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Vittorio Ivaldi
personale
Comunicato stampa
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Stratificare il reale, immergersi nei suoi tempi, esplorarne le cromatiche insenature e voilà, volteggiare negli squarci materici dei piccoli mondi creati dall’estro e dalla fantasia di Vittorio Ivaldi, artefice e artista di divertiti tuffi nella materia, imprevedibile generatrice di storie visive.
La sensazione di una gioviale e birichina curiosità unita ad uno spirito quasi pionieristico dell’addentrarsi nei risvolti pittorici e psicologici delle sue opere, è ciò che si prova “osservati” dalle tele, i cartoni e da tutti gli esperimenti creativi di Ivaldi. Sono ritagli di giornale, garze, legni, spartiti musicali e un addensarsi vivo del colore, partecipe del turbine artistico che sta in quel momento scompigliando spazio e tempo, scoprendone di nuovi ed imprevisti a ritmo di walzer. La musica di un vecchio grammofono sembra infatti profondersi e accompagnare in una maniera deliziosa e lontana la “visività” delle opere di Ivaldi, suggerendo uno scrupoloso gusto per l’antico scosso e movimentato dal gioco del collage, dell’assemblaggio e dal brivido del dettaglio, quel minuscolo e determinante particolare tanto ricercato che balza fuori all’improvviso, a risolvere in ultimo il piccolo giallo delle pittoriche investigazioni dell’artista. Un occhio che osserva, labbra rosse che svelano il bacio del mistero, o da lontano, forse annebbiata dai vapori dell’immaginazione, ecco la scena del tradimento…Che siano ricerche più materiche ed astratte; siano esse invece collage, che giocano sui veli di un passato emotivo grazie a reti, garze e graduali scavi in memorie e significati, le opere di Vittorio Ivaldi rincuorano di allegria e di un acuto nonché vivo e vivificante rapporto di ludica sfida con la preziosità del quotidiano, dei suoi oggetti e dei suoi intriganti enigmi…basta saperli vedere!
Viola Lilith Russi
La sensazione di una gioviale e birichina curiosità unita ad uno spirito quasi pionieristico dell’addentrarsi nei risvolti pittorici e psicologici delle sue opere, è ciò che si prova “osservati” dalle tele, i cartoni e da tutti gli esperimenti creativi di Ivaldi. Sono ritagli di giornale, garze, legni, spartiti musicali e un addensarsi vivo del colore, partecipe del turbine artistico che sta in quel momento scompigliando spazio e tempo, scoprendone di nuovi ed imprevisti a ritmo di walzer. La musica di un vecchio grammofono sembra infatti profondersi e accompagnare in una maniera deliziosa e lontana la “visività” delle opere di Ivaldi, suggerendo uno scrupoloso gusto per l’antico scosso e movimentato dal gioco del collage, dell’assemblaggio e dal brivido del dettaglio, quel minuscolo e determinante particolare tanto ricercato che balza fuori all’improvviso, a risolvere in ultimo il piccolo giallo delle pittoriche investigazioni dell’artista. Un occhio che osserva, labbra rosse che svelano il bacio del mistero, o da lontano, forse annebbiata dai vapori dell’immaginazione, ecco la scena del tradimento…Che siano ricerche più materiche ed astratte; siano esse invece collage, che giocano sui veli di un passato emotivo grazie a reti, garze e graduali scavi in memorie e significati, le opere di Vittorio Ivaldi rincuorano di allegria e di un acuto nonché vivo e vivificante rapporto di ludica sfida con la preziosità del quotidiano, dei suoi oggetti e dei suoi intriganti enigmi…basta saperli vedere!
Viola Lilith Russi
25
gennaio 2006
Vittorio Ivaldi
Dal 25 gennaio all'otto febbraio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA 9 COLONNE SPE
Bologna, Via Cesare Boldrini, 10, (Bologna)
Bologna, Via Cesare Boldrini, 10, (Bologna)
Orario di apertura
feriali 9-13 e 14-17.30
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