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Aurelio Gravina – Me-ta
Aurelio Gravina, artista, attore, regista, in quest’occasione presenta i suoi lavori pittorici (dipinti su tela) ma senza perdere di vista la sua dimensione di performer. Da qui, infatti, la collaborazione tra una galleria d’arte e un teatro
Comunicato stampa
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Aurelio Gravina, artista, attore, regista, in quest’occasione presenta i suoi lavori pittorici (dipinti su tela) ma senza perdere di vista la sua dimensione di performer. Da qui, infatti, la collaborazione tra una galleria d’arte e un teatro.
L’iniziativa, che porta la supervisione critica di Carmelo Strano, il quale peraltro firma il testo introduttivo al catalogo, è progettata in modo articolato e variegato.
Il fulcro è dato dalla Galleria Cortina dove vengono presentate 10 tele di medio e grande formato. Si tratta di un particolare neoespressionismo per così dire di tipo performativo, dove la situazione rappresentata è colta nel suo pieno svolgersi: una narrazione intensa e in fremente movimento che si tratti di un viso o di un gruppo di personaggi. Un neoespressionismo, occorre precisarlo, estremamente educato che nulla ha a che vedere con quello brutalistico imperante negli ultimi tempi vuoi in Germania vuoi in Italia (“un’azione pittorica libera, ma non irresponsabile come accade per tanta parte del neoespressionismo”, dice Carmelo Strano).
L’intera iniziativa va sotto il titolo di ME-TA.
Scrive Strano: “Gravina è sul cammino “meta”, coma ama dire riferendosi al significato greco della parola. Sta andando “al di là” di qualcosa. Della superficie, del banale, del glamour. Al di là dello statico, soprattutto. L’arte per lui, che sia teatro o pittura, è azione carica di messaggi”.
Il teatro Out-Off ospita due grandi tele. Nello spazio di Mino Bertoldo si proietta inoltre un video della durata di 15 minuti: una performance che, oltre a costituire un’opera in sé, è nello stesso tempo testimonianza delle tappe attraversate da Gravina nella sua duttile ricerca multidisciplinare.
Il video è di Paolo Robaudi, la regia e la performance dello stesso Gravina, il progetto musicale di Giancarmine Arena.
L’iniziativa, che porta la supervisione critica di Carmelo Strano, il quale peraltro firma il testo introduttivo al catalogo, è progettata in modo articolato e variegato.
Il fulcro è dato dalla Galleria Cortina dove vengono presentate 10 tele di medio e grande formato. Si tratta di un particolare neoespressionismo per così dire di tipo performativo, dove la situazione rappresentata è colta nel suo pieno svolgersi: una narrazione intensa e in fremente movimento che si tratti di un viso o di un gruppo di personaggi. Un neoespressionismo, occorre precisarlo, estremamente educato che nulla ha a che vedere con quello brutalistico imperante negli ultimi tempi vuoi in Germania vuoi in Italia (“un’azione pittorica libera, ma non irresponsabile come accade per tanta parte del neoespressionismo”, dice Carmelo Strano).
L’intera iniziativa va sotto il titolo di ME-TA.
Scrive Strano: “Gravina è sul cammino “meta”, coma ama dire riferendosi al significato greco della parola. Sta andando “al di là” di qualcosa. Della superficie, del banale, del glamour. Al di là dello statico, soprattutto. L’arte per lui, che sia teatro o pittura, è azione carica di messaggi”.
Il teatro Out-Off ospita due grandi tele. Nello spazio di Mino Bertoldo si proietta inoltre un video della durata di 15 minuti: una performance che, oltre a costituire un’opera in sé, è nello stesso tempo testimonianza delle tappe attraversate da Gravina nella sua duttile ricerca multidisciplinare.
Il video è di Paolo Robaudi, la regia e la performance dello stesso Gravina, il progetto musicale di Giancarmine Arena.
30
maggio 2006
Aurelio Gravina – Me-ta
Dal 30 maggio al 16 giugno 2006
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE RENZO CORTINA
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Orario di apertura
10-12.30 e 16.30-19.30. Chiuso festivi e lunedì mattina
Vernissage
30 Maggio 2006, ore 18,30
Autore
Curatore