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Giovanni Anselmo – Dove le stelle…
Nell’anno del suo trasferimento presso l’ex Forno del pane, dove assumerà la denominazione di MAMbo–Museo d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria d’Arte Moderna dedica all’artista Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934), uno dei maggiori rappresentanti del movimento dell’Arte Povera, una estesa mostra personale, la prima in un museo italiano dopo sedici anni
Comunicato stampa
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Nell’anno del suo trasferimento presso l’ex Forno del pane, dove assumerà la denominazione di MAMbo–Museo d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria d'Arte Moderna dedica all'artista Giovanni Anselmo (Borgofranco d'Ivrea, 1934), uno dei maggiori rappresentanti del movimento dell’Arte Povera, una estesa mostra personale, la prima in un museo italiano dopo sedici anni.
A partire da una bussola posta al centro del museo su un cumulo di terra, la mostra riunirà una selezione fra le più importanti opere dell’artista risalenti agli anni Sessanta e Settanta, appositamente presentate insieme ad opere e installazioni degli anni Ottanta e Novanta secondo un progetto di allestimento unitario che coinvolge l’intero museo e lo mette in relazione a un contesto più ampio, indicando un paesaggio formato da una molteplicità di possibili altrove. La mostra, ideata dall’artista nel suo insieme come un’opera totale' (il cui titolo accenna alle singole opere in mostra), suggerisce e accompagna in maniera poetica l'imminente trasferimento della Galleria presso la sua nuova sede come un lento, quasi inavvertibile bradisismo, un pacifico spargimento di segni all'interno dello spazio fisico e della cornice istituzionale del museo.
Installate e sparse all'interno dei principali spazi espositivi della Galleria d’Arte Moderna le opere di Anselmo - composte da materiali organici e inorganici come pietra, terra, metallo, acqua o cotone - più che svilupparsi come metafore o simulacri a sé stanti incarnano e traducono in esperienza sensibile fenomeni basilari ma generalmente non avvertiti dalla coscienza (la gravità, l’energia, la relazione fra generale e particolare, finito e infinito, cultura e natura, il trascorrere del tempo storico e l’ipotesi dell’eternità delle leggi fisiche universali, il metodo realista, quasi scientifico del fare esperienza e l’astrazione dei principi filosofici), rendendo manifesti i processi di conoscenza e rappresentazione. In questa chiave l’artista deporrà prima dell’inaugurazione della mostra una seconda bussola negli spazi ancora vuoti e inaccessibili dell’ex Forno del pane, un edificio industriale restaurato nel corso di più di un decennio all'interno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale della città di Bologna. Incastonata nel pavimento del salone d’ingresso del museo quest’opera sarà visibile solo dopo l’apertura ufficiale del museo, segnando di fatto il passaggio fra le due sedi e unendo il tempo definito e limitato della mostra a una temporalità che si allunga verso una dimensione di inimmaginabile ampiezza. L’intervento di Giovanni Anselmo (Direzione, 2006) costituisce il primo progetto artistico ideato per la nuova sede del MAMbo, atto di fiducia nella funzione presente e futura del museo che si qualifica, al contempo, come evento ‘preistorico’ rispetto alle future attività che vi si svolgeranno, gesto minimo, umile che assolve alla funzione primordiale di indicare la semplice esistenza di questo luogo, la sua posizione nell’universo, vero e proprio ponte fra micro- e macro-cosmo.
Il catalogo della mostra, edito da Hopefulmonster, uscirà nei mesi successivi alla conclusione della mostra e sarà corredato da immagini dell’allestimento presso la Galleria d’Arte Moderna e da una documentazione dell’intervento dell’artista presso il MAMbo. Oltre a un completo apparato bio-bibliografico saranno pubblicati, tra gli altri contributi, testi critici inediti di Tacita Dean, Rosalind Krauss, Gianfranco Maraniello e una lunga intervista all’artista di Andrea Viliani.
Giovanni Anselmo è nato a Borgofranco d’Ivrea nel 1934. Vive e Lavora a Torino. Nel 1990 ha ricevuto il Leone d’oro per la pittura alla XLIV Biennale di Venezia.
Principali mostre personali:
Kunsthalle, Basel - Stedelijk Van Abbenmuseum, Eindhoven, 1979; Musée de Grenoble, Grenoble, 1980; Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Paris, 1985; Galleria Civica d'Arte Moderna, Modena - Musée d'Art Contemporain, Lyon, 1989; Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela, 1995; Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nice, 1996; The Renaissance Society, Chicago, 1997; Ikon Gallery, Birmingham - Museum Kurhaus, Kleve, 2005;
Principali mostre collettive:
Con temp l'azione, Galleria Sperone, Stein, IL Punto, Turin - Arte Povera, Istituto di Storia dell'Arte, Università di Genova, Genova, 1967; Arte Povera, Galleria de' Foscherari, Bologna- Prospect 68, Städtische Kunsthalle, Düsseldorf- Arte Povera + azioni povere, Arsenale di Amalfi, 1968; Op losse Schroeven: situaties en cryptostructuren, Stedelijk Museum, Amsterdam - When Attitudes Become Form, Kunsthalle, Bern; Museum Haus Lange, Krefeld; ICA, London, 1969; Processi di pensiero visualizzati: junge italienische Avantgarde, Kunstmuseum, Luzern- Conceptual Art, Arte Povera, Land Art, Galleria Civica d'Arte Moderna, Turin, 1970; Documenta 5, Museum Fridericianum, Kassel, 1972; Westkunst, Rheinhallen Messe-gelände, Köln- Identité Italienne, l'art en Italie depuis 1959, Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Paris, 1981; Del Arte Povera a 1985, Palacio de Cristal and Palicio Velázquez. Madrid - The European Iceberg. Creativity in Germany and Italy today, Art Gallery of Ontario, Toronto - The Knot: Arte Povera at P.S.1, P.S.1, The Institute for Art and Urban Resources, New York, 1985; XLIV. Biennale Venezia, 1990; Gravity & Grace: the Changing Condition of Scupture, Hayward Gallery, London,1993; Zero to Infinity: Arte Povera 1962-1972, Tate Gallery of Modern Art, London - Walker Art Center, Minneapolis, Minnesota, 2001; The Museum of Contemporary Art, Los Angeles - Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C, 2002; Ikon Gallery, Birmingham - Museum Kurhaus, Kleve, 2005
A partire da una bussola posta al centro del museo su un cumulo di terra, la mostra riunirà una selezione fra le più importanti opere dell’artista risalenti agli anni Sessanta e Settanta, appositamente presentate insieme ad opere e installazioni degli anni Ottanta e Novanta secondo un progetto di allestimento unitario che coinvolge l’intero museo e lo mette in relazione a un contesto più ampio, indicando un paesaggio formato da una molteplicità di possibili altrove. La mostra, ideata dall’artista nel suo insieme come un’opera totale' (il cui titolo accenna alle singole opere in mostra), suggerisce e accompagna in maniera poetica l'imminente trasferimento della Galleria presso la sua nuova sede come un lento, quasi inavvertibile bradisismo, un pacifico spargimento di segni all'interno dello spazio fisico e della cornice istituzionale del museo.
Installate e sparse all'interno dei principali spazi espositivi della Galleria d’Arte Moderna le opere di Anselmo - composte da materiali organici e inorganici come pietra, terra, metallo, acqua o cotone - più che svilupparsi come metafore o simulacri a sé stanti incarnano e traducono in esperienza sensibile fenomeni basilari ma generalmente non avvertiti dalla coscienza (la gravità, l’energia, la relazione fra generale e particolare, finito e infinito, cultura e natura, il trascorrere del tempo storico e l’ipotesi dell’eternità delle leggi fisiche universali, il metodo realista, quasi scientifico del fare esperienza e l’astrazione dei principi filosofici), rendendo manifesti i processi di conoscenza e rappresentazione. In questa chiave l’artista deporrà prima dell’inaugurazione della mostra una seconda bussola negli spazi ancora vuoti e inaccessibili dell’ex Forno del pane, un edificio industriale restaurato nel corso di più di un decennio all'interno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale della città di Bologna. Incastonata nel pavimento del salone d’ingresso del museo quest’opera sarà visibile solo dopo l’apertura ufficiale del museo, segnando di fatto il passaggio fra le due sedi e unendo il tempo definito e limitato della mostra a una temporalità che si allunga verso una dimensione di inimmaginabile ampiezza. L’intervento di Giovanni Anselmo (Direzione, 2006) costituisce il primo progetto artistico ideato per la nuova sede del MAMbo, atto di fiducia nella funzione presente e futura del museo che si qualifica, al contempo, come evento ‘preistorico’ rispetto alle future attività che vi si svolgeranno, gesto minimo, umile che assolve alla funzione primordiale di indicare la semplice esistenza di questo luogo, la sua posizione nell’universo, vero e proprio ponte fra micro- e macro-cosmo.
Il catalogo della mostra, edito da Hopefulmonster, uscirà nei mesi successivi alla conclusione della mostra e sarà corredato da immagini dell’allestimento presso la Galleria d’Arte Moderna e da una documentazione dell’intervento dell’artista presso il MAMbo. Oltre a un completo apparato bio-bibliografico saranno pubblicati, tra gli altri contributi, testi critici inediti di Tacita Dean, Rosalind Krauss, Gianfranco Maraniello e una lunga intervista all’artista di Andrea Viliani.
Giovanni Anselmo è nato a Borgofranco d’Ivrea nel 1934. Vive e Lavora a Torino. Nel 1990 ha ricevuto il Leone d’oro per la pittura alla XLIV Biennale di Venezia.
Principali mostre personali:
Kunsthalle, Basel - Stedelijk Van Abbenmuseum, Eindhoven, 1979; Musée de Grenoble, Grenoble, 1980; Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Paris, 1985; Galleria Civica d'Arte Moderna, Modena - Musée d'Art Contemporain, Lyon, 1989; Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela, 1995; Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nice, 1996; The Renaissance Society, Chicago, 1997; Ikon Gallery, Birmingham - Museum Kurhaus, Kleve, 2005;
Principali mostre collettive:
Con temp l'azione, Galleria Sperone, Stein, IL Punto, Turin - Arte Povera, Istituto di Storia dell'Arte, Università di Genova, Genova, 1967; Arte Povera, Galleria de' Foscherari, Bologna- Prospect 68, Städtische Kunsthalle, Düsseldorf- Arte Povera + azioni povere, Arsenale di Amalfi, 1968; Op losse Schroeven: situaties en cryptostructuren, Stedelijk Museum, Amsterdam - When Attitudes Become Form, Kunsthalle, Bern; Museum Haus Lange, Krefeld; ICA, London, 1969; Processi di pensiero visualizzati: junge italienische Avantgarde, Kunstmuseum, Luzern- Conceptual Art, Arte Povera, Land Art, Galleria Civica d'Arte Moderna, Turin, 1970; Documenta 5, Museum Fridericianum, Kassel, 1972; Westkunst, Rheinhallen Messe-gelände, Köln- Identité Italienne, l'art en Italie depuis 1959, Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Paris, 1981; Del Arte Povera a 1985, Palacio de Cristal and Palicio Velázquez. Madrid - The European Iceberg. Creativity in Germany and Italy today, Art Gallery of Ontario, Toronto - The Knot: Arte Povera at P.S.1, P.S.1, The Institute for Art and Urban Resources, New York, 1985; XLIV. Biennale Venezia, 1990; Gravity & Grace: the Changing Condition of Scupture, Hayward Gallery, London,1993; Zero to Infinity: Arte Povera 1962-1972, Tate Gallery of Modern Art, London - Walker Art Center, Minneapolis, Minnesota, 2001; The Museum of Contemporary Art, Los Angeles - Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C, 2002; Ikon Gallery, Birmingham - Museum Kurhaus, Kleve, 2005
25
maggio 2006
Giovanni Anselmo – Dove le stelle…
Dal 25 maggio al 27 agosto 2006
arte contemporanea
Location
SALA MAGGIORE EX GAM
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 11-18
Vernissage
25 Maggio 2006, ore 19
Editore
HOPEFULMONSTER
Autore
Curatore