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Giuseppe Sciacca – Racconti mitici intorno ad Antonello
Giuseppe Sciacca torna a Roma per esporre le sue tavole sul tema del mare, inspirato questa volta da Antonello da Messina
Comunicato stampa
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Giuseppe Sciacca torna a Roma per esporre le sue tavole sul tema del mare, inspirato questa volta da Antonello da Messina.
Dalla presentazione di Vitaldo Conte in Catalogo estraiamo:
.......Il Mediterraneo accoglie e fa emergere “tracce” di civiltà e di contaminazioni.... I suoi antri e le sue navigazioni (reali o immaginarie) sono “svelamenti” emozionali con l’attrazione ad oltrepassare i confini del mondo visibile.
Il mare e il Mediterraneo diventano “sintomi di suggestione e creatività compositiva” intorno alle loro indicazioni di rotta, emergendo anche dalle profondità della psiche come “scoglio” o isola immaginaria di desiderio.
La pittura d’immagine diviene schermo e scrittura di emozioni, proiezioni che ascoltano i moventi interiori. ...... Il pittore li “guarda” con l’occhio della propria storia archetipica.
Il mito significa anche discorso e racconto. L’evoluzione del pensiero ne ha lasciato “traccia” visibile nel nostro inconscio: le sue figure e i suoi labirinti parlano a noi attraverso le immagini dell’arte.
Il volto delle sue donne sono il racconto di questa metamorfosi: hanno il profilo di statua, la rotondità di fate contadine, lo sguardo assente o presente che prende consistenza dal racconto di mito e di esistenza. Il testo del quadro ha, talvolta, i colori foschi e densi dell’attimo che fugge come visione enigmatica che il pittore “attraversa” con il prorpio occhio o altrui, come per esempio con quello di Antonello, il pittore da lui guardato (Vitaldo Conte).
Dalla presentazione di Vitaldo Conte in Catalogo estraiamo:
.......Il Mediterraneo accoglie e fa emergere “tracce” di civiltà e di contaminazioni.... I suoi antri e le sue navigazioni (reali o immaginarie) sono “svelamenti” emozionali con l’attrazione ad oltrepassare i confini del mondo visibile.
Il mare e il Mediterraneo diventano “sintomi di suggestione e creatività compositiva” intorno alle loro indicazioni di rotta, emergendo anche dalle profondità della psiche come “scoglio” o isola immaginaria di desiderio.
La pittura d’immagine diviene schermo e scrittura di emozioni, proiezioni che ascoltano i moventi interiori. ...... Il pittore li “guarda” con l’occhio della propria storia archetipica.
Il mito significa anche discorso e racconto. L’evoluzione del pensiero ne ha lasciato “traccia” visibile nel nostro inconscio: le sue figure e i suoi labirinti parlano a noi attraverso le immagini dell’arte.
Il volto delle sue donne sono il racconto di questa metamorfosi: hanno il profilo di statua, la rotondità di fate contadine, lo sguardo assente o presente che prende consistenza dal racconto di mito e di esistenza. Il testo del quadro ha, talvolta, i colori foschi e densi dell’attimo che fugge come visione enigmatica che il pittore “attraversa” con il prorpio occhio o altrui, come per esempio con quello di Antonello, il pittore da lui guardato (Vitaldo Conte).
26
febbraio 2007
Giuseppe Sciacca – Racconti mitici intorno ad Antonello
Dal 26 febbraio al 07 marzo 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO DR SPAZIO VISIVO
Roma, Via Tolemaide, 19A, (Roma)
Roma, Via Tolemaide, 19A, (Roma)
Orario di apertura
10.30 - 13.00 / 16.30 - 19.30 – festivi su appuntamento
Vernissage
26 Febbraio 2007, ore 18-20.30
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