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No.Human.No.Cry
Dopo la prima fortunata edizione tenutasi al MayDay di La Spezia lo scorso marzo, la congrega postumana migra a Monza, nello spazio autogestito Boccaccio. In questa sede verrà riproposto l’ happening di cinque giorni animato da un gruppo di artisti che meditano sul futuro della civiltà
Comunicato stampa
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NO.HUMAN.NO.CRY
ovvero
IL MUSEO DEL POST UMANO
Dopo la prima fortunata edizione tenutasi al MayDay di La Spezia lo scorso marzo, la congrega postumana migra a Monza, nello spazio autogestito Boccaccio. In questa sede verrà riproposto l’ happening di cinque giorni animato da un gruppo di artisti che meditano sul futuro della civiltà.
Il quadro che emerge è quello di una umanità vittima di processi autodistruttivi irreversibili, che sfuggono ormai al suo stesso controllo. Finita l’era del pensiero tecno-ottimistico, che auspicava uno sviluppo delle capacità umane attraverso l’applicazione di tecnologie sempre più sofisticate, l’uomo si proietta verso un’inevitabile apocalisse: solo allora la vita potrà rinascere ed agli uomini succederanno i postuomini.
Come sarà il nostro pianeta dopo che l’avremo abbandonato? Quale eredità lasceremo ai nostri successori? Tra le rovine, i nostri discendenti raccoglieranno frammenti della decaduta civiltà, classificata come la misteriosa “Era del Silicio”, cercando di ricostruirne le caratteristiche. I reperti rinvenuti verranno ospitati nel Museo del Postumano, nato dal tentativo di far luce sulle cause che hanno portato alla estrema catastrofe. I postolocaustici vorranno offrire plausibili interpretazioni dei segni scoperti e degli affascinanti quanto inspiegabili utensili dei predecessori.
Attraverso installazioni, sculture, dipinti, foto, video, performance e musica si delinea un percorso che porta a riflettere con provocante ironia su un elenco di possibili futuri, che inesorabilmente decretano la fine della stirpe umana e annunciano l’avvento di nuove forme di vita.
ovvero
IL MUSEO DEL POST UMANO
Dopo la prima fortunata edizione tenutasi al MayDay di La Spezia lo scorso marzo, la congrega postumana migra a Monza, nello spazio autogestito Boccaccio. In questa sede verrà riproposto l’ happening di cinque giorni animato da un gruppo di artisti che meditano sul futuro della civiltà.
Il quadro che emerge è quello di una umanità vittima di processi autodistruttivi irreversibili, che sfuggono ormai al suo stesso controllo. Finita l’era del pensiero tecno-ottimistico, che auspicava uno sviluppo delle capacità umane attraverso l’applicazione di tecnologie sempre più sofisticate, l’uomo si proietta verso un’inevitabile apocalisse: solo allora la vita potrà rinascere ed agli uomini succederanno i postuomini.
Come sarà il nostro pianeta dopo che l’avremo abbandonato? Quale eredità lasceremo ai nostri successori? Tra le rovine, i nostri discendenti raccoglieranno frammenti della decaduta civiltà, classificata come la misteriosa “Era del Silicio”, cercando di ricostruirne le caratteristiche. I reperti rinvenuti verranno ospitati nel Museo del Postumano, nato dal tentativo di far luce sulle cause che hanno portato alla estrema catastrofe. I postolocaustici vorranno offrire plausibili interpretazioni dei segni scoperti e degli affascinanti quanto inspiegabili utensili dei predecessori.
Attraverso installazioni, sculture, dipinti, foto, video, performance e musica si delinea un percorso che porta a riflettere con provocante ironia su un elenco di possibili futuri, che inesorabilmente decretano la fine della stirpe umana e annunciano l’avvento di nuove forme di vita.
17
maggio 2006
No.Human.No.Cry
Dal 17 al 21 maggio 2006
arte contemporanea
Location
FOA BOCCACCIO
Monza, Via Giovanni Boccaccio, 5, (Milano)
Monza, Via Giovanni Boccaccio, 5, (Milano)
Orario di apertura
dalle 18:00 alle 24:00
Vernissage
17 Maggio 2006, dalle 18:00 alle 24:00
Sito web
www.estremirimedi.org/nohumannocry