Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cesare Tacchi – Zigzagando
Attraverso una selezione di una ventina di opere verrà proposto un percorso del lavoro dell’artista a partire dagli anni Sessanta fino alle opere più recenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 3 Dicembre alle ore 18 inaugura alla Galleria de’ Foscherari una personale di Cesare Tacchi dal titolo “Zigzagando”. Attraverso una selezione di una ventina di opere verrà proposto un percorso del lavoro dell’artista a partire dagli anni Sessanta fino alle opere più recenti.
Estratto dal catalogo, disponibile in galleria:
Negli anni Sessanta a Roma la voglia di fare nell'arte era tangibile. Si percepiva un'aria di grandi cambiamenti, di una nuova vitalità fino ad allora sconosciuta. Molti erano coloro che si sentivano protagonisti di un evento che di lì a poco sarebbe accaduto. Un rinnovato movimento dell'arte nelle sue varie e originali espressioni.
In quel preciso momento storico un gruppo di giovani artisti, animati da forti motivazioni, dalle loro idee e dalia voglia di salire alla ribalta, si presentava nel '59 alla galleria "Appia Antica".
Si trattava di Schifano, Mambor, Tacchi. Tutti erano partecipi dello stesso fervore che animava Emilio Villa, direttore della galleria, poeta e critico d'arte fuori dalle righe e dagli schemi. Profeta ed animatore di una rivista che si chiamava appunto "Appia Antica", Villa sostenne quel gruppo di giovani promettenti ed aprì anche ai milanesi Manzoni, Bonalumi e Castellani, intuendone le potenzialità.
E' da quel luogo che partì il fenomeno della "Scuola di Piazza del Popolo". E' da quel contesto, da quel clima, da quelle idee, da quella volontà di affermazione che si sviluppò quel movimento che ebbe tra i suoi meriti di essere aperto al confronto con le generazioni precedenti, e alle diverse identità culturali.
Parlare ora di quei fatti accaduti a Roma non è casuale, perché è qui a Bologna che uno degli interpreti di quel movimento ritorna oggi ad esporre alla galleria
De' Foscherari (dopo la mostra del 1967 "Otto pittori romani"). Cesare Tacchi, a partire dal 1964 realizzò i rilievi, le tappezzerie, che oggi possiamo ammirare in una nuova versione. Sono "repliche" con alcune varianti, le stesse immagini che maggiormente incisero nell'immaginario collettivo. Si tratta di lavori che utilizzano la tecnica del tappezziere, un modo artigianale per dare all'oggetto, all'immagine, un bassorilievo come per imitare la realtà, nel tentativo di uscire dal piano bidimensionale. Le figure sono tratte appunto dalla "realtà dell'immagine" e cioè dalla pubblicità, dal cinema, eccetera. Oggetti-quadro che colpirono anche per la loro originalità.
Le tappezzerie di oggi, le "repliche", sembrano composizioni tratte da un racconto della memoria, in cui l'arte degli anni '60 è rivisitata e metabolizzata, per assumere nuovi connotati estremamente incisivi, per nulla banali e quindi originali, riproposti qui alla galleria De' Foscherari. Nella mostra, assieme alle nuove tappezzerie sono esposte alcune opere più recenti, come per proporre una piccola antologica, che l'artista spiega con una sua limpida intervista, raccolta e curata da Rossana Palma.
(Andrea Tugnoli)
Estratto dal catalogo, disponibile in galleria:
Negli anni Sessanta a Roma la voglia di fare nell'arte era tangibile. Si percepiva un'aria di grandi cambiamenti, di una nuova vitalità fino ad allora sconosciuta. Molti erano coloro che si sentivano protagonisti di un evento che di lì a poco sarebbe accaduto. Un rinnovato movimento dell'arte nelle sue varie e originali espressioni.
In quel preciso momento storico un gruppo di giovani artisti, animati da forti motivazioni, dalle loro idee e dalia voglia di salire alla ribalta, si presentava nel '59 alla galleria "Appia Antica".
Si trattava di Schifano, Mambor, Tacchi. Tutti erano partecipi dello stesso fervore che animava Emilio Villa, direttore della galleria, poeta e critico d'arte fuori dalle righe e dagli schemi. Profeta ed animatore di una rivista che si chiamava appunto "Appia Antica", Villa sostenne quel gruppo di giovani promettenti ed aprì anche ai milanesi Manzoni, Bonalumi e Castellani, intuendone le potenzialità.
E' da quel luogo che partì il fenomeno della "Scuola di Piazza del Popolo". E' da quel contesto, da quel clima, da quelle idee, da quella volontà di affermazione che si sviluppò quel movimento che ebbe tra i suoi meriti di essere aperto al confronto con le generazioni precedenti, e alle diverse identità culturali.
Parlare ora di quei fatti accaduti a Roma non è casuale, perché è qui a Bologna che uno degli interpreti di quel movimento ritorna oggi ad esporre alla galleria
De' Foscherari (dopo la mostra del 1967 "Otto pittori romani"). Cesare Tacchi, a partire dal 1964 realizzò i rilievi, le tappezzerie, che oggi possiamo ammirare in una nuova versione. Sono "repliche" con alcune varianti, le stesse immagini che maggiormente incisero nell'immaginario collettivo. Si tratta di lavori che utilizzano la tecnica del tappezziere, un modo artigianale per dare all'oggetto, all'immagine, un bassorilievo come per imitare la realtà, nel tentativo di uscire dal piano bidimensionale. Le figure sono tratte appunto dalla "realtà dell'immagine" e cioè dalla pubblicità, dal cinema, eccetera. Oggetti-quadro che colpirono anche per la loro originalità.
Le tappezzerie di oggi, le "repliche", sembrano composizioni tratte da un racconto della memoria, in cui l'arte degli anni '60 è rivisitata e metabolizzata, per assumere nuovi connotati estremamente incisivi, per nulla banali e quindi originali, riproposti qui alla galleria De' Foscherari. Nella mostra, assieme alle nuove tappezzerie sono esposte alcune opere più recenti, come per proporre una piccola antologica, che l'artista spiega con una sua limpida intervista, raccolta e curata da Rossana Palma.
(Andrea Tugnoli)
03
dicembre 2005
Cesare Tacchi – Zigzagando
Dal 03 dicembre 2005 al 31 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DE’ FOSCHERARI
Bologna, Via Castiglione, 2B, (Bologna)
Bologna, Via Castiglione, 2B, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10-12.30 e 16-19.30
Vernissage
3 Dicembre 2005, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore