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Antonietta Raphael
La mostra vuole essere anche un modo di ricordare le radici familiari che ci legano a questa donna straordinaria, alla magica atmosfera della sua casa dove arte e quotidianità erano una cosa sola
Comunicato stampa
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L’Associazione Nuvole Incontri d’Arte, dopo dieci anni di attività, produce una mostra di Antonietta Raphael (Vilnius 1895 - Roma 1975), un’artista europea che ha attraversato epoche e culture diverse, all’origine di una fitta trama di riferimenti indispensabili per leggerne l’opera. La mostra vuole essere anche un modo di ricordare le radici familiari che ci legano a questa donna straordinaria, alla magica atmosfera della sua casa dove arte e quotidianità erano una cosa sola.
Ancora bambina, ma già abbastanza grande da trattenere con sé memorie e ricordi, Antonietta Raphael fugge a Londra con la madre in seguito ai pogrom che sconvolgono le comunità ebraiche nella Russia zarista del 1905. Qui vive per quasi vent’anni frequentando la comunità yiddish dell’Est End, si diploma alla Royal Academy of Music e vive insegnando musica. Ha quasi trenta anni, quando lascia Londra nel coso del 1924 per un viaggio solitario, senza una meta precisa: si ferma a Parigi per alcuni mesi e poi giunge a Roma con l’intenzione forse di proseguire verso la Grecia, forse l’Egitto. Ma Roma, con suoi colori mediterranei, è una rivelazione. E poi qui incontra Mario Mafai e ne diviene, con alterne vicende, la compagna di una vita.
La mostra si articola intorno a due temi centrali:
- LA MATERNITA’: Genesi n.1, grande scultura in bronzo del 1947, farà da perno all’esposizione di un nucleo di disegni e piccole sculture che ruotano intorno alla figura femminile e della maternità, intesa come potenza generatrice: corpi di donna (talvolta possenti e spesso mutilati) insieme ai ritratti di famiglia, ci parlano dell’aspetto forte e severo della Raphael ma anche della sua solitudine;
- I VIAGGI E I SOGNI: Concerto, tela della fine degli anni ’60, fa da catalizzatore alla presentazione di oli, acquerelli e disegni frutto dei numerosi viaggi compiuti: in Cina, in Spagna, in Sicilia ma soprattutto nella memoria delle proprie origini, nei sogni e nella felicità di una fantasia trasbordante.
In mostra anche il video di Giuseppe Zimmardi e le fotografie di Roberto De Paolis, che ci restituiscono la magia della grande mostra antologica della scultura della Raphael nei Sassi di Matera (2002).
La mostra s’inserisce in una fase di rinnovata attenzione nei confronti del lavoro della Raphael. Ricordiamo la mostra antologica della scultura del 2002 a Matera; il romanzo di Enzo Siciliano Il risveglio della bionda sirena. Raphael e Mafai. Storia di un amore coniugale; Einaudi 2004; la biografia A. Raphael, un’artista non conforme, di Serena De Dominicis; il rinnovato dibattito storico – critico sul ruolo che ebbe all’interno della ‘Scuola di via Cavour’ negli anni ’20 e ’30 e come anticipatrice di movimenti artistici più vicini a noi, come la Transavanguardia.
(in collaborazione con l’Archivio della Scuola Romana )
Ancora bambina, ma già abbastanza grande da trattenere con sé memorie e ricordi, Antonietta Raphael fugge a Londra con la madre in seguito ai pogrom che sconvolgono le comunità ebraiche nella Russia zarista del 1905. Qui vive per quasi vent’anni frequentando la comunità yiddish dell’Est End, si diploma alla Royal Academy of Music e vive insegnando musica. Ha quasi trenta anni, quando lascia Londra nel coso del 1924 per un viaggio solitario, senza una meta precisa: si ferma a Parigi per alcuni mesi e poi giunge a Roma con l’intenzione forse di proseguire verso la Grecia, forse l’Egitto. Ma Roma, con suoi colori mediterranei, è una rivelazione. E poi qui incontra Mario Mafai e ne diviene, con alterne vicende, la compagna di una vita.
La mostra si articola intorno a due temi centrali:
- LA MATERNITA’: Genesi n.1, grande scultura in bronzo del 1947, farà da perno all’esposizione di un nucleo di disegni e piccole sculture che ruotano intorno alla figura femminile e della maternità, intesa come potenza generatrice: corpi di donna (talvolta possenti e spesso mutilati) insieme ai ritratti di famiglia, ci parlano dell’aspetto forte e severo della Raphael ma anche della sua solitudine;
- I VIAGGI E I SOGNI: Concerto, tela della fine degli anni ’60, fa da catalizzatore alla presentazione di oli, acquerelli e disegni frutto dei numerosi viaggi compiuti: in Cina, in Spagna, in Sicilia ma soprattutto nella memoria delle proprie origini, nei sogni e nella felicità di una fantasia trasbordante.
In mostra anche il video di Giuseppe Zimmardi e le fotografie di Roberto De Paolis, che ci restituiscono la magia della grande mostra antologica della scultura della Raphael nei Sassi di Matera (2002).
La mostra s’inserisce in una fase di rinnovata attenzione nei confronti del lavoro della Raphael. Ricordiamo la mostra antologica della scultura del 2002 a Matera; il romanzo di Enzo Siciliano Il risveglio della bionda sirena. Raphael e Mafai. Storia di un amore coniugale; Einaudi 2004; la biografia A. Raphael, un’artista non conforme, di Serena De Dominicis; il rinnovato dibattito storico – critico sul ruolo che ebbe all’interno della ‘Scuola di via Cavour’ negli anni ’20 e ’30 e come anticipatrice di movimenti artistici più vicini a noi, come la Transavanguardia.
(in collaborazione con l’Archivio della Scuola Romana )
03
febbraio 2007
Antonietta Raphael
Dal 03 febbraio al 06 aprile 2007
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE NUVOLE INCONTRI D’ARTE
Palermo, Vicolo Ragusi, 35, (Palermo)
Palermo, Vicolo Ragusi, 35, (Palermo)
Orario di apertura
martedì/sabato ore 17 /20 - venerdì anche 20/22 - sabato anche 11/13
Vernissage
3 Febbraio 2007, ore 19
Autore