Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Riccardo Ghirardini – Navaho Cafè
I suoi lavori sono vere e proprie campionature di spunti disparati provenienti dal mondo dell’immagine, della comunicazione del consumo e della moda, una sorta di “blob” mediale ironico e colto, che conduce ad una resa vicina allo stile contaminatorio di autori cinematografici quali Tarantino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NAVAHO CAFE’
Riccardo Ghirardini è detentore di una personalità caratterizzata da una creatività febbrile ed irrequieta che lo porta a cimentarsi con l’esterno in una dimensione autenticamente “mondana”, laddove con questo termine si vuole intendere una estroversa e partecipe volontà di relazione e dialogo. Infatti Ghirardini, in parallelo con l’evoluzione della carriera artistica da anni si dedica ad attivate collegate alla sua qualifica di architetto, alla curatela di mostre e rassegne, alla grafica pubblicitaria ed alla comunicazione. Le sue opere non possono non risentire di questa impostazione esistenziale. Nei primi anni ’90 il critico Gabriele Perretta coniò il termine “Medialismo” per stigmatizzare uno stato d’animo prevalente nella giovane arte di allora, che io stesso avevo registrato tra i primi già a metà degli anni ’80, tendente ad un rapporto privilegiato con l’immaginario della tecnologia e dei media, che all’epoca iniziavano ad assumere caratteristiche di invasività, riformulati icasticamente con il tramite prioritario della pittura in una dimensione di enfatica epica metropolitana. Le opere di Ghirardini risentono in parte del clima di quegli anni, in cui peraltro egli si è formato, ma con una consapevolezza tecnica e progettuale di livello superiore, frutto della sedimentazione temporale. I suoi lavori sono vere e proprie campionature di spunti disparati provenienti dal mondo dell’immagine, della comunicazione del consumo e della moda, una sorta di “blob” mediale ironico e colto, che conduce ad una resa vicina allo stile contaminatorio di autori cinematografici quali Tarantino. Non a caso il titolo della mostra è ispiirato ad un cruento episodio di cronaca nera avvenuto nell’America degli anni ’50.
Edoardo Di Mauro
Riccardo Ghirardini è detentore di una personalità caratterizzata da una creatività febbrile ed irrequieta che lo porta a cimentarsi con l’esterno in una dimensione autenticamente “mondana”, laddove con questo termine si vuole intendere una estroversa e partecipe volontà di relazione e dialogo. Infatti Ghirardini, in parallelo con l’evoluzione della carriera artistica da anni si dedica ad attivate collegate alla sua qualifica di architetto, alla curatela di mostre e rassegne, alla grafica pubblicitaria ed alla comunicazione. Le sue opere non possono non risentire di questa impostazione esistenziale. Nei primi anni ’90 il critico Gabriele Perretta coniò il termine “Medialismo” per stigmatizzare uno stato d’animo prevalente nella giovane arte di allora, che io stesso avevo registrato tra i primi già a metà degli anni ’80, tendente ad un rapporto privilegiato con l’immaginario della tecnologia e dei media, che all’epoca iniziavano ad assumere caratteristiche di invasività, riformulati icasticamente con il tramite prioritario della pittura in una dimensione di enfatica epica metropolitana. Le opere di Ghirardini risentono in parte del clima di quegli anni, in cui peraltro egli si è formato, ma con una consapevolezza tecnica e progettuale di livello superiore, frutto della sedimentazione temporale. I suoi lavori sono vere e proprie campionature di spunti disparati provenienti dal mondo dell’immagine, della comunicazione del consumo e della moda, una sorta di “blob” mediale ironico e colto, che conduce ad una resa vicina allo stile contaminatorio di autori cinematografici quali Tarantino. Non a caso il titolo della mostra è ispiirato ad un cruento episodio di cronaca nera avvenuto nell’America degli anni ’50.
Edoardo Di Mauro
09
maggio 2008
Riccardo Ghirardini – Navaho Cafè
Dal 09 maggio al 10 giugno 2008
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
giovedì e venerdì 16-30 – 19.30 o su appuntamento
Vernissage
9 Maggio 2008, dalle 19 alle 23
Autore
Curatore