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Gianluca Rosso / Nello Teodori
Comunicato stampa
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Gianluca Rosso (Torino 1966) ha esposto in mostre personali nelle gallerie Area, VSV e Fusion Art Gallery di Torino e partecipato, tra le varie, alle collettive “Nuovi Arrivi” promossa dal Comune di Torino, “Una Babele postmoderna” a Parma, “Interni Italiani” e “Novarum” a Copenhagen e Lisbona, alle prime due edizioni della “BAM – Biennale del Piemonte”, e a “Cinque più Cinque” a Rocca Grimalda.
Sue opere fanno parte delle collezioni permanenti dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, del MACRO di Roma, della Collezione Carretta di Parma, del Museo d’Arte Urbana e della Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Ha collaborato con gruppi e singoli dell’avanguardia musicale tra cui Subsonica, Madaski, Statuto, Motel Connection, Bironera.
Hanno scritto di lui, tra gli altri, Gabriele Perretta, Dario Salani, Gianluca Marziani, Guido Curto, Edoardo Di Mauro.
Nello Teodori (Gualdo Tadino 1952) è architetto e docente all’Accademia di Belle Arti ed alla Facoltà di Lettere e Filosofia a Perugia. Nell’imponente curriculum si citano le partecipazioni alla Biennale di Venezia nel 1993 e nel 1999, alla Quadriennale di Roma nel 1996, a “Video Forum” a Basilea nel 1995 ed a rassegne come “Medialismo”, “Va’ pensiero. Arte Italiana 1984/1996”, “Una Babele postmoderna”, la “Biennale di Gubbio”. È citato in numerose pubblicazioni tra cui “Art of the Twentieth Century- Movements, Theories, Schools and Tendencies 1900-2000 di Loredana Parmesani, Skira Editore.
Gianluca Rosso è un autore in grado di evocare le suggestioni della contemporaneità agendo come partecipe recettore delle medesime. Per lui quello che conta non è tanto il mezzo quanto la capacità di contaminazione tra i linguaggi, per metterne in luce le affinità. Dopo un inizio esclusivamente pittorico dove l’artista raffigurava paesaggi urbani e scene di vita metropolitana il suo interesse si è diretto prioritariamente verso l’ambito delle nuove tecnologie, video, fotografia digitale e grafica, anche se la pittura si è mantenuta costante tra i suoi interessi, sia nell’elaborazione di immagini autonome, sia nella trasposizione, assai efficace, di frames da video. Un altro intento perseguito da Rosso con continuità e passione è stato il confronto e la collaborazione con musicisti e scrittori. Oltre a progetti sviluppati in passato con gruppi quali Subsonica, Motel Connection e Statuto assume particolare rilievo l’attuale sodalizio con lo scrittore ed autore e conduttore televisivo Dario Buzzolan e con il progetto musicale Bironera. Dal lavoro in comune di queste tre personalità è nata questa personale, la seconda alla Fusion Art Gallery, dal titolo “Fa freddo”. Punto di partenza l’incipit del libro di Dario Buzzolan “Tutto brucia” (Garzanti), che a Rosso ha richiamato il disagio provato in un momento difficile della sua esistenza privata. Lo scrittore torinese ha poi realizzato un breve racconto centrato su questa sensazione di freddo ed insieme all’artista hanno costruito un percorso parallelo che cucisse insieme immagini e parole. Il tutto è integrato da un video sonorizzato da Bironera. In mostra saranno installati undici quadri che richiamano il racconto ed il suo testo ; sei a colori ( il qui ed ora della narrazione) e cinque in bianco e nero ( il flashback). L’allestimento sarà realizzato in modo tale che solo la prima e l’ultima tela siano riconoscibili in maniera inequivocabile, quindi il fruitore potrà costruirsi liberamente il proprio percorso narrativo, che sarà invece visibile nella sua esatta cronologia nel video. Altri particolari su questo affascinante progetto di contaminazione tra immagine e scrittura sul sito www.myspace.com/gianlucarossoonline.
Edoardo Di Mauro
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo fui tra i primi a registrare l’avvento di una modalità di stile inseribile nel contesto della citazione che caratterizzava quella fase. Diversi artisti riportavano in auge una prassi di riflessione analitica sull’arte ed il suo rapporto con il mondo dando vita ad una linea estetica che venne definita “neo concettuale”. Tuttavia notai come rapidamente quel fenomeno avesse assunto, in molti casi, caratteristiche degenerative e di vera supponenza intellettuale ricalcando pedestremente esperienze degli anni sessanta e settanta senza alcuna concreta riflessione sul presente e, soprattutto, senza quell’ironia che aveva caratterizzato la fase storica del Concettualismo italiano. Questa fu una delle cause principali della degenerazione del sistema artistico italiano negli anni ’90. Alcuni artisti seppero però distinguersi per la loro serietà progettuale e Nello Teodori è stato ed è uno di loro. Teodori è un artista sempre in grado di spiazzare, di riproporsi mai in maniera tediosa ma costantemente alla ricerca di originali riflessioni concettuali dotate di lucido disincanto ed arguta ironia. Nei numerosi allestimenti, nelle performance, nei contributi teorici da cui è stato costellato il suo lungo e coerente cammino Teodori ha inteso analizzare la figura dell’artista e dell’intellettuale nella società contemporanea; un ruolo necessario ma spesso disarmato dalla contingenza dei tempi e da un velleitario protagonismo non in grado di incidere concretamente sull’esistente e sulle sue contraddizioni. Nell’allestimento alla Fusion Art Gallery l’artista presenta dei lavori che fanno parte di una ricerca avviata da tempo in cui si condensano le atmosfere del razionalismo visivo, dell’immagine digitale e del cinema contemporaneo. Nell’ingresso ed in una delle due sale della galleria verrà allestito il foyer ed una zona di proiezione di video a ciclo continuo. Nel foyer saranno esposti lavori di fotografia digitale che altro non sono che i manifesti della video rassegna, ma anche una grande tela bianca con tracciata sulla superficie una quasi impercettibile scritta grigia che recita “ciò che vedi non esiste”, di fronte alla quale sarà installato un cavalletto per macchine fotografiche ; un’avvertenza sulla illusorietà della percezione del reale. Nella sala di proiezione al suolo sarà collocato un light-box luminoso che fungerà da riassunto dell’offerta visiva.
Edoardo Di Mauro
Sue opere fanno parte delle collezioni permanenti dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, del MACRO di Roma, della Collezione Carretta di Parma, del Museo d’Arte Urbana e della Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Ha collaborato con gruppi e singoli dell’avanguardia musicale tra cui Subsonica, Madaski, Statuto, Motel Connection, Bironera.
Hanno scritto di lui, tra gli altri, Gabriele Perretta, Dario Salani, Gianluca Marziani, Guido Curto, Edoardo Di Mauro.
Nello Teodori (Gualdo Tadino 1952) è architetto e docente all’Accademia di Belle Arti ed alla Facoltà di Lettere e Filosofia a Perugia. Nell’imponente curriculum si citano le partecipazioni alla Biennale di Venezia nel 1993 e nel 1999, alla Quadriennale di Roma nel 1996, a “Video Forum” a Basilea nel 1995 ed a rassegne come “Medialismo”, “Va’ pensiero. Arte Italiana 1984/1996”, “Una Babele postmoderna”, la “Biennale di Gubbio”. È citato in numerose pubblicazioni tra cui “Art of the Twentieth Century- Movements, Theories, Schools and Tendencies 1900-2000 di Loredana Parmesani, Skira Editore.
Gianluca Rosso è un autore in grado di evocare le suggestioni della contemporaneità agendo come partecipe recettore delle medesime. Per lui quello che conta non è tanto il mezzo quanto la capacità di contaminazione tra i linguaggi, per metterne in luce le affinità. Dopo un inizio esclusivamente pittorico dove l’artista raffigurava paesaggi urbani e scene di vita metropolitana il suo interesse si è diretto prioritariamente verso l’ambito delle nuove tecnologie, video, fotografia digitale e grafica, anche se la pittura si è mantenuta costante tra i suoi interessi, sia nell’elaborazione di immagini autonome, sia nella trasposizione, assai efficace, di frames da video. Un altro intento perseguito da Rosso con continuità e passione è stato il confronto e la collaborazione con musicisti e scrittori. Oltre a progetti sviluppati in passato con gruppi quali Subsonica, Motel Connection e Statuto assume particolare rilievo l’attuale sodalizio con lo scrittore ed autore e conduttore televisivo Dario Buzzolan e con il progetto musicale Bironera. Dal lavoro in comune di queste tre personalità è nata questa personale, la seconda alla Fusion Art Gallery, dal titolo “Fa freddo”. Punto di partenza l’incipit del libro di Dario Buzzolan “Tutto brucia” (Garzanti), che a Rosso ha richiamato il disagio provato in un momento difficile della sua esistenza privata. Lo scrittore torinese ha poi realizzato un breve racconto centrato su questa sensazione di freddo ed insieme all’artista hanno costruito un percorso parallelo che cucisse insieme immagini e parole. Il tutto è integrato da un video sonorizzato da Bironera. In mostra saranno installati undici quadri che richiamano il racconto ed il suo testo ; sei a colori ( il qui ed ora della narrazione) e cinque in bianco e nero ( il flashback). L’allestimento sarà realizzato in modo tale che solo la prima e l’ultima tela siano riconoscibili in maniera inequivocabile, quindi il fruitore potrà costruirsi liberamente il proprio percorso narrativo, che sarà invece visibile nella sua esatta cronologia nel video. Altri particolari su questo affascinante progetto di contaminazione tra immagine e scrittura sul sito www.myspace.com/gianlucarossoonline.
Edoardo Di Mauro
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo fui tra i primi a registrare l’avvento di una modalità di stile inseribile nel contesto della citazione che caratterizzava quella fase. Diversi artisti riportavano in auge una prassi di riflessione analitica sull’arte ed il suo rapporto con il mondo dando vita ad una linea estetica che venne definita “neo concettuale”. Tuttavia notai come rapidamente quel fenomeno avesse assunto, in molti casi, caratteristiche degenerative e di vera supponenza intellettuale ricalcando pedestremente esperienze degli anni sessanta e settanta senza alcuna concreta riflessione sul presente e, soprattutto, senza quell’ironia che aveva caratterizzato la fase storica del Concettualismo italiano. Questa fu una delle cause principali della degenerazione del sistema artistico italiano negli anni ’90. Alcuni artisti seppero però distinguersi per la loro serietà progettuale e Nello Teodori è stato ed è uno di loro. Teodori è un artista sempre in grado di spiazzare, di riproporsi mai in maniera tediosa ma costantemente alla ricerca di originali riflessioni concettuali dotate di lucido disincanto ed arguta ironia. Nei numerosi allestimenti, nelle performance, nei contributi teorici da cui è stato costellato il suo lungo e coerente cammino Teodori ha inteso analizzare la figura dell’artista e dell’intellettuale nella società contemporanea; un ruolo necessario ma spesso disarmato dalla contingenza dei tempi e da un velleitario protagonismo non in grado di incidere concretamente sull’esistente e sulle sue contraddizioni. Nell’allestimento alla Fusion Art Gallery l’artista presenta dei lavori che fanno parte di una ricerca avviata da tempo in cui si condensano le atmosfere del razionalismo visivo, dell’immagine digitale e del cinema contemporaneo. Nell’ingresso ed in una delle due sale della galleria verrà allestito il foyer ed una zona di proiezione di video a ciclo continuo. Nel foyer saranno esposti lavori di fotografia digitale che altro non sono che i manifesti della video rassegna, ma anche una grande tela bianca con tracciata sulla superficie una quasi impercettibile scritta grigia che recita “ciò che vedi non esiste”, di fronte alla quale sarà installato un cavalletto per macchine fotografiche ; un’avvertenza sulla illusorietà della percezione del reale. Nella sala di proiezione al suolo sarà collocato un light-box luminoso che fungerà da riassunto dell’offerta visiva.
Edoardo Di Mauro
08
febbraio 2008
Gianluca Rosso / Nello Teodori
Dall'otto febbraio al primo aprile 2008
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
martedì, giovedì e venerdì 16.30 - 19.30 o su appuntamento
Vernissage
8 Febbraio 2008, dalle 19 alle 23
Autore
Curatore