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Nino Migliori & Filippo Centenari – Stradivari dalla tradizione al sogno
Questo intrigante progetto, etico oltre che estetico –che nasce da un’idea di Nino Migliori—si propone di offrire agli spettatori un’opera spettacolare, nel cortile del Museo Civico, che parte dalla statua “in situ” di un mito e nume tutelare di Cremona—dalla quale non era curiosamente mai uscito– ovvero il grande liutaio Antonio Stradivari (nato verso il 1645), che in città aveva aperto la più straordinaria bottega nella storia mondiale del violino, rendendola famosa ovunque. Stradivari modificando la forma dei suoi strumenti ottenne un suono “nuovo” e indimenticabile
Comunicato stampa
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Questo intrigante progetto, etico oltre che estetico –che nasce da un’idea di Nino Migliori—si propone di offrire agli spettatori un’opera spettacolare, nel cortile del Museo Civico, che parte dalla statua “in situ” di un mito e nume tutelare di Cremona—dalla quale non era curiosamente mai uscito-- ovvero il grande liutaio Antonio Stradivari (nato verso il 1645), che in città aveva aperto la più straordinaria bottega nella storia mondiale del violino, rendendola famosa ovunque. Stradivari modificando la forma dei suoi strumenti ottenne un suono “nuovo” e indimenticabile.
Questa video-installazione partendo dalla statua-fulcro—ottico e iconografico-- si immagina di esaudire un desiderio di Stradivari, cioè quello di vedere il mare. Il cortile si presenta con una pavimentazione di tessuto in vibrazione, che risale poi sugli alberi circostanti, così da dare loro la forma di nuvole, le quali si muovono su questo mare luminoso, così da regalarci l’illusione di un “sogno” raccontato, quello del liutaio cremonese che finalmente vede i suoi strumenti volare su un mare ondoso, che rimanda anche immagini in espansione, provenienti da un video gremito di effetti desituanti, girato da Filippo Centenari per l’occasione. L’opera rimette quindi in discussione l’atto stesso del guardare e l’influenza del “veduto” sui nostri comportamenti. I materiali ambigui e insoliti, trattati con nuove metodologie espressive generano sorprendenti effetti pittorici, in grado di creare a seconda del punto di osservazione, e illuminazione, sempre diverse suggestioni cromatiche. Questa installazione che lavora sul concetto di a-reale si colloca dunque tra l’essere e il non-essere del luogo, che viene alterato sotto il profilo della leggibilità, al punto da sembrare del tutto nuovo pur senza essere cambiato realmente in nulla, se non dichiarando che ora nuovi valori e nuovi linguaggi ( fotografia, video ) possono abitarlo per evocare visionariamente altre dimensioni dei nostri sensi, infatti sentiamo singolarmente l’ambiente che ci circonda e viviamo lo spazio come trasformazione e memoria di vissuti precedenti e futuri.
Partendo dagli accordi degli strumenti originali Matteo Colossi firmerà una colonna sonora che ci regalerà “nuovi” suoni.
Questa video-installazione partendo dalla statua-fulcro—ottico e iconografico-- si immagina di esaudire un desiderio di Stradivari, cioè quello di vedere il mare. Il cortile si presenta con una pavimentazione di tessuto in vibrazione, che risale poi sugli alberi circostanti, così da dare loro la forma di nuvole, le quali si muovono su questo mare luminoso, così da regalarci l’illusione di un “sogno” raccontato, quello del liutaio cremonese che finalmente vede i suoi strumenti volare su un mare ondoso, che rimanda anche immagini in espansione, provenienti da un video gremito di effetti desituanti, girato da Filippo Centenari per l’occasione. L’opera rimette quindi in discussione l’atto stesso del guardare e l’influenza del “veduto” sui nostri comportamenti. I materiali ambigui e insoliti, trattati con nuove metodologie espressive generano sorprendenti effetti pittorici, in grado di creare a seconda del punto di osservazione, e illuminazione, sempre diverse suggestioni cromatiche. Questa installazione che lavora sul concetto di a-reale si colloca dunque tra l’essere e il non-essere del luogo, che viene alterato sotto il profilo della leggibilità, al punto da sembrare del tutto nuovo pur senza essere cambiato realmente in nulla, se non dichiarando che ora nuovi valori e nuovi linguaggi ( fotografia, video ) possono abitarlo per evocare visionariamente altre dimensioni dei nostri sensi, infatti sentiamo singolarmente l’ambiente che ci circonda e viviamo lo spazio come trasformazione e memoria di vissuti precedenti e futuri.
Partendo dagli accordi degli strumenti originali Matteo Colossi firmerà una colonna sonora che ci regalerà “nuovi” suoni.
20
maggio 2006
Nino Migliori & Filippo Centenari – Stradivari dalla tradizione al sogno
20 maggio 2006
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
MUSEO CIVICO ALA PONZONE
Cremona, Via Ugolani Dati, 4, (Cremona)
Cremona, Via Ugolani Dati, 4, (Cremona)
Vernissage
20 Maggio 2006, ore 21.30-05
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