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Christo & Jeanne Claude
Fotografie, cartoline e manifesti firmati dalle raccolte del Centro Culturale “il Campo”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A partire dal 22 ottobre, sino al 12 novembre, la RUFA (Rome University of Fine Arts) Libera Accademia di Belle Arti di Roma Legalmente riconosciuta, ospiterà una selezione di fotografie, cartoline e manifesti firmati da Christo e Jeanne Claude.
Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra attraverso 10 manifesti di grande formato, 4 cartoline e 4 fotografie provenienti dalle raccolte del Centro culturale “Il Campo” di Campomarino (Cb), ripercorre le tappe salienti dell’esperienza creativa del bulgaro Christo Vladimirov Javacheff, celebre esponente del nouveau réalisme, inventore degli empaquetages, e dell’inseparabile compagna, Jeanne Claude Denat de Guillebon, in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni Sessanta al 2005.
La mostra è corredata da un catalogo con testi di Andrea Romoli Barberini e Alessia Pipitone.
Notizia biografica
Christo Vladimirov Javacheff nasce il 13 giugno 1935 a Gabrovo in Bulgaria, lo stesso giorno, a Casablanca, nasce Jeanne-Claude Denat de Guillebon. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Sofia, Christo si sposta a Vienna e poi, nel 1958, si trasferisce a Parigi. Qui entra in contatto con l’ambiente del Nouveau Réalisme e inizia ad “impacchettare” oggetti con tele e plastiche trasparenti; sono i primi Wrapped Objects e Packages. Jeanne-Claude e Christo si incontrano e da questo momento lavoreranno sempre insieme. Nel 1960 nasce loro figlio Cyril. Nel 1961, anno in cui si inizia la costruzione del muro di Berlino, allestiscono a Colonia la prima opera con barili di petrolio: Stacked Oil Barrels, Dockside Packages. Nel 1962, sempre con dei bidoni di petrolio impilati, chiudono Rue Visconti a Parigi confermando così l’interesse per interventi su scala urbana. L’anno seguente si trasferiscono a New York dove tutt’ora vivono. Al 1966 risalgono i primi progetti per Air Packages e per due interventi su edifici pubblici che saranno realizzati solo nel 1968: Wrapped Kunsthalle a Berna e Wrapped Fountain and Wrapped Medieval Tower a Spoleto. Dopo queste opere in significative aree storiche, nel 1969 intervengono in ambienti naturali e spazi museali “incartando” un tratto di costa australiana con tessuto e corde di nylon e realizzando due allestimenti al Museo d’Arte Contemporanea di Chicago. Al 1970 risalgono i primi interventi in Italia sui monumenti milanesi a Vittorio Emanuele e a Leonardo da Vinci. Sono i primi Wrappeds di monumenti commemorativi. Nel 1972 realizzano Valley Courtain, un’opera monumentale che, con un telo arancione alto 394 metri, chiude una vallata nel Colorado. Nello stesso anno iniziano a lavorare a The Running Fence, in California, opera che completeranno solo quattro anni più tardi superando numerose resistenze da parte delle amministrazioni e dei proprietari dei terreni coinvolti. Si tratta di una barriera in nylon, lunga circa 39 km. che si snoda fino al mare. Negli anni successivi lavorano intensamente realizzando, tra l’altro, nel 1974, un “imballaggio” di Porta Pinciana a Roma. Progettano anche una serie di interventi che saranno realizzati anni dopo, come un Wrapped per Pont Neuf a Parigi (1985) e uno per il Reichstag di Berlino (1995). Al 1977 risale un progetto per Abu Dabi, negli Emirati Arabi, opera non ancora realizzata. Nel 1983 concludono Surrounded Islands circondando undici isolotti della Florida con tessuto rosa galleggiante e, l’anno successivo, iniziano a lavorare a The Umbrellas, Japan-Usa. Questo intervento di dimensioni enormi, che sarà compiuto solo nel 1991 coinvolgendo Stati Uniti e Giappone, è realizzato disseminando 1340 ombrelloni blu nella regione di Ibraki e 1760 ombrelloni gialli in California. Dopo alcuni anni dai primi interventi a Colonia e Berlino tornano a proporre, nel 1999, un lavoro in Germania, al gasometro di Oberhausen: The Wall, un’installazione realizzata con 13000 barili di petrolio. Nel 2005 realizzano finalmente a New York un progetto a cui pensavano dal 1975, The Gates, un percorso pedonale all’interno di Central Park segnato da 7500 “porte” poste a distanza costante da cui scendono teli colorati sospesi a due metri da terra.
Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra attraverso 10 manifesti di grande formato, 4 cartoline e 4 fotografie provenienti dalle raccolte del Centro culturale “Il Campo” di Campomarino (Cb), ripercorre le tappe salienti dell’esperienza creativa del bulgaro Christo Vladimirov Javacheff, celebre esponente del nouveau réalisme, inventore degli empaquetages, e dell’inseparabile compagna, Jeanne Claude Denat de Guillebon, in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni Sessanta al 2005.
La mostra è corredata da un catalogo con testi di Andrea Romoli Barberini e Alessia Pipitone.
Notizia biografica
Christo Vladimirov Javacheff nasce il 13 giugno 1935 a Gabrovo in Bulgaria, lo stesso giorno, a Casablanca, nasce Jeanne-Claude Denat de Guillebon. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Sofia, Christo si sposta a Vienna e poi, nel 1958, si trasferisce a Parigi. Qui entra in contatto con l’ambiente del Nouveau Réalisme e inizia ad “impacchettare” oggetti con tele e plastiche trasparenti; sono i primi Wrapped Objects e Packages. Jeanne-Claude e Christo si incontrano e da questo momento lavoreranno sempre insieme. Nel 1960 nasce loro figlio Cyril. Nel 1961, anno in cui si inizia la costruzione del muro di Berlino, allestiscono a Colonia la prima opera con barili di petrolio: Stacked Oil Barrels, Dockside Packages. Nel 1962, sempre con dei bidoni di petrolio impilati, chiudono Rue Visconti a Parigi confermando così l’interesse per interventi su scala urbana. L’anno seguente si trasferiscono a New York dove tutt’ora vivono. Al 1966 risalgono i primi progetti per Air Packages e per due interventi su edifici pubblici che saranno realizzati solo nel 1968: Wrapped Kunsthalle a Berna e Wrapped Fountain and Wrapped Medieval Tower a Spoleto. Dopo queste opere in significative aree storiche, nel 1969 intervengono in ambienti naturali e spazi museali “incartando” un tratto di costa australiana con tessuto e corde di nylon e realizzando due allestimenti al Museo d’Arte Contemporanea di Chicago. Al 1970 risalgono i primi interventi in Italia sui monumenti milanesi a Vittorio Emanuele e a Leonardo da Vinci. Sono i primi Wrappeds di monumenti commemorativi. Nel 1972 realizzano Valley Courtain, un’opera monumentale che, con un telo arancione alto 394 metri, chiude una vallata nel Colorado. Nello stesso anno iniziano a lavorare a The Running Fence, in California, opera che completeranno solo quattro anni più tardi superando numerose resistenze da parte delle amministrazioni e dei proprietari dei terreni coinvolti. Si tratta di una barriera in nylon, lunga circa 39 km. che si snoda fino al mare. Negli anni successivi lavorano intensamente realizzando, tra l’altro, nel 1974, un “imballaggio” di Porta Pinciana a Roma. Progettano anche una serie di interventi che saranno realizzati anni dopo, come un Wrapped per Pont Neuf a Parigi (1985) e uno per il Reichstag di Berlino (1995). Al 1977 risale un progetto per Abu Dabi, negli Emirati Arabi, opera non ancora realizzata. Nel 1983 concludono Surrounded Islands circondando undici isolotti della Florida con tessuto rosa galleggiante e, l’anno successivo, iniziano a lavorare a The Umbrellas, Japan-Usa. Questo intervento di dimensioni enormi, che sarà compiuto solo nel 1991 coinvolgendo Stati Uniti e Giappone, è realizzato disseminando 1340 ombrelloni blu nella regione di Ibraki e 1760 ombrelloni gialli in California. Dopo alcuni anni dai primi interventi a Colonia e Berlino tornano a proporre, nel 1999, un lavoro in Germania, al gasometro di Oberhausen: The Wall, un’installazione realizzata con 13000 barili di petrolio. Nel 2005 realizzano finalmente a New York un progetto a cui pensavano dal 1975, The Gates, un percorso pedonale all’interno di Central Park segnato da 7500 “porte” poste a distanza costante da cui scendono teli colorati sospesi a due metri da terra.
22
ottobre 2005
Christo & Jeanne Claude
Dal 22 ottobre al 12 novembre 2005
arte contemporanea
Location
RUFARTGALLERY
Roma, Via Benaco, 2, (Roma)
Roma, Via Benaco, 2, (Roma)
Orario di apertura
lunedì al venerdì 10.30-19. Sabato su appuntamento
Vernissage
22 Ottobre 2005, ore 18,30
Autore
Curatore