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Andrea Baczynski – La Casa Deserta
Molte volte l’immagine della casa vuota così come la si ritrovava dopo una assenza, è cristallizzata nei nostri ricordi e si affaccia alla memoria creando uno spazio ambiguo e senza tempo.
Comunicato stampa
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Molte volte l’immagine della casa vuota così come la si ritrovava dopo una assenza –magari la grande casa di campagna con la vecchia mobilia dei nonni qualche arredo frugale e varie tracce di esperienze – è cristallizzata nei nostri ricordi e si affaccia alla memoria creando uno spazio ambiguo e senza tempo.
Gli ambienti, oramai privi di “figure”, ci parlano del passato di spazi una volta funzionali dove le stanze corrispondevano ad usi e rituali ben precisi e differenziati: la cucina rustica, il salotto buono con i pezzi salvaguardati dalle immancabili coperture, la camera da letto austera e quasi respingente nel suo sapore di ospedale o di cella da preghiera.
Qualche oggetto - i bricchi, le suppellettili, il fornello elettrico, le scaffalature - testimoniano che questi luoghi fantasmatici fossero vissuti nella loro quotidianità mentre ora sono assimilabili a reperti, emblematiche presenze che sottolineano la scomparsa di chi li abitava.
Gli spazi così perdono di realtà, si moltiplicano attraverso il gioco delle porte aperte dei corridoi, sprofondano nell'oscurità o vengono raggelati in atmosfere metafisiche in scatole della memoria nelle quali le crepe, le macchie di umido, le sfaldature dell’intonaco, le sfilacciature delle tappezzerie, producono in chi le guarda strane risonanze che sembrano raccontare di un mondo interiore solitario e desertico che ha comunque vissuto con pienezza la propria storia di vita.
Andrea Baczynski nasce a Vienna nel 1959, la città patria della psicoanalisi che ha sempre influenzato il suo lavoro, assieme agli scritti del filosofo Ludwig Wittgenstein. Per questo utilizza la fotografia per esprimere l'inconscio e la mente subconscia attraverso le immagini. Ha partecipato a diverse mostre internazionali ed il suo lavoro è stato pubblicato nelle maggiori riviste di settore. Attualmente vive e lavora in Arabia Saudita.
Gli ambienti, oramai privi di “figure”, ci parlano del passato di spazi una volta funzionali dove le stanze corrispondevano ad usi e rituali ben precisi e differenziati: la cucina rustica, il salotto buono con i pezzi salvaguardati dalle immancabili coperture, la camera da letto austera e quasi respingente nel suo sapore di ospedale o di cella da preghiera.
Qualche oggetto - i bricchi, le suppellettili, il fornello elettrico, le scaffalature - testimoniano che questi luoghi fantasmatici fossero vissuti nella loro quotidianità mentre ora sono assimilabili a reperti, emblematiche presenze che sottolineano la scomparsa di chi li abitava.
Gli spazi così perdono di realtà, si moltiplicano attraverso il gioco delle porte aperte dei corridoi, sprofondano nell'oscurità o vengono raggelati in atmosfere metafisiche in scatole della memoria nelle quali le crepe, le macchie di umido, le sfaldature dell’intonaco, le sfilacciature delle tappezzerie, producono in chi le guarda strane risonanze che sembrano raccontare di un mondo interiore solitario e desertico che ha comunque vissuto con pienezza la propria storia di vita.
Andrea Baczynski nasce a Vienna nel 1959, la città patria della psicoanalisi che ha sempre influenzato il suo lavoro, assieme agli scritti del filosofo Ludwig Wittgenstein. Per questo utilizza la fotografia per esprimere l'inconscio e la mente subconscia attraverso le immagini. Ha partecipato a diverse mostre internazionali ed il suo lavoro è stato pubblicato nelle maggiori riviste di settore. Attualmente vive e lavora in Arabia Saudita.
10
novembre 2018
Andrea Baczynski – La Casa Deserta
Dal 10 novembre al 05 dicembre 2018
fotografia
Location
MUSEO NUOVA ERA
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Orario di apertura
Martedì - Sabato ore 17.30 / 20.30
Vernissage
10 Novembre 2018, ore 18.00
Autore