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New York New Work
agenzia04 è lieta di annunciare l’inaugurazione del progetto New York New Work, mostra collettiva di artisti americani emergenti della scena artistica newyorkese
Comunicato stampa
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agenzia04 è lieta di annunciare l’inaugurazione del progetto New York New Work, mostra collettiva di artisti americani emergenti della scena artistica newyorkese.
Sulla scia della mostra Greater New York presentata al PS1 fino allo scorso settembre, l’idea di questo progetto è quella di presentare anche in Italia alcune delle personalità artistiche più interessanti che stanno emergendo da quello che continua ad essere il più grande serbatoio artistico del mondo, la grande mela.
Si tratta infatti di un’“anteprima” italiana per tre giovani artiste con personalità molto accattivanti e in piena espansione nel mercato americano: Rebecca Chamberlain, Elizabeth Huey, Megan Whitmarsh.
Gli artisti selezionati, dopo un’attenta ricognizione sul campo, restituiscono un contesto condiviso, rappresentano un’identità artistica newyorkese che si sta imponendo nella ricerca pittorica contemporanea come testimoniano diverse mostre di gallerie di Chelsea e Brooklyn.
La mostra cerca di esemplificare l’approccio alla pittura che sta caratterizzando le tendenze più recenti cioè quello di una fantasia narrativa eccentrica in cui non si abbandona mai però l’elemento personale. Emerge dai lavori presentati una comune attitudine a creare un mondo nascosto sotto quello letterale, un dialogo fra una visione ottimistica e insieme inquietante del mondo, fra finzione e realtà.
Una forte implicazione dell’inconscio interviene a connotare ogni personaggio o reminiscenza che sembra casuale ma riporta a sogni o traumi repressi. La tendenza alla rappresentazione di stati d’animo ambigui e controversi riflette una società in bilico fra l’abbandono al sogno e a un mondo di favola, oppure la dichiarata consapevolezza di non riuscire a risolvere i problemi che affliggono il mondo. L’unica scappatoia sembra quella di creare un immaginario o architetture fittizie a cui rifuggire.
Rebecca Chamberlain
Nata nel 1970 in Pennsylvania, vive e lavora a New York
Ossessionata dalle immagini di interni dell’epoca della crisi economica americana, R.C. crea superbe opere pittoriche che giocano sul concetto di interno/esterno, presente/passato. L’utilizzo di carta vintage come supporto e di inchiostro blu lucente contribuiscono a creare l’atmosfera unica dei suoi lavori.
Elizabeth Huey
Nata in Virginia, vive e lavora a New York
Il lavoro di E.H. rappresenta un ricco repertorio di immagini e figure che provengono dal passato e dal presente, angeli e fantasmi, casette d’infanzia e grattacieli, esplosioni di colori ed emozioni che tutti insieme personificano il suo inconscio e la sua memoria. Sensibile a chi può provare sofferenze o soprusi (come nel caso di una serie di lavori dedicati a un ospedale per bambini malati di mente dove venivano fatti esperimenti all’insaputa dei genitori) l’artista esterna una sensibilità provata anch’essa da una reclusione nell’adolescenza che l’ha portata a riflettere e a fare riaffiorare dalla sua mente immagini e temi che continuano ad affollare e rendere così intensi i suoi lavori.
Megan Whitmarsh
Nata nel 1972, vive a Los Angeles e lavora fra L.A. e New York
Le figure che compaiono nei lavori di ricamo su tela di M.W. sono elfi, yeti, personaggi e oggetti irreali e non che creano tutto un immaginario di varia provenienza e che richiama alla mente icone pop. Il lavoro di M.W. esemplifica anch’esso un approccio della pittura attuale che si rifugia in un miniaturismo antropomorfo rispecchiante un bizzarro modo di vedere la realtà e un filtro di visione del presente attraverso occhi a volte infantili a volte ironici.
Sulla scia della mostra Greater New York presentata al PS1 fino allo scorso settembre, l’idea di questo progetto è quella di presentare anche in Italia alcune delle personalità artistiche più interessanti che stanno emergendo da quello che continua ad essere il più grande serbatoio artistico del mondo, la grande mela.
Si tratta infatti di un’“anteprima” italiana per tre giovani artiste con personalità molto accattivanti e in piena espansione nel mercato americano: Rebecca Chamberlain, Elizabeth Huey, Megan Whitmarsh.
Gli artisti selezionati, dopo un’attenta ricognizione sul campo, restituiscono un contesto condiviso, rappresentano un’identità artistica newyorkese che si sta imponendo nella ricerca pittorica contemporanea come testimoniano diverse mostre di gallerie di Chelsea e Brooklyn.
La mostra cerca di esemplificare l’approccio alla pittura che sta caratterizzando le tendenze più recenti cioè quello di una fantasia narrativa eccentrica in cui non si abbandona mai però l’elemento personale. Emerge dai lavori presentati una comune attitudine a creare un mondo nascosto sotto quello letterale, un dialogo fra una visione ottimistica e insieme inquietante del mondo, fra finzione e realtà.
Una forte implicazione dell’inconscio interviene a connotare ogni personaggio o reminiscenza che sembra casuale ma riporta a sogni o traumi repressi. La tendenza alla rappresentazione di stati d’animo ambigui e controversi riflette una società in bilico fra l’abbandono al sogno e a un mondo di favola, oppure la dichiarata consapevolezza di non riuscire a risolvere i problemi che affliggono il mondo. L’unica scappatoia sembra quella di creare un immaginario o architetture fittizie a cui rifuggire.
Rebecca Chamberlain
Nata nel 1970 in Pennsylvania, vive e lavora a New York
Ossessionata dalle immagini di interni dell’epoca della crisi economica americana, R.C. crea superbe opere pittoriche che giocano sul concetto di interno/esterno, presente/passato. L’utilizzo di carta vintage come supporto e di inchiostro blu lucente contribuiscono a creare l’atmosfera unica dei suoi lavori.
Elizabeth Huey
Nata in Virginia, vive e lavora a New York
Il lavoro di E.H. rappresenta un ricco repertorio di immagini e figure che provengono dal passato e dal presente, angeli e fantasmi, casette d’infanzia e grattacieli, esplosioni di colori ed emozioni che tutti insieme personificano il suo inconscio e la sua memoria. Sensibile a chi può provare sofferenze o soprusi (come nel caso di una serie di lavori dedicati a un ospedale per bambini malati di mente dove venivano fatti esperimenti all’insaputa dei genitori) l’artista esterna una sensibilità provata anch’essa da una reclusione nell’adolescenza che l’ha portata a riflettere e a fare riaffiorare dalla sua mente immagini e temi che continuano ad affollare e rendere così intensi i suoi lavori.
Megan Whitmarsh
Nata nel 1972, vive a Los Angeles e lavora fra L.A. e New York
Le figure che compaiono nei lavori di ricamo su tela di M.W. sono elfi, yeti, personaggi e oggetti irreali e non che creano tutto un immaginario di varia provenienza e che richiama alla mente icone pop. Il lavoro di M.W. esemplifica anch’esso un approccio della pittura attuale che si rifugia in un miniaturismo antropomorfo rispecchiante un bizzarro modo di vedere la realtà e un filtro di visione del presente attraverso occhi a volte infantili a volte ironici.
20
gennaio 2006
New York New Work
Dal 20 gennaio al 18 marzo 2006
giovane arte
Location
AGENZIA04
Bologna, Via Giovanni Brugnoli, 19/C, (Bologna)
Bologna, Via Giovanni Brugnoli, 19/C, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15-19 o su appuntamento
Vernissage
20 Gennaio 2006, ore 18-21
Autore