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Stefano Martino – Soggettili
Le opere di Martino denotano un’attenzione verso la rappresentazione di forme organiche e primarie, realizzate con una tecnica che prevede stratificazioni ed accumuli equilibrati e sottili di materia in cui il colore ed il disegno si mescolano sulla tela impressi con il collante della nera fuliggine sul campo bianco del supporto
Comunicato stampa
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SOGGETTILI
Nel corso degli anni ’90, in un clima torinese che da un lato iniziava a far presagire i segni di un nuovo e forte interesse istituzionale per l’arte contemporanea ma dal’altro manifestava pesanti tensioni e conflittualità esasperate, in sintonia peraltro con quanto avveniva nel resto d’Italia nel decennio che sancirà la crisi del sistema artistico della penisola, mi trovai a seguire il lavoro di tre giovani e promettenti pittori ; Domenico Piccolo, Gianluca Rosso e Stefano Martino. Dopo un tenace cammino i primi due hanno ottenuto di recente importanti riconoscimenti professionali ed ora parre giunto il momento buono anche per Stefano Martino, che comunque in questi anni si è reso protagonista di varie apparizioni pubbliche. Il lavoro di Martino è di matrice pittorica ma tende decisamente verso l’aniconicità ed il polimaterismo. Come ho avuto modo di segnalare in precedenti presentazioni le opere di Martino denotano un’attenzione verso la rappresentazione di forme organiche e primarie, realizzate con una tecnica che prevede stratificazioni ed accumuli equilibrati e sottili di materia in cui il colore ed il disegno si mescolano sulla tela impressi con il collante della nera fuliggine sul campo bianco del supporto. Si tratta dell’evocazione di una sorta di archeologia tecnologica fuori dalla comune dimensione spazio – temporale, uno spazialismo rivisitato nel clima della post modernità. La composizione, caratterizzata dalla presenza di forme sia geometriche che spiraliformi emananti una carica di positiva energia riconduce alla dimensione dell’interiorità e dell’aggregazione di pensiero che viaggia alla ricerca di contatti ed assonanze con l’universo fuori da sé.
Edoardo Di Mauro
Nel corso degli anni ’90, in un clima torinese che da un lato iniziava a far presagire i segni di un nuovo e forte interesse istituzionale per l’arte contemporanea ma dal’altro manifestava pesanti tensioni e conflittualità esasperate, in sintonia peraltro con quanto avveniva nel resto d’Italia nel decennio che sancirà la crisi del sistema artistico della penisola, mi trovai a seguire il lavoro di tre giovani e promettenti pittori ; Domenico Piccolo, Gianluca Rosso e Stefano Martino. Dopo un tenace cammino i primi due hanno ottenuto di recente importanti riconoscimenti professionali ed ora parre giunto il momento buono anche per Stefano Martino, che comunque in questi anni si è reso protagonista di varie apparizioni pubbliche. Il lavoro di Martino è di matrice pittorica ma tende decisamente verso l’aniconicità ed il polimaterismo. Come ho avuto modo di segnalare in precedenti presentazioni le opere di Martino denotano un’attenzione verso la rappresentazione di forme organiche e primarie, realizzate con una tecnica che prevede stratificazioni ed accumuli equilibrati e sottili di materia in cui il colore ed il disegno si mescolano sulla tela impressi con il collante della nera fuliggine sul campo bianco del supporto. Si tratta dell’evocazione di una sorta di archeologia tecnologica fuori dalla comune dimensione spazio – temporale, uno spazialismo rivisitato nel clima della post modernità. La composizione, caratterizzata dalla presenza di forme sia geometriche che spiraliformi emananti una carica di positiva energia riconduce alla dimensione dell’interiorità e dell’aggregazione di pensiero che viaggia alla ricerca di contatti ed assonanze con l’universo fuori da sé.
Edoardo Di Mauro
09
maggio 2008
Stefano Martino – Soggettili
Dal 09 maggio al 10 giugno 2008
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
giovedì e venerdì 16-30 – 19.30 o su appuntamento
Vernissage
9 Maggio 2008, dalle 19 alle 23
Autore
Curatore