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Nino Caffé – Catalogo generale. Vol. III
Presso il Circolo della Stampa di Milano viene presentato al pubblico, alla stampa e ai collezionisti il TERZO VOLUME DEL CATALOGO GENERALE DI NINO CAFFE’ (1909-1975). L’artista scomparso, ormai conosciuto in Italia e all’estero per i suoi richiestissimi pretini e carabinieri, è da anni ormai indicato dalla critica nazionale come una delle figure più significative e vere dell’arte italiana
Comunicato stampa
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Presso il Circolo della Stampa di Milano viene presentato al pubblico, alla stampa e ai collezionisti il TERZO VOLUME DEL CATALOGO GENERALE DI NINO CAFFE’ (1909-1975). L’artista scomparso, ormai conosciuto in Italia e all’estero per i suoi richiestissimi pretini e carabinieri, è da anni ormai indicato dalla critica nazionale come una delle figure più significative e vere dell’arte italiana.
Il volume uscito per i tipi di Viola Edizioni d’Arte, curato dal Dott. Giorgio Borghi che ne ha avuto per via testamentaria la designazione, vede il Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, firmatario del testo che vi appare, dal titolo “La Galleria di Caffé”, contiene pure un registro fortemente storico che apre a un mondo tra istituzionale e privato e un nutrito apparato iconografico di opere tra dipinti e acquerelli, taluni provenienti da collezioni private e pubbliche, che illustrano il percorso singolare di uno dei più fortunati e mitici artisti dell’arte figurale italiana del novecento.
Alla presentazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza che ha scritto il saggio presente nel terzo volume, l’intervento del Dott. Giuseppe Gallizzi presidente del Circolo della Stampa, del Dott. Giorgio Borghi curatore del catalogo generale dell’artista Nino Caffé, del gallerista ed editor Vittorio Viola, dell’On. Mario Mantovani europarlamentare, unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti. Si brinderà con vini italiani.
Scrive Carlo Franza nel testo: “L’avventura romana di Nino Caffè inizia nel 1943, durante l’ultima guerra, calato a Roma da Pesaro, per dare una svolta professionale al suo dipingere che già allora aveva richiamato l’attenzione di mercanti e scrittori. Ma l’idea dei pretini che pure era nata ad Urbino, qui nella città dei papi e della chiesa, poté essere meglio esibita in una sconfinata varietà di visioni. Le implicanze psicologiche, la vasta gamma cromatica, la pagina naturalistica della città romana, la proiezione statica e dinamica dei soggetti divenuti nel tempo la traccia più salvifica, hanno conferito all’espansione operativa dell’artista il destino culturale di una grande sensibilità figurale che ancora oggi si campiona nel panorama dell’arte italiana”.
Cenni biografici
Nasce ad Alfedena (L’aquila) nel 1909. Tra il 1925 e il 1930 studia disegno presso scultori e pittori operanti nelle Marche. Nel 1930 si trasferisce a Pesaro con i suoi familiari iniziando dal ’31 l’attività artistica, ed esponendo un grande dipinto alla Mostra d’Arte Sacra di Padova. Dal 1931 è presente alle Sindacali Marchigiane, alle Intersindacali Nazionali di Roma, Firenze, Napoli, ecc. Dal 1934 espone alle Biennali Veneziane e alle Quadriennali romane. Nel 1935 si diploma all’Istituto superiore di belle Arti di Urbino, insegnando negli anni ’43-’44. Dal ’37 partecipa per invito a rassegne in Italia e all’estero, Berna (1938), Zagabria, Monaco (1939), ecc., vincendo premi a San Remo Bergamo e Verona. Alterna il suo lavoro tra Pesaro e Roma dove ha lo studio tra il ’43 e il ’44 e poi dal 1958 al 1963. Dal 1950 attraverso la galleria L’Obelisco le sue opere entrano nelle maggiori collezioni pubbliche e private. Presente anche nei maggiori Musei italiani ed esteri. Firme illustri hanno scritto della sua pittura.
Muore a Pesaro nel 1975.
Il volume uscito per i tipi di Viola Edizioni d’Arte, curato dal Dott. Giorgio Borghi che ne ha avuto per via testamentaria la designazione, vede il Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, firmatario del testo che vi appare, dal titolo “La Galleria di Caffé”, contiene pure un registro fortemente storico che apre a un mondo tra istituzionale e privato e un nutrito apparato iconografico di opere tra dipinti e acquerelli, taluni provenienti da collezioni private e pubbliche, che illustrano il percorso singolare di uno dei più fortunati e mitici artisti dell’arte figurale italiana del novecento.
Alla presentazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza che ha scritto il saggio presente nel terzo volume, l’intervento del Dott. Giuseppe Gallizzi presidente del Circolo della Stampa, del Dott. Giorgio Borghi curatore del catalogo generale dell’artista Nino Caffé, del gallerista ed editor Vittorio Viola, dell’On. Mario Mantovani europarlamentare, unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti. Si brinderà con vini italiani.
Scrive Carlo Franza nel testo: “L’avventura romana di Nino Caffè inizia nel 1943, durante l’ultima guerra, calato a Roma da Pesaro, per dare una svolta professionale al suo dipingere che già allora aveva richiamato l’attenzione di mercanti e scrittori. Ma l’idea dei pretini che pure era nata ad Urbino, qui nella città dei papi e della chiesa, poté essere meglio esibita in una sconfinata varietà di visioni. Le implicanze psicologiche, la vasta gamma cromatica, la pagina naturalistica della città romana, la proiezione statica e dinamica dei soggetti divenuti nel tempo la traccia più salvifica, hanno conferito all’espansione operativa dell’artista il destino culturale di una grande sensibilità figurale che ancora oggi si campiona nel panorama dell’arte italiana”.
Cenni biografici
Nasce ad Alfedena (L’aquila) nel 1909. Tra il 1925 e il 1930 studia disegno presso scultori e pittori operanti nelle Marche. Nel 1930 si trasferisce a Pesaro con i suoi familiari iniziando dal ’31 l’attività artistica, ed esponendo un grande dipinto alla Mostra d’Arte Sacra di Padova. Dal 1931 è presente alle Sindacali Marchigiane, alle Intersindacali Nazionali di Roma, Firenze, Napoli, ecc. Dal 1934 espone alle Biennali Veneziane e alle Quadriennali romane. Nel 1935 si diploma all’Istituto superiore di belle Arti di Urbino, insegnando negli anni ’43-’44. Dal ’37 partecipa per invito a rassegne in Italia e all’estero, Berna (1938), Zagabria, Monaco (1939), ecc., vincendo premi a San Remo Bergamo e Verona. Alterna il suo lavoro tra Pesaro e Roma dove ha lo studio tra il ’43 e il ’44 e poi dal 1958 al 1963. Dal 1950 attraverso la galleria L’Obelisco le sue opere entrano nelle maggiori collezioni pubbliche e private. Presente anche nei maggiori Musei italiani ed esteri. Firme illustri hanno scritto della sua pittura.
Muore a Pesaro nel 1975.
19
maggio 2006
Nino Caffé – Catalogo generale. Vol. III
19 maggio 2006
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
CIRCOLO DELLA STAMPA – PALAZZO BOCCONI
Milano, Corso Venezia, 48, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 48, (Milano)
Vernissage
19 Maggio 2006, ore 20.30
Editore
VIOLA
Autore