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Carlo Giuliano / Ferruccio D’Angelo
due importanti personali dedicate a protagonisti di diverse epochei come Carlo Giuliano, tra i più significativi esponenti della scena artistica degli anni ’60 e ’70, e Ferruccio D’Angelo, rappresentativo della generazione emersa nella seconda metà degli anni ’80.
Comunicato stampa
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La Fusion Art Gallery, a chiusura di un intenso 2004, propone al pubblico torinese due importanti personali dedicate a protagonisti di diverse epochei come Carlo Giuliano, tra i più significativi esponenti della scena artistica degli anni ’60 e ’70, e Ferruccio D’Angelo, rappresentativo della generazione emersa nella seconda metà degli anni ’80.
Nel cortile installazione luminosa di Mirella Ribaudo.
Carlo Giuliano è nato a Torino nel 1941. Direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti dal 1992, titolare del corso di Scenotecnica presso la scuola dell’Accademia dal 1971. Dal 1976 al 1990 Direttore Tecnico e degli Allestimenti Scenici del Teatro Stabile di Torino. Come artista ha esposto, tra l’altro, presso le gallerie Martano, Christian Stein e Biasutti di Torino ed in prestigiosi spazi pubblici. Sue opere sono inserite nelle collezioni permanenti della Galleria d’Arte Moderna e del Museo d’Arte Urbana di Torino.
Il 2 dicembre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen, un suo lavoro farà parte della collettiva “Oggetti luminosi & dialoghi incrociati”, curata da Walter Vallini ed allestita all’interno della quarta edizione di “Interni Italiani”, collettiva dedicata alla creatività del nostro paese, che si protrarrà con una serie di eventi ed inaugurazioni nella capitale danese fino a maggio 2005.
La personale presso la Fusion Art Gallery si porrà a metà strada tra l’antologica e la presentazione di opere recenti, che testimoniano l’immutata freschezza creativa dell’artista torinese.
All’ingresso sarà allestita l’opera “Luci ed ombre”, del 2000, mentre all’interno dello spazio si disporranno il “Doppio cerchio” del 1968, presentato alla galleria Martano e, dalla produzione dei primi anni ’70, il “Quadrato dinamico”, “Riflessi” e “Intreccio n° 1” esposti da Christian Stein e l’”Uovo metallico” del 1996.
Ampio spazio sarà dedicato all’attività di scenografo teatrale di Giuliano. Saranno presentati bozzetti, plastici e foto di scena de “Il critico” di Sheridan, regia di Ugo Gregoretti, e di “Six heures au plus tard” regia di Franco Gervasio, entrambe con protagonista Walter Chiari e foto e bozzetti di “Antonio e Cleopatra” con la regia di Mario Missiroli e della “Pamela” di Goldoni.
Sarà inoltre possibile fruire del video realizzato in occasione della recente personale presso la sala espositiva della Biblioteca Civica di Moncalieri e della parallela installazione di un’opera murale permanente allestita su di una parete della stessa Biblioteca, nell’ambito del progetto “Moncalieri porta dell’arte” curato da Edoardo Di Mauro.
Dal testo del curatore : “L’origine di Carlo Giuliano come artista può, per certi aspetti, essere inserita all’interno delle ricerche cinetiche dei primi anni ’60…..L’esperienza di Giuliano presenta delle indubbie analogie con questa impostazione formale, pur nell’assoluto privilegio riservato alla rivendicazione della centralità della sua ispirazione pittorica ….In molti lavori di Carlo Giuliano la nudità espressiva dei materiali mostrati nella loro essenzialità archetipa è addolcita sia dall’inaspettato intervento manuale che dall’uso della luce, una luce essenziale, mai tendente a fini meramente spettacolari, eppure in grado di gettare un tramite poetico nei confronti del fruitore, di collegare non solo la sua mente con l’interno dell’opera, ma anche la rete delle sue percezioni immaginative e sensoriali.
Ferruccio D’Angelo è uno dei più interessanti esponenti della generazione di artisti torinesi emersi tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90. Nel suo ampio curriculum spiccano le personali presso lo Studio Noacco di Chieri, le gallerie Fasolino e VSV a Torino, Pinta e Gualco di Genova, Crossing di Portogruaro, Cavellini di Milano, nonchè la partecipazione a numerose collettive, tra cui tutte le più importanti ricognizioni generazionali realizzate, negli anni ’90, da Renato Barilli e “Va’pensiero. Arte Italiana 1984/1996” e “Una Babele postmoderna” curate da Edoardo Di Mauro con la GAM di Torino ed i Musei Civici di Parma.
Nella personale presso la Fusion Art Gallery di Torino D’Angelo presenta la sua recente produzione pittorica, che affianca da sempre quella legata a rigorose installazioni postconcettuali. Nelle opere di D’Angelo è evidente l’opposizione all’”international style” di cui sono colme le pareti di gallerie e di musei. Vi è, al contrario, una rivendicazione orgogliosa delle nostre radici mediterranee. D’Angelo trae il suo repertorio iconografico da quel variegato mondo che si pone al confine tra Occidente ed Oriente., oggi attraversato da tensioni di molteplice natura. Da un lato si guarda alla cultura europea con l’orgoglio di averla generata, mantenendo al tempo stesso la fede nella propria tradizione. Dall’altro, nel vicino Medio Oriente, si è squassati da una violenza che da sessant’anni non conosce sosta e costituisce una delle pagine più vergognose della cultura e della politica occidentali. In Ferruccio D’Angelo la sintesi, formale ed ideologica, di queste opposte tensioni, si estrinseca in opere di grande fascino visivo, in grado di scuotere positivamente la sensibilità del fruitore.
Anche Ferruccio D’Angelo parteciperà all’edizione danese di “Interni Italiani” con la collettiva “Novarum”, a cura di Edoardo Di Mauro, prevista per il maggio 2005.
Nel cortile installazione luminosa di Mirella Ribaudo.
Carlo Giuliano è nato a Torino nel 1941. Direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti dal 1992, titolare del corso di Scenotecnica presso la scuola dell’Accademia dal 1971. Dal 1976 al 1990 Direttore Tecnico e degli Allestimenti Scenici del Teatro Stabile di Torino. Come artista ha esposto, tra l’altro, presso le gallerie Martano, Christian Stein e Biasutti di Torino ed in prestigiosi spazi pubblici. Sue opere sono inserite nelle collezioni permanenti della Galleria d’Arte Moderna e del Museo d’Arte Urbana di Torino.
Il 2 dicembre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen, un suo lavoro farà parte della collettiva “Oggetti luminosi & dialoghi incrociati”, curata da Walter Vallini ed allestita all’interno della quarta edizione di “Interni Italiani”, collettiva dedicata alla creatività del nostro paese, che si protrarrà con una serie di eventi ed inaugurazioni nella capitale danese fino a maggio 2005.
La personale presso la Fusion Art Gallery si porrà a metà strada tra l’antologica e la presentazione di opere recenti, che testimoniano l’immutata freschezza creativa dell’artista torinese.
All’ingresso sarà allestita l’opera “Luci ed ombre”, del 2000, mentre all’interno dello spazio si disporranno il “Doppio cerchio” del 1968, presentato alla galleria Martano e, dalla produzione dei primi anni ’70, il “Quadrato dinamico”, “Riflessi” e “Intreccio n° 1” esposti da Christian Stein e l’”Uovo metallico” del 1996.
Ampio spazio sarà dedicato all’attività di scenografo teatrale di Giuliano. Saranno presentati bozzetti, plastici e foto di scena de “Il critico” di Sheridan, regia di Ugo Gregoretti, e di “Six heures au plus tard” regia di Franco Gervasio, entrambe con protagonista Walter Chiari e foto e bozzetti di “Antonio e Cleopatra” con la regia di Mario Missiroli e della “Pamela” di Goldoni.
Sarà inoltre possibile fruire del video realizzato in occasione della recente personale presso la sala espositiva della Biblioteca Civica di Moncalieri e della parallela installazione di un’opera murale permanente allestita su di una parete della stessa Biblioteca, nell’ambito del progetto “Moncalieri porta dell’arte” curato da Edoardo Di Mauro.
Dal testo del curatore : “L’origine di Carlo Giuliano come artista può, per certi aspetti, essere inserita all’interno delle ricerche cinetiche dei primi anni ’60…..L’esperienza di Giuliano presenta delle indubbie analogie con questa impostazione formale, pur nell’assoluto privilegio riservato alla rivendicazione della centralità della sua ispirazione pittorica ….In molti lavori di Carlo Giuliano la nudità espressiva dei materiali mostrati nella loro essenzialità archetipa è addolcita sia dall’inaspettato intervento manuale che dall’uso della luce, una luce essenziale, mai tendente a fini meramente spettacolari, eppure in grado di gettare un tramite poetico nei confronti del fruitore, di collegare non solo la sua mente con l’interno dell’opera, ma anche la rete delle sue percezioni immaginative e sensoriali.
Ferruccio D’Angelo è uno dei più interessanti esponenti della generazione di artisti torinesi emersi tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90. Nel suo ampio curriculum spiccano le personali presso lo Studio Noacco di Chieri, le gallerie Fasolino e VSV a Torino, Pinta e Gualco di Genova, Crossing di Portogruaro, Cavellini di Milano, nonchè la partecipazione a numerose collettive, tra cui tutte le più importanti ricognizioni generazionali realizzate, negli anni ’90, da Renato Barilli e “Va’pensiero. Arte Italiana 1984/1996” e “Una Babele postmoderna” curate da Edoardo Di Mauro con la GAM di Torino ed i Musei Civici di Parma.
Nella personale presso la Fusion Art Gallery di Torino D’Angelo presenta la sua recente produzione pittorica, che affianca da sempre quella legata a rigorose installazioni postconcettuali. Nelle opere di D’Angelo è evidente l’opposizione all’”international style” di cui sono colme le pareti di gallerie e di musei. Vi è, al contrario, una rivendicazione orgogliosa delle nostre radici mediterranee. D’Angelo trae il suo repertorio iconografico da quel variegato mondo che si pone al confine tra Occidente ed Oriente., oggi attraversato da tensioni di molteplice natura. Da un lato si guarda alla cultura europea con l’orgoglio di averla generata, mantenendo al tempo stesso la fede nella propria tradizione. Dall’altro, nel vicino Medio Oriente, si è squassati da una violenza che da sessant’anni non conosce sosta e costituisce una delle pagine più vergognose della cultura e della politica occidentali. In Ferruccio D’Angelo la sintesi, formale ed ideologica, di queste opposte tensioni, si estrinseca in opere di grande fascino visivo, in grado di scuotere positivamente la sensibilità del fruitore.
Anche Ferruccio D’Angelo parteciperà all’edizione danese di “Interni Italiani” con la collettiva “Novarum”, a cura di Edoardo Di Mauro, prevista per il maggio 2005.
10
dicembre 2004
Carlo Giuliano / Ferruccio D’Angelo
Dal 10 dicembre 2004 al 18 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
martedì, giovedì e venerdì 16.30 - 19.30 o su appuntamento
Vernissage
10 Dicembre 2004, dalle 19 alle 23
Curatore