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Ale Guzzetti / Albano Morandi
doppia personale
Comunicato stampa
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ALE GUZZETTI
“TALKING GLASSES”
Il lavoro di Ale Guzzetti, esponente di spicco della generazione italiana emersa a partire dalla metà degli anni ’80, si può ascrivere in quell’ambito, tra i più interessanti, impegnato in una rivisitazione delle forme dell’installazione tramite l’uso di inediti materiali plastici ed un impiego originale di un vasto repertorio oggettuale tratto dalla contemporaneità sviluppato da correnti quali il “Nuovo Futurismo” ed il “Concettualismo ironico”, particolarmente apprezzate all’estero dove Guzzetti vanta un’intensa attività. La peculiarità di Guzzetti, oltre la sua indubbia capacità assemblativa, sta nel costante impiego di forme e circuiti elettronici inseriti all’interno delle sculture, dagli ’80 ad adesso realizzate con materiali plastici, oppure derivate, come negli acquarelli elettronici, da immagini sintetiche tratte da motivi musicali processati da un elaboratore, od ancora forgiate con vetro soffiato ed in grado di rielaborare i suoni circostanti e relazionarsi con gli spettatori attraverso micro-telecamere. Le nuove tecnologie ed i materiali offerti dalla contemporaneità vengono sagacemente adoperate da Guzzetti per realizzare opere dove alla plasticità della forma si abbina la volontà, sempre più sentita ai nostri giorni ma spesso disattesa, di interagire con il pubblico al fine di farlo sentire protagonista e non fruitore passivo dell’evento.
Edoardo Di Mauro
ALBANO MORANDI
“MANIFESTO PER UN DADAISMO LUDICO LIRICO”
Albano Morandi esordisce giovanissimo, nei primi anni ’80, con lavori che risentono del clima circostante caratterizzato dalla crisi del Concettuale e dalla ripresa di una produzione centrata sulla manualità che si esplicita con la realizzazione di raffinate opere ed installazioni di pittura-ambiente. In seguito, e coerentemente con gli esordi, il lavoro di Morandi si indirizza su tre fondamentali linee di ricerca, tra loro accomunate dalla raffinata citazione e reinterpretazione di varie modalità dell’avanguardia novecentesca. Nella prima abbiamo composizioni di ritmica e pura astrazione prodotte con nastro adesivo e cera su tavole di legno. La seconda opzione, quella numericamente prevalente, è caratterizzata dall’impiego di una ampia gamma di materiali di recupero non tratti, però, dai simulacri della più recente contemporaneità, ma ispirati da un poetica evocazione dell’ archeologia del Novecento. Supporti ed oggetti abbandonati per incuria vengono salvati dall’oblio e donati a nuova vita per essere istoriati con grafie, tracce pittoriche, ulteriori inserti oggettuali, sia come manufatti singoli che in articolate installazioni, frutto anche dell’attività di scenografo dell’artista bresciano. In ultimo abbiamo la presenza di una importante produzione di sculture tridimensionali, dove i consueti materiali di recupero, rafforzati dall’impiego di gesso e cera, danno vita ad installazioni dove l’esemplarità dell’archetipo e la plasticità della forma tendono al raggiungimento di un senso di giocoso stupore e di sospensione metafisica.
Edoardo Di Mauro
“TALKING GLASSES”
Il lavoro di Ale Guzzetti, esponente di spicco della generazione italiana emersa a partire dalla metà degli anni ’80, si può ascrivere in quell’ambito, tra i più interessanti, impegnato in una rivisitazione delle forme dell’installazione tramite l’uso di inediti materiali plastici ed un impiego originale di un vasto repertorio oggettuale tratto dalla contemporaneità sviluppato da correnti quali il “Nuovo Futurismo” ed il “Concettualismo ironico”, particolarmente apprezzate all’estero dove Guzzetti vanta un’intensa attività. La peculiarità di Guzzetti, oltre la sua indubbia capacità assemblativa, sta nel costante impiego di forme e circuiti elettronici inseriti all’interno delle sculture, dagli ’80 ad adesso realizzate con materiali plastici, oppure derivate, come negli acquarelli elettronici, da immagini sintetiche tratte da motivi musicali processati da un elaboratore, od ancora forgiate con vetro soffiato ed in grado di rielaborare i suoni circostanti e relazionarsi con gli spettatori attraverso micro-telecamere. Le nuove tecnologie ed i materiali offerti dalla contemporaneità vengono sagacemente adoperate da Guzzetti per realizzare opere dove alla plasticità della forma si abbina la volontà, sempre più sentita ai nostri giorni ma spesso disattesa, di interagire con il pubblico al fine di farlo sentire protagonista e non fruitore passivo dell’evento.
Edoardo Di Mauro
ALBANO MORANDI
“MANIFESTO PER UN DADAISMO LUDICO LIRICO”
Albano Morandi esordisce giovanissimo, nei primi anni ’80, con lavori che risentono del clima circostante caratterizzato dalla crisi del Concettuale e dalla ripresa di una produzione centrata sulla manualità che si esplicita con la realizzazione di raffinate opere ed installazioni di pittura-ambiente. In seguito, e coerentemente con gli esordi, il lavoro di Morandi si indirizza su tre fondamentali linee di ricerca, tra loro accomunate dalla raffinata citazione e reinterpretazione di varie modalità dell’avanguardia novecentesca. Nella prima abbiamo composizioni di ritmica e pura astrazione prodotte con nastro adesivo e cera su tavole di legno. La seconda opzione, quella numericamente prevalente, è caratterizzata dall’impiego di una ampia gamma di materiali di recupero non tratti, però, dai simulacri della più recente contemporaneità, ma ispirati da un poetica evocazione dell’ archeologia del Novecento. Supporti ed oggetti abbandonati per incuria vengono salvati dall’oblio e donati a nuova vita per essere istoriati con grafie, tracce pittoriche, ulteriori inserti oggettuali, sia come manufatti singoli che in articolate installazioni, frutto anche dell’attività di scenografo dell’artista bresciano. In ultimo abbiamo la presenza di una importante produzione di sculture tridimensionali, dove i consueti materiali di recupero, rafforzati dall’impiego di gesso e cera, danno vita ad installazioni dove l’esemplarità dell’archetipo e la plasticità della forma tendono al raggiungimento di un senso di giocoso stupore e di sospensione metafisica.
Edoardo Di Mauro
22
settembre 2006
Ale Guzzetti / Albano Morandi
Dal 22 settembre al 09 novembre 2006
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
martedì, giovedì e venerdì 16.30–19.30 o su appuntamento
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 19-22
Autore
Curatore