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Ernesto Jannini – Roberto Zizzo
L’“archeologia del presente” di Ernesto Jannini e la “riflessione sulle icone di questo terzo millennio” di Roberto Zizzo
Comunicato stampa
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Ernesto Jannini è uno dei più significativi esponenti della generazione emersa , in Italia, subito dopo l’ondata di Transavanguardia e affini. Nel suo ampio curriculum spiccano le partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1976, quando l’artista era impegnato in esperienze post concettuali inerenti il rapporto tra arte e territorio, e del 1990. Edoardo Di Mauro, nella recente antologica di Jannini svoltasi presso la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, ha definito il lavoro dell’artista napoletano, da anni trapiantatosi a Milano, “archeologia del presente”. Jannini, con sintetica intuizione, sposa un’estetica della tecnologia, mostrandocela nella sua disarmante nudità d’oggetto o di semplice circuito, per affrancarla dalla sua fredda nudità di essenza impalpabile ed inafferrabile, usandola come insolito collante assemblativo e rivalutandola, quindi, nella sua insospettabile carnalità di creazione umana. Al tempo stesso egli la integra con elementi tratti dal mondo della cultura e della natura, indicandoci la strada di una possibile ecologia della mente, in una fase storica in cui arte e scienza, dopo avere definito una volta per tutte i loro confini e le loro regole, possono di nuovo inaugurare un dialogo fecondo.
“Il lavoro di Roberto Zizzo può definirsi, a pieno titolo, come una riflessione sulle icone di questo terzo millennio. L’artista, infatti, cattura le immagini della nostra società patinata per svuotarle, materialmente e idealmente, di ogni contenuto fisico ed emozionale. I corpi diventano in questo modo nient’altro che contenitori del nulla, raffigurando e rappresentando l’assenza presente in molti esseri umani. Egli opera, elaborando le immagini, come la società contemporanea agisce su individui i quali, preda dei loro presuntuosi narcisismi, non si accorgono di svanire dalla realtà profonda dell’esistenza. Lezione sottile, ma intensa, per coloro che ancora hanno occhi per guardarsi.” (Fabrizio Boggiano)
“Il lavoro di Roberto Zizzo può definirsi, a pieno titolo, come una riflessione sulle icone di questo terzo millennio. L’artista, infatti, cattura le immagini della nostra società patinata per svuotarle, materialmente e idealmente, di ogni contenuto fisico ed emozionale. I corpi diventano in questo modo nient’altro che contenitori del nulla, raffigurando e rappresentando l’assenza presente in molti esseri umani. Egli opera, elaborando le immagini, come la società contemporanea agisce su individui i quali, preda dei loro presuntuosi narcisismi, non si accorgono di svanire dalla realtà profonda dell’esistenza. Lezione sottile, ma intensa, per coloro che ancora hanno occhi per guardarsi.” (Fabrizio Boggiano)
17
settembre 2004
Ernesto Jannini – Roberto Zizzo
Dal 17 settembre al 12 ottobre 2004
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
Martedì, giovedì e venerdì ore 16.30 - 19.30
Altri giorni su appuntamento
Vernissage
17 Settembre 2004, dalle 19 alle 23
Curatore