Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesca Maranetto Gay / Francesca Renolfi
doppia personale di due giovani artiste tra le più interessanti dell’attuale scena torinese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Francesca Maranetto Gay (1975), ha vinto nel 2005 il premio “Io espongo” organizzato dall’Associazione Culturale Azimut ed inaugurato il nuovo spazio espositivo dell’Associazione, in piazza Palazzo di Città a Torino, con una personale corredata da catalogo lo scorso dicembre. Tra le collettive, si citano “WWW. Work Window Wonder” presso l’Archivio Storico Italgas di Torino, “L’immagine reincantata” alla Fusion Art Gallery, il Premio DAMS a Bologna, la seconda edizione della BAM – Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte presso Villa Giulia a Verbania, la rassegna “Videodialoghi” al Centre Culturel Francais di Torino.
Francesca Renolfi (1980) , è alla sua prima personale, dopo quella tenutasi presso l’Accademia Albertina di Torino nel 2006. Tra le collettive “Mediterranea” al Palazzo del Principe a Cetinje, Repubblica del Montenegro, il Premio DAMS alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, “Nuovi arrivi : la normalità” organizzata dal Comune di Torino nei locali dell’Accademia Albertina e prossimamente “Gemine e Muse”, organizzata dal GAI, Circuito Giovani Artisti Italiani.
L’area della ricerca video ed in generale quella legata all’immagine, sia analogica che digitale, conosce un momento felice ed intenso, inficiato però dall’indulgenza che molti concedono nei riguardi di prodotti stereotipati legati ad un vetero minimalismo concettuale, assai stucchevole. Francesca Maranetto Gay utilizza il video, la musica e la tecnologia digitale per realizzare immagini in movimento o fissate nei frames dove protagonisti sono la dimensione interiore ed il trascendente nell’accezione del dialogo con l’altro da sé o della contemplazione del paesaggio nel suo scorrere e divenire. L’autrice utilizza le tecnologie digitali con una originale vena lirica ed una intensità narrativa dove il ritmo visivo si abbina a sonorità da lei stessa elaborate, con un risultato formale egualmente apprezzabile sia nella dimensione estesa del video che in quella del singolo fotogramma traslato su supporti bidimensionali. Tema di questa personale la capacità dell’artista di penetrare la realtà per trarne riposti significati, coglibili solo tramite la limpidezza della propria dimensione interiore secondo un moto circolare che cattura l’oggetto esterno per coglierne l’essenza intelligibile, per capire come ogni immagine risenta della possibilità di molteplici interpretazioni, come dimorasse in universi paralleli. La contemplazione dell’artista non è statica ma in movimento, l’azione, l’agire come regola di vita è fondamentale per lei, nei suoi video assistiamo a dei viaggi transreali con una partenza ed un arrivo ed in mezzo un turbinio di sensazioni.
Edoardo Di Mauro
La tematica del corpo è diventata centrale al dibattito artistico contemporaneo a partire dagli anni’70 , quando si scoprì la sua funzione di elemento dialogante con un esterno cui l’arte si apriva liberandosi dalle costrizioni del suo tradizionale involucro bidimensionale e si volle anche liberarlo da limiti e inibizioni cui era costretto da dogmi comportamentali che si intendeva superare in un sincero anelito di liberazione. Al tempo nostro questo tema è tornato di stringente attualità come diffuso tentativo di ricostruire una identità individuale, sottraendola alla dispersione determinata dal crollo delle ideologie e dalla omologazione planetaria di linguaggi e comportamenti dove è ormai l’immagine a prevalere sul “logos”. Francesca Renolfi è un’artista giovane ma in grado di esprimersi con opere di intensa carica espressiva, che non possono lasciare indifferente il fruitore, rendendolo partecipe di una poetica intensamente emotiva. La Renolfi, avvalendosi di una tecnica mista dove la pittura si abbina alla fotografia con il filtro visivo fornito dalla fotocopia e la luce al wood che crea un’atmosfera di evocazione e sogno, concentra l’attenzione sul proprio corpo mettendolo in relazione con molteplici contesti ambientali ed architettonici. Questo involucro fisico appare soprattutto un contenitore dell’anima, quasi un fardello di cui ci si vuole liberare per approdare alla dimensione dello spirito ; ed infatti si sdoppia, si dispone in sequenza paratattica, assume pose angosciate e sofferte oppure estatiche e liberate, si libra in aria come i santi della tradizione popolare.
Edoardo Di Mauro
Francesca Renolfi (1980) , è alla sua prima personale, dopo quella tenutasi presso l’Accademia Albertina di Torino nel 2006. Tra le collettive “Mediterranea” al Palazzo del Principe a Cetinje, Repubblica del Montenegro, il Premio DAMS alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, “Nuovi arrivi : la normalità” organizzata dal Comune di Torino nei locali dell’Accademia Albertina e prossimamente “Gemine e Muse”, organizzata dal GAI, Circuito Giovani Artisti Italiani.
L’area della ricerca video ed in generale quella legata all’immagine, sia analogica che digitale, conosce un momento felice ed intenso, inficiato però dall’indulgenza che molti concedono nei riguardi di prodotti stereotipati legati ad un vetero minimalismo concettuale, assai stucchevole. Francesca Maranetto Gay utilizza il video, la musica e la tecnologia digitale per realizzare immagini in movimento o fissate nei frames dove protagonisti sono la dimensione interiore ed il trascendente nell’accezione del dialogo con l’altro da sé o della contemplazione del paesaggio nel suo scorrere e divenire. L’autrice utilizza le tecnologie digitali con una originale vena lirica ed una intensità narrativa dove il ritmo visivo si abbina a sonorità da lei stessa elaborate, con un risultato formale egualmente apprezzabile sia nella dimensione estesa del video che in quella del singolo fotogramma traslato su supporti bidimensionali. Tema di questa personale la capacità dell’artista di penetrare la realtà per trarne riposti significati, coglibili solo tramite la limpidezza della propria dimensione interiore secondo un moto circolare che cattura l’oggetto esterno per coglierne l’essenza intelligibile, per capire come ogni immagine risenta della possibilità di molteplici interpretazioni, come dimorasse in universi paralleli. La contemplazione dell’artista non è statica ma in movimento, l’azione, l’agire come regola di vita è fondamentale per lei, nei suoi video assistiamo a dei viaggi transreali con una partenza ed un arrivo ed in mezzo un turbinio di sensazioni.
Edoardo Di Mauro
La tematica del corpo è diventata centrale al dibattito artistico contemporaneo a partire dagli anni’70 , quando si scoprì la sua funzione di elemento dialogante con un esterno cui l’arte si apriva liberandosi dalle costrizioni del suo tradizionale involucro bidimensionale e si volle anche liberarlo da limiti e inibizioni cui era costretto da dogmi comportamentali che si intendeva superare in un sincero anelito di liberazione. Al tempo nostro questo tema è tornato di stringente attualità come diffuso tentativo di ricostruire una identità individuale, sottraendola alla dispersione determinata dal crollo delle ideologie e dalla omologazione planetaria di linguaggi e comportamenti dove è ormai l’immagine a prevalere sul “logos”. Francesca Renolfi è un’artista giovane ma in grado di esprimersi con opere di intensa carica espressiva, che non possono lasciare indifferente il fruitore, rendendolo partecipe di una poetica intensamente emotiva. La Renolfi, avvalendosi di una tecnica mista dove la pittura si abbina alla fotografia con il filtro visivo fornito dalla fotocopia e la luce al wood che crea un’atmosfera di evocazione e sogno, concentra l’attenzione sul proprio corpo mettendolo in relazione con molteplici contesti ambientali ed architettonici. Questo involucro fisico appare soprattutto un contenitore dell’anima, quasi un fardello di cui ci si vuole liberare per approdare alla dimensione dello spirito ; ed infatti si sdoppia, si dispone in sequenza paratattica, assume pose angosciate e sofferte oppure estatiche e liberate, si libra in aria come i santi della tradizione popolare.
Edoardo Di Mauro
16
marzo 2007
Francesca Maranetto Gay / Francesca Renolfi
Dal 16 marzo all'otto maggio 2007
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
martedì, giovedì e venerdì, 16.30-19.30 o su appuntamento
Vernissage
16 Marzo 2007, ore 19-23
Autore
Curatore