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Filippo La Vaccara – An arbitrary portrait/Un ritratto arbitrario
L’installazione scultorea che viene presentata è composta da una selezione di questi volti lavorati ad ingobbio, emotivamente spettacolari. I ritratti sono ispirati alla vita reale, realizzati ad insaputa del modello, ricostruzioni alchemiche a distanza, configurazioni in creta dall’etere.
Comunicato stampa
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Come scrive la curatrice della mostra, Mercedes Auteri, le teste di La Vaccara ritraggono con rapidi tocchi dei tipi universali, l'essenza umana fatta di ricerca e spontaneità̀, magnificenza e sintesi plastica. La tradizione italiana del ritratto, dai busti di epoca etrusca o romana alle teste novecentesche di Arturo Martini, passando per la ritrattistica rinascimentale di Francesco Laurana, é sempre stata in bilico tra verosimiglianza e idealizzazione, realismo e sogno.
L'installazione scultorea che viene presentata per la mostra milanese, curata dalla museologa e storica dell’arte Mercedes Auteri negli spazi di Manifiesto Blanco, è composta da una selezione di questi volti lavorati ad ingobbio, emotivamente spettacolari. Una serie a cui l'artista si dedica dal 2012 creando dall'argilla, biblicamente, presenze umane popolari e raffinate allo stesso tempo. I ritratti sono ispirati, arbitrariamente, alla vita reale, realizzati ad insaputa del modello, ricostruzioni alchemiche a distanza, configurazioni in creta dall'etere, dove il modello sarà̀ sempre più̀ presente mano a mano che il lavoro si sta completando. L'artista é artefice della rappresentazione di amici, amori, sconosciuti, animali, donne, uomini nell'arbitrario, e dunque sincero, ritratto del mondo.
L'individuo forma il collettivo, la moltitudine, la rappresentazione figurativa della vita stessa. Ogni volto, ogni sguardo, ogni piccola storia racconta una Storia più̀ grande che ci comprende tutti. Compatrioti, immigrati, diversi e familiari, di ogni età̀, razza e religione. Una piccola porzione di mondo che ci porta a confrontarci con l'alterità̀ e con le somiglianze, con il vicino e lontano da noi, con un gruppo di facce che ci rappresentano, come in uno specchio.
In occasione dell'inaugurazione sarà disponibile in galleria il nuovo libro sull'artista edito da Allemandi, con un testo di Mercedes Auteri, frutto di un premio concesso a Filippo La Vaccara dalla Pollock - Krasner Foundation, New York.
Filippo La Vaccara (Catania, 1972) si diploma in Scultura all'Accademia di Catania e inizia la carriera artistica nel 1998 con la personale a cura di Francesca Pasini in Viafarini a Milano. Nel 1999 è scelto da Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio per il Corso Superiore d’Arti Visive alla Fondazione Antonio Ratti di Como. Nel 2002 è Artist in Residence presso la Fondazione Orestiadi di Gibellina. Tra le altre mostre: Filippo La Vaccara (2000 e 2001) presso la Galleria Salvatore+Caroline Ala, Milano; La trama invisibile (2009) Galleria Claudia Gian Ferrari e Galleria The Flat – Massimo Carasi, Milano; Ritratto di L. R. (2010) per RISO Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (Palermo) e Fondazione Brodbeck (Catania); La Scultura Italiana del XXI secolo, Fondazione Pomodoro Milano (2011); La Vaccara / Maillet (2012) presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e Galleria Credito Siciliano di Acireale. Nel 2015 due sue opere, proprietà̀ della collezione di Mario e Bianca Bertolini, vengono acquisite dal Museo del 900 di Milano.
Attualmente vive e lavora a Milano.
L'installazione scultorea che viene presentata per la mostra milanese, curata dalla museologa e storica dell’arte Mercedes Auteri negli spazi di Manifiesto Blanco, è composta da una selezione di questi volti lavorati ad ingobbio, emotivamente spettacolari. Una serie a cui l'artista si dedica dal 2012 creando dall'argilla, biblicamente, presenze umane popolari e raffinate allo stesso tempo. I ritratti sono ispirati, arbitrariamente, alla vita reale, realizzati ad insaputa del modello, ricostruzioni alchemiche a distanza, configurazioni in creta dall'etere, dove il modello sarà̀ sempre più̀ presente mano a mano che il lavoro si sta completando. L'artista é artefice della rappresentazione di amici, amori, sconosciuti, animali, donne, uomini nell'arbitrario, e dunque sincero, ritratto del mondo.
L'individuo forma il collettivo, la moltitudine, la rappresentazione figurativa della vita stessa. Ogni volto, ogni sguardo, ogni piccola storia racconta una Storia più̀ grande che ci comprende tutti. Compatrioti, immigrati, diversi e familiari, di ogni età̀, razza e religione. Una piccola porzione di mondo che ci porta a confrontarci con l'alterità̀ e con le somiglianze, con il vicino e lontano da noi, con un gruppo di facce che ci rappresentano, come in uno specchio.
In occasione dell'inaugurazione sarà disponibile in galleria il nuovo libro sull'artista edito da Allemandi, con un testo di Mercedes Auteri, frutto di un premio concesso a Filippo La Vaccara dalla Pollock - Krasner Foundation, New York.
Filippo La Vaccara (Catania, 1972) si diploma in Scultura all'Accademia di Catania e inizia la carriera artistica nel 1998 con la personale a cura di Francesca Pasini in Viafarini a Milano. Nel 1999 è scelto da Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio per il Corso Superiore d’Arti Visive alla Fondazione Antonio Ratti di Como. Nel 2002 è Artist in Residence presso la Fondazione Orestiadi di Gibellina. Tra le altre mostre: Filippo La Vaccara (2000 e 2001) presso la Galleria Salvatore+Caroline Ala, Milano; La trama invisibile (2009) Galleria Claudia Gian Ferrari e Galleria The Flat – Massimo Carasi, Milano; Ritratto di L. R. (2010) per RISO Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (Palermo) e Fondazione Brodbeck (Catania); La Scultura Italiana del XXI secolo, Fondazione Pomodoro Milano (2011); La Vaccara / Maillet (2012) presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e Galleria Credito Siciliano di Acireale. Nel 2015 due sue opere, proprietà̀ della collezione di Mario e Bianca Bertolini, vengono acquisite dal Museo del 900 di Milano.
Attualmente vive e lavora a Milano.
20
ottobre 2016
Filippo La Vaccara – An arbitrary portrait/Un ritratto arbitrario
Dal 20 ottobre al 25 novembre 2016
arte contemporanea
Location
MANIFIESTO BLANCO
Milano, Via Benedetto Marcello, 46, (Milano)
Milano, Via Benedetto Marcello, 46, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19
Vernissage
20 Ottobre 2016, ore 19
Autore
Curatore