Il concorso ippico internazionale ufficiale di Piazza di Siena, giunto alla sua 74ª edizione presenta in collaborazione con la Galleria Tondinelli di Roma la mostra di Loredana Raciti “E… i cavalli volano!”. La mostra si terrà dal 25 al 28 maggio 2006 nella prestigiosa cornice del concorso ippico internazionale ufficiale di Piazza di Siena. L’esposizione comprende quattro tele appartenenti all’ultimo ciclo creativo dell’artista ispirato alla figura del cavallo, tema di riferimento ancora nel mondo dell’arte agli esordi del XXI secolo.

Loredana Raciti ha partecipato nel dicembre scorso con “Il canto di Ishtar”, installazione, DVD di 7 minuti, alla grande mostra, “La Danza delle Avanguardie” al Mart- Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

Artista che vanta già un prestigioso curriculum espositivo e bibliografico, ha percorso un iter creativo che l’ha portata da installazioni in un contesto di arte povera ad una delle ultime “tribù” dell’arte di Achille Bonito Oliva: il metropolismo; alla ricerca video con P/Art® Video- frame: Pittura in movimento. “Un frammento-visivo, autonomo di una leggenda-metropolitana che racchiude e riconduce al sogno, alla sospensione del racconto-visionario che viene percepito nel suo contesto come fosse creato da pennellate e sfumature di colore”. La prima raccolta P/Art® Video- Frame: Pittura in movimento (durata 1’ 8’’), composta da due DVD, Racconto Rosso e Racconto Bianco, è stata presentata a Roma presso l’Associazione Civita, lo scorso aprile.

Sempre affascinata dal suo tempo, dalla travolgente attualità, Loredana Raciti continua a interrogarsi sulla funzione dell’arte all’interno della nostra società. La partecipazione ancora più intensa e penetrante agli accadimenti del contingente si converte sulla tela con forti contrasti cromatici. Le tele ospitano un’autobiografia di sentimenti e passioni ispirati alla figura del cavallo; espressione di coraggio e fierezza, generosità e passione, dolcezza e pazienza, umiltà, guarigione dello spirito.

“Come guerrieri antichi attraversano la nostra vita come donatori di messaggi misteriosi ci regalano la semi divinità, come il Centauro diveniamo e se ascoltassimo i loro sguardi e le loro labbra fiorenti di buffe smorfie, scopriremo che sono parte di noi che sono noi nell'altro specchio della vita. Entrambi esseri divini dotati di quella inconsapevolezza di poter volare lontano, lontano, lontano e per sempre. Amati esseri dal grande cuore che ci avvicina all'anima universale”.