 Bratislava, Museo d'Arte Contemporanea
2002 Savignano sul Rubicone, Sala Civica S. Allende
Edoardo Di Mauro scrive di JOHANNES DARIO MOLINARI: "Il lavoro del giovane Johannes Dario Molinari si colloca nel sito di quella rivisitazione, aggiornata al presente, delle esperienze legate alla stagione concettuale “storica”, il cui iter si dipana circa dalla metà degli anni ’60 fino all’omologo periodo del decennio successivo, fenomeno diffusosi in Italia a partire dalla fine degli anni ’80. Bisogna però dire che, contrariamente a molta produzione distintasi per una sterile ancorché ben confezionata citazione degli episodi di quella fase, incapace di aggiungere alcuno strato di ulteriore significanza, il lavoro di Molinari si distingue per originalità e capacità di adoperare ecletticamente vari mezzi formali per raggiungere un obiettivo spesso capace di stupire e stimolare positivamente il fruitore. La concettualità di Molinari, pur centrata sull’analisi dei referenti linguistici e capace di estremo rigore, si distingue per un’apertura nei confronti dei temi propri della marginalità sociale ed intellettuale, raggiungendo risultati di autentica evocazione mistica, in sintonia elettiva con una delle tendenze principali della linea storica del Concettuale. L’artista adopera varie tecniche, dalla fotografia incorniciata nei light – boxes, all’installazione oggettuale ed alla pittura, avvalendosi spesso del video e dei più recenti ritrovati tecnologici, in una produzione che è sintesi dei linguaggi e delle tendenze principali della contemporaneità. Molinari parte spesso dall’analisi di esemplari episodi di cronaca, a partire dai quali getta lo scandaglio verso la ricerca di motivazioni recondite atte ad illuminare gli aspetti nascosti ed i meandri oscuri della mente umana in condizioni di disagio od, al contrario, come nel caso di questa installazione, di esasperata sensibilità, sinonimo di un diffuso e tenace “male di vivere”. L’artista ha inteso, nella circostanza, evocare l’intreccio delle vite e delle morti di tre scrittori torinesi, Cesare Pavese, Primo Levi e Franco Lucentini, attraverso la rappresentazione degli edifici nei quali vissero e dove scelsero volontariamente di morire. Adoperando le parole dell’artista nella descrizione dell’opera: “Un mistero insondabile che la realizzazione deformata di un modellino virtuale tenta di esplorare…. Il video presenta la rotazione di un prisma in 3D realizzato attraverso l’unione innaturale ma dettagliata dei prospetti delle tre case… Il moto rotatorio dell’architettura, che si staglia su uno sfondo nero è accompagnato dalle voci ideali degli scrittori. La presentazione in successione delle tre facciate coincide con l’ascolto della voce di un attore : ogni facciata è accompagnata dalla declamazione di un brano dell’autore…Le tre voci, non riuscendo a tenere il ritmo della ripresa, incominciano a sovrapporsi in un recitato via via sempre più incomprensibile e, per questo, drammatico. Alla video proiezione si aggiungono tre elaborazioni grafiche, una per ogni prospetto, realizzate a partire dalla struttura geometrica utilizzata per la costruzione virtuale del modellino”.
Notizie su JOHANNES DARIO MOLINARI (www.dariomolinari.it)
Nato a Premosello (VB) il 19/8/1969. Vive e lavora a Buccinasco (MI).
Mostre Personali
1999
Galleria Leonardi V-Idea, Genova
1997
Galleria Bianca Pilat, Milano
Centro sperimentale Arte a Parte, Milano
1996
Campo Blu, Milano
1995
Centro Luigi di Sarro, Roma
Mostre Collettive
2004
"DiArt - Collezione Diocesana di Arte Religiosa Contemporanea, Seminario Vescovile, Trapani
2003
"Interni Italiani" a cura di Edoardo Di Mauro e Walter Vallini, Kunsthaus Tacheles, Berlino (D)
"Group Show" a cura di Fabrizio Boggiano e Edoardo Di Mauro, Fusion Art Gallery, Torino
"Corpi Liberi" a cura di Fabrizio Boggiano, Antico Palazzo della Pretura, Castell'Arquato (PC)
2002
"Interni Italiani" a cura di Miroslava Hayek e Walter Vallini, Cappella San Carlo Borromeo, Istituto Italiano di Cultura, Praga (P)
“Follie” a cura di Fabrizio Boggiano, Galleria Les Chances de l'Art, Bolzano
“Premio Durini” a cura di Alessandro Riva, Museo della Permanente, Milano
“Follie” a cura di Fabrizio Boggiano, Archivio Caterina Gualco, Genova
Galleria Alessandro De March, Milano
2001
“Lampi grevi” a cura di Francesco Tedeschi e Fabio Paris, Villa Glisenti, Brescia
“Tacita” a cura di Angela Madesani, O’ Artoteca, Milano
2000
“Vegetali Ignoti, superrunknowns” a cura di Francesco Tedeschi e Elena Di Raddo, Fondazione Bandera, Busto Arsizio
2001
“Lampi grevi” a cura di Francesco Tedeschi e Fabio Paris, Villa Glisenti, Brescia
0’ , L’uovo di Colombo, Milano
2000
“Vegetali Ignoti, superrunknowns” a cura di Francesco Tedeschi e Elena Di Raddo, Fondazione Bandera, Busto Arsizio
1999
“ Problemi di luogo” a cura di Angela Madesani, Galleria Lorenzelli, Milano
“Contemporaneamente” a cura di Riccardo Ferrari, Galleria Leonardi V-Idea, Genova
“Crossover, sconfinamenti performativi” a cura di Antonio d’Avossa, Cinema Teatro, Chiasso
1998
“Cronache vere” a cura di Alessandro Riva, Spazio Consolo, Milano
“Qui, là ovunque (coram populo)” a cura di Vegetali Ignoti Art BooK, Viconago (VA)
“La città dei luoghi” a cura di Museo Teo artfanzine, Spatia, Milano
1997
“Visual Rave” a cura di Antonio d’avossa in collaborazione con il Centro Arte a Parte, spazio Umanitaria, Milano
“Esistenza elettrica” a cura di Bettina della Casa, Galleria SPSAS, Locarno, (catalogo)
“Periscopio 1997” a cura di Angela Madesani, Paolo Campiglio, Francesco Tedeschi, Milano
“Faerur / Spostamenti, arte italiana contemporanea” Museo d’arte contemporanea, Reykjaavìk
1996
“Esperienze della saggezza” mostra seminario per celebrare l’avvento di una Società senza Manicomi. A cura di Antonio d’Avossa ed Ernesto Venturini. Ex Ospedale Psichiatrico Osservanza di Imola
“Le génie de la Bastille, ateliers portes ouvertes à l’Italie”, Parigi
“Premio S. Carlo Borromeo”, Museo della Permanente, Milano
“Cosare le cose”, Veragouth Arte Contemporanea. Lugano
1995
“AVE International Audio Visual Experimental Festival”, Arnhem, Olanda
“Situazione costruita”, a cura di Ubik Art Sacile (PD)
“Profanazioni, giovani artisti senza città”, a cura di Loredana Parmesani. Openspace, Milano
“Anni ‘90 Arte a Milano”, performance “Via Clusone,1”, Biblioteca Braidense, Milano
1994
“Apparenze e Apparizioni”, Fiorenzuola (PC)
“Salon I”, Galleria Transepoca, Milano
In questa occasione OCCHIOMAGICO presenta light - box e JOHANNES DARIO MOLINARI un progetto inedito, realizzato appositamente, consistente in un video e tre elaborazioni grafiche.
Gli artisti saranno presenti all'inaugurazione
Fabrizio Boggiano scrive di OCCHIOMAGICO: "Poche cose esistono al mondo così interessanti come ascoltare una donna parlare liberamente di se stessa. La lucidità del discorso unita alla franchezza tipica dell'universo femminile spesso si mescolano al desiderio di emozioni creando racconti che mostrano quanto complessa e magicamente intrecciata sia la loro esistenza. Parole emozionanti che spesso sono difficili da comprendere se non si è portatori naturali delle stesse sensazioni. E ancora più difficile è immaginarle visivamente, proprio per la ricchezza di particolari che le compongono. Ma in questo è riuscito magistralmente Occhiomagico, il quale, attento ed elegante indagatore dell'universo femminile, ha trasformato racconti in immagini. Nasce così questo suo ultimo lavoro, dall'ascolto di storie di donne differenti, delle loro complessità emozionali che le stesse gli hanno regalato e che lui, sapiente alchimista dell'immagine, ha riunito per trasformarle in toccanti filtri magici. L'osservatore viene così catturato e trasportato nello spazio onirico, dove si materializza un viaggio in un'altra dimensione nella quale nulla è lasciato al caso.
La luce, la presenza del corpo femminile, l'insieme di particolari che svelano la traccia nascosta della storia sono gli elementi che, racchiusi in un'ipotetica stanza metafisica, concorrono a svelare la profonda sensibilità del mondo femminile. In questo modo l'osservazione non si limita al piacere della visione ma appaga l'anima così intensamente da renderne difficile il distacco. Il tempo si distende trascinandoci in una dimensione surreale nella quale finalmente ogni cosa è al posto giusto; una dimensione dalla quale non vorremmo più fare ritorno proprio per il carico emozionale che la caratterizza…"
Notizie su OCCHIOMAGICO (www.occhiomagico.com)
1949 Nasce Giancarlo Maiocchi
1964-1970 Diverse esperienze come assistente fotografo, musicista
1971 Nasce OCCHIOMAGICO
1972-1978 Ricerca espressiva attraverso l'azzeramento dei linguaggi fotografici tradizionali.
Nel 1978 la prima dimostrazione sull'Illusione della Fotografia alla Galleria "Il Diaframma" di Milano. Viene esposta "La Porta di Niepce": un monolito in cristallo di 100x200 cm, contenente due immagini fotografiche, una in bianco e nero ed una a colori, tratte dalla stessa negativa.
1979-1984 Nascita del movimento Post e Neo-Modern in Italia.
Occhiomagico partecipa all' attività sia teorica che pratica di gruppi Multimediali, collabora con Studio Alchimia, con architetti come Alessandro Mendini, Aldo Rossi ed Ettore Sottssass Jr.
Vengono prodotte 24 immagini per le copertine della rivista Domus "Paesaggi di Finzione)
Workshop a Venezia presso Palazzo Fortuny sulla contaminazione che l'immagine fotografica deve subire per essere NUOVA FOTOGRAFIA.
Il quinquennio si conclude con la direzione artistica del gruppo pop "Matia Bazar", in cui si sperimentano le nuove tendenze : contaminare la fotografia con la pittura, la musica, video e moda.
1985-1988 Occhiomagico produce diverse mostre in Europa dove affina la tendenza a creare scenari utopici da registrare su pellicola fotografica.
Vengono prodotte istallazioni tridimensionali composte da fotografie, oggetti di design, oggetti d'arte, video e musica olofonica.
1989-1996 Produzione di due importanti mostre "Falso Movimento" e "Io, non sono io, evidentemente" con l'intento di esplorare se stesso e sviluppare un rapporto con il proprio mondo interiore: il Mito e la Magia, il Silenzio e l'Enigma.
**Premi nazionali ed internazionali per il lavoro professionale nel 1985, 1989, 1990, 1994.
***Docente dal 1994 presso Istituto Europeo di Design di Milano, corso di "Estetica ed Estasi".
1998-2000 Produzione di "Covers", lavoro sulla Memoria dove la Fotografia diventa testimone del secolo trascorso.
Ciclo di conferenze sulla fotografia digitale e la sua nuova identità a titolo: "Mitologia cangiante e luccicante".
***Visitor Professor dal 1999 presso Istituto Italiano di Fotografia di Milano, Istituto Italiano di Comunicazione, CPF Bauer, presso Ecole D'Arts Appliques Vevey - CH e Futurarium, scuola atipica d'arte e design.
2001-2002 Curatore delle immagini fotografiche per la Biennale di Venezia: Musica Danza e Teatro
Produzione di "Mi Vida" indagine intorno al femminino.
Mostre Personali (selezione)
1981 Zurigo, Galleria Workshop
1982 Parigi, M.B.C. Studio
Roma, Palazzo Braschi
1984 Brescia, Galleria Ken Damy Photogallery
1985 Rotterdam, Rotterdamse Kunstetichting
1985 Milano, Affinità Elettive
Parigi, Espace temps
1986 Milano, Studio Corrado Levi
1988 Olanda, Groningen Museum
1990 Milano, Galleria Menotti
1992 Brescia, Museo Ken Damy
1993 Salonicco
1993 Prato, Galleria Dryphoto
1994 Chiasso, Galleria Cons Arc
1995 Roma, Museo delle Immagini Fotografiche
1998 Rescalda, Villa Rusconi
1999 Monaco di Baviera, Galerie Objekte
Linz, Biennale di Fotografia
1999 Arles, Rencontres Internationales de la Photographie
2000 Milano, Galleria Paolo Curti & Co.
2001 Mantova, Museo d'Arte Moderna
2002 Bologna, Daniela Facchinato Gallery
2003 "Mi Vida", Genova, Galleria Joyce & Co.
Mostre Collettive (selezione)
1978 Milano, Galleria Il Diaframma
1983 Milano, Galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin
1989 New York, International Centre of Photography
1992 Milano, Spazio San Fedele
Memphis, U.S.A.
1995 Milano, Fondazione Corrente
1995/1996 Milano, Roma, Firenze, Napoli, New York
1996 Matosinhos, Porto, Galleria Municipal Armenio Losa
1996 Milano, Galleria La Porta Rossa
1998 Milano, Galleria Bianca Pilat
1999 Brescia, Museo Ken Damy
2000 Milano, Triennale
2000 Milano, Galleria Appiani Arte
2001 Brescia, Palazzo Bonolis
Milano, Palazzo Reale
2001 Bratislava, Museo d'Arte Contemporanea
2002 Savignano sul Rubicone, Sala Civica S. Allende
Edoardo Di Mauro scrive di JOHANNES DARIO MOLINARI: "Il lavoro del giovane Johannes Dario Molinari si colloca nel sito di quella rivisitazione, aggiornata al presente, delle esperienze legate alla stagione concettuale “storica”, il cui iter si dipana circa dalla metà degli anni ’60 fino all’omologo periodo del decennio successivo, fenomeno diffusosi in Italia a partire dalla fine degli anni ’80. Bisogna però dire che, contrariamente a molta produzione distintasi per una sterile ancorché ben confezionata citazione degli episodi di quella fase, incapace di aggiungere alcuno strato di ulteriore significanza, il lavoro di Molinari si distingue per originalità e capacità di adoperare ecletticamente vari mezzi formali per raggiungere un obiettivo spesso capace di stupire e stimolare positivamente il fruitore. La concettualità di Molinari, pur centrata sull’analisi dei referenti linguistici e capace di estremo rigore, si distingue per un’apertura nei confronti dei temi propri della marginalità sociale ed intellettuale, raggiungendo risultati di autentica evocazione mistica, in sintonia elettiva con una delle tendenze principali della linea storica del Concettuale. L’artista adopera varie tecniche, dalla fotografia incorniciata nei light – boxes, all’installazione oggettuale ed alla pittura, avvalendosi spesso del video e dei più recenti ritrovati tecnologici, in una produzione che è sintesi dei linguaggi e delle tendenze principali della contemporaneità. Molinari parte spesso dall’analisi di esemplari episodi di cronaca, a partire dai quali getta lo scandaglio verso la ricerca di motivazioni recondite atte ad illuminare gli aspetti nascosti ed i meandri oscuri della mente umana in condizioni di disagio od, al contrario, come nel caso di questa installazione, di esasperata sensibilità, sinonimo di un diffuso e tenace “male di vivere”. L’artista ha inteso, nella circostanza, evocare l’intreccio delle vite e delle morti di tre scrittori torinesi, Cesare Pavese, Primo Levi e Franco Lucentini, attraverso la rappresentazione degli edifici nei quali vissero e dove scelsero volontariamente di morire. Adoperando le parole dell’artista nella descrizione dell’opera: “Un mistero insondabile che la realizzazione deformata di un modellino virtuale tenta di esplorare…. Il video presenta la rotazione di un prisma in 3D realizzato attraverso l’unione innaturale ma dettagliata dei prospetti delle tre case… Il moto rotatorio dell’architettura, che si staglia su uno sfondo nero è accompagnato dalle voci ideali degli scrittori. La presentazione in successione delle tre facciate coincide con l’ascolto della voce di un attore : ogni facciata è accompagnata dalla declamazione di un brano dell’autore…Le tre voci, non riuscendo a tenere il ritmo della ripresa, incominciano a sovrapporsi in un recitato via via sempre più incomprensibile e, per questo, drammatico. Alla video proiezione si aggiungono tre elaborazioni grafiche, una per ogni prospetto, realizzate a partire dalla struttura geometrica utilizzata per la costruzione virtuale del modellino”.
Notizie su JOHANNES DARIO MOLINARI (www.dariomolinari.it)
Nato a Premosello (VB) il 19/8/1969. Vive e lavora a Buccinasco (MI).
Mostre Personali
1999
Galleria Leonardi V-Idea, Genova
1997
Galleria Bianca Pilat, Milano
Centro sperimentale Arte a Parte, Milano
1996
Campo Blu, Milano
1995
Centro Luigi di Sarro, Roma
Mostre Collettive
2004
"DiArt - Collezione Diocesana di Arte Religiosa Contemporanea, Seminario Vescovile, Trapani
2003
"Interni Italiani" a cura di Edoardo Di Mauro e Walter Vallini, Kunsthaus Tacheles, Berlino (D)
"Group Show" a cura di Fabrizio Boggiano e Edoardo Di Mauro, Fusion Art Gallery, Torino
"Corpi Liberi" a cura di Fabrizio Boggiano, Antico Palazzo della Pretura, Castell'Arquato (PC)
2002
"Interni Italiani" a cura di Miroslava Hayek e Walter Vallini, Cappella San Carlo Borromeo, Istituto Italiano di Cultura, Praga (P)
“Follie” a cura di Fabrizio Boggiano, Galleria Les Chances de l'Art, Bolzano
“Premio Durini” a cura di Alessandro Riva, Museo della Permanente, Milano
“Follie” a cura di Fabrizio Boggiano, Archivio Caterina Gualco, Genova
Galleria Alessandro De March, Milano
2001
“Lampi grevi” a cura di Francesco Tedeschi e Fabio Paris, Villa Glisenti, Brescia
“Tacita” a cura di Angela Madesani, O’ Artoteca, Milano
2000
“Vegetali Ignoti, superrunknowns” a cura di Francesco Tedeschi e Elena Di Raddo, Fondazione Bandera, Busto Arsizio
2001
“Lampi grevi” a cura di Francesco Tedeschi e Fabio Paris, Villa Glisenti, Brescia
0’ , L’uovo di Colombo, Milano
2000
“Vegetali Ignoti, superrunknowns” a cura di Francesco Tedeschi e Elena Di Raddo, Fondazione Bandera, Busto Arsizio
1999
“ Problemi di luogo” a cura di Angela Madesani, Galleria Lorenzelli, Milano
“Contemporaneamente” a cura di Riccardo Ferrari, Galleria Leonardi V-Idea, Genova
“Crossover, sconfinamenti performativi” a cura di Antonio d’Avossa, Cinema Teatro, Chiasso
1998
“Cronache vere” a cura di Alessandro Riva, Spazio Consolo, Milano
“Qui, là ovunque (coram populo)” a cura di Vegetali Ignoti Art BooK, Viconago (VA)
“La città dei luoghi” a cura di Museo Teo artfanzine, Spatia, Milano
1997
“Visual Rave” a cura di Antonio d’avossa in collaborazione con il Centro Arte a Parte, spazio Umanitaria, Milano
“Esistenza elettrica” a cura di Bettina della Casa, Galleria SPSAS, Locarno, (catalogo)
“Periscopio 1997” a cura di Angela Madesani, Paolo Campiglio, Francesco Tedeschi, Milano
“Faerur / Spostamenti, arte italiana contemporanea” Museo d’arte contemporanea, Reykjaavìk
1996
“Esperienze della saggezza” mostra seminario per celebrare l’avvento di una Società senza Manicomi. A cura di Antonio d’Avossa ed Ernesto Venturini. Ex Ospedale Psichiatrico Osservanza di Imola
“Le génie de la Bastille, ateliers portes ouvertes à l’Italie”, Parigi
“Premio S. Carlo Borromeo”, Museo della Permanente, Milano
“Cosare le cose”, Veragouth Arte Contemporanea. Lugano
1995
“AVE International Audio Visual Experimental Festival”, Arnhem, Olanda
“Situazione costruita”, a cura di Ubik Art Sacile (PD)
“Profanazioni, giovani artisti senza città”, a cura di Loredana Parmesani. Openspace, Milano
“Anni ‘90 Arte a Milano”, performance “Via Clusone,1”, Biblioteca Braidense, Milano
1994
“Apparenze e Apparizioni”, Fiorenzuola (PC)
“Salon I”, Galleria Transepoca, Milano
19
maggio 2004
Occhio Magico / Johannes Dario Molinari
Dal 19 maggio al 15 giugno 2004
fotografia
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
Martedì, giovedì e venerdì ore 16.30 - 19.30. Altri giorni su appuntamento
Vernissage
19 Maggio 2004, ore 19.00 - 23.00