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Roberto Mascella – Apparenza
personale del giovane scultore
Comunicato stampa
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Oggi il confine tra realtà e simulazione della realtà è più che mai sottile. Accade che il reale, quotidianamente di fronte a noi, sfumi al nostro sguardo fino a farci sentire più concreto il mondo irreale. Lavorare ai margini di questo limite è un’indagine difficile ma sicuramente appassionante.
“Normalmente” consideriamo un oggetto reale quando questo rientra in una certa logica delll’apparire che è propria di ogni cultura visiva. Ogni oggetto, all’interno della propria ovvietà, conserva infatti delle complicazioni che spesso mettono in discussione la certezza delle cose e dei luoghi. Inoltre l’identità degli oggetti conserva una fisicità ambigua che può essere espressa anche attraverso la rappresentazione deformata o complicata dell’oggetto stesso.
In questa mostra sono presenti “3” blocchi di marmo forse apparentemente finti poiché galleggiano in acqua. La veridicità che determina il loro peso risulta poco chiara o innaturale rispetto alla normalità: una pietra,comunemente e fisicamente caratterizzata dalla sua stessa massa, se immersa nell’acqua, sprofonda.
Tutto ciò fa riflettere sulla possibilità di attivare nel blocco di marmo un equivoco naturale, senza riprodurlo, ma sottraendo ad esso tutto ciò che è necessario per interrogarsi sulla natura del peso come convenzionale parametro per dimostrare la verità.
In questo senso i blocchi galleggianti in marmo rimandano la loro affermazione fisica al semplice volume che si afferma attraverso un principio, quello di Archimede, secondo il quale “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, pari al peso del fluido che esso sposta”.
Questa regola, pur essendo oggi così elementare e consolidata, appare comunque strana se applicata ad un elemento che in genere viene considerato pesante e difficile da spostare.
Siamo di fronte all’incontro poetico tra arte, come pulsione e scienza, come pensiero razionale. Entrambe possono convivere in un equilibrio che libera l’uomo dal dovere di attenersi ai principi di verità, obiettività e moralità.
“Normalmente” consideriamo un oggetto reale quando questo rientra in una certa logica delll’apparire che è propria di ogni cultura visiva. Ogni oggetto, all’interno della propria ovvietà, conserva infatti delle complicazioni che spesso mettono in discussione la certezza delle cose e dei luoghi. Inoltre l’identità degli oggetti conserva una fisicità ambigua che può essere espressa anche attraverso la rappresentazione deformata o complicata dell’oggetto stesso.
In questa mostra sono presenti “3” blocchi di marmo forse apparentemente finti poiché galleggiano in acqua. La veridicità che determina il loro peso risulta poco chiara o innaturale rispetto alla normalità: una pietra,comunemente e fisicamente caratterizzata dalla sua stessa massa, se immersa nell’acqua, sprofonda.
Tutto ciò fa riflettere sulla possibilità di attivare nel blocco di marmo un equivoco naturale, senza riprodurlo, ma sottraendo ad esso tutto ciò che è necessario per interrogarsi sulla natura del peso come convenzionale parametro per dimostrare la verità.
In questo senso i blocchi galleggianti in marmo rimandano la loro affermazione fisica al semplice volume che si afferma attraverso un principio, quello di Archimede, secondo il quale “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, pari al peso del fluido che esso sposta”.
Questa regola, pur essendo oggi così elementare e consolidata, appare comunque strana se applicata ad un elemento che in genere viene considerato pesante e difficile da spostare.
Siamo di fronte all’incontro poetico tra arte, come pulsione e scienza, come pensiero razionale. Entrambe possono convivere in un equilibrio che libera l’uomo dal dovere di attenersi ai principi di verità, obiettività e moralità.
16
giugno 2006
Roberto Mascella – Apparenza
Dal 16 giugno al 16 luglio 2006
arte contemporanea
Location
A2 GALLERY
Vicenza, Via Dell'edilizia, 56, (Vicenza)
Vicenza, Via Dell'edilizia, 56, (Vicenza)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16,30-19,30
Vernissage
16 Giugno 2006, ore 19
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