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Marina Burani – Pan è morto
Tre sedi -Officina delle Arti, Musei Civici, Il Mauriziano- per un’unica mostra, dedicata alle ultime ricerche pittoriche di Marina Burani, nota artista reggiana da anni impegnata con numerose esposizioni in Italia e all’estero.
Comunicato stampa
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Officina delle Arti e Circolo degli Artisti di Reggio Emilia presentano, dal 28 marzo al 25 aprile, un nuovo progetto espositivo dedicato alle ultime ricerche pittoriche di Marina Burani, la nota artista reggiana che da anni è impegnata con numerose esposizioni in Italia e all’estero.
Divisa tra gli spazi dell’Officina delle Arti, le collezioni permanenti dei Musei Civici e le sale del Mauriziano, la mostra, promossa dal Comune di Reggio Emilia, s’intitola “Pan è morto”, facendo riferimento ad un dialogo filosofico di Plutarco in cui la voce potente di un oracolo annuncia la scomparsa della divinità.
Come spiega il curatore Giuseppe Berti, morto Pan, che nella sua ferina innocenza sembrava assumersi la responsabilità di tutte le violenze del mondo, la paura e il terrore ricadono sugli uomini, «che ora accedono al Male contravvenendo alle leggi fondamentali della Natura poiché essa è diventata, per sempre, una Natura sconsacrata».
Da questo assunto, parte l’allucinata ricerca di Marina Burani che, come in un teatro anatomico, disegna con lenticolare esattezza l’anatomia del corpo umano, che poi ibrida e innesta con protomi animali «attraverso un segno di perfetta, capziosa incisività che la rende inquieta ed inquietante parente di Andreas Vesalius, il grande anatomista e sezionatore del Cinquecento».
La mostra si articolerà in tre diverse sedi espositive: ai Musei Civici saranno presentati prevalentemente disegni (alcuni tratti dalla serie “Anatomia degli angeli” del 1986, altri dall’opera “Coleotterofobia” del 2008) e piccole anatomie, inserite, così come gli insetti, all’interno delle teche; nelle stanze del Mauriziano, antica dimora dell’Ariosto, troveranno collocazione soprattutto ritratti ed autoritratti, alcune tavole anatomiche ed un’installazione con volti e specchi, pensata appositamente per le sale cinquecentesche dell’ala di Levante; all’Officina delle Arti, per finire, si potranno ammirare grandi figure sdoppiate ed una wunderkammer centrale con la collezione dell’artista.
Marina Burani, diplomata all’Accademia di Belle arti di Brera, vive e lavora a Parma. Insignita del Premio Tricolore di Reggio Emilia, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in diverse città italiane e straniere. Tra le più importanti, quelle allestite presso la Galleria de Sfinx di Amsterdam (1972), il Museo d’Arte Contemporanea di Bologna (1974), Palazzo dei Diamanti a Ferrara ( 1983), la XLII Biennale di Venezia (1986) e Art Junction di Cannes (1994). Recentemente ha esposto ad Ancona (1998), Graz (2002), Bolzano (2003), al Museo Naturalistico Bottego di Parma (2007) e al Festival del Cinema di Monaco e Montecarlo (2008). Nel 1991 ha fondato la Galleria Alphacentauri di Parma e l’omonimo giornale, presentato nel 1993 alla Biennale di Venezia. Ha inoltre edito due libri d’artista: Lento a tempo (2007) e Coleotterofobia (2008).
L’esposizione, che sarà inaugurata sabato 28 marzo ai Musei Civici (ore 11), al Mauriziano (ore 17) e all’Officina delle Arti (ore 18,30), sarà accompagnata da un catalogo con un testo critico di Giuseppe Berti.
Sedi espositive:
Officina delle Arti
via Brigata Reggio, 29
dal giovedì alla domenica ore 17-23
Musei Civici
via Spallanzani, 1
dal martedì al venerdì ore 9-12, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19
Il Mauriziano
via Scaruffi, 1
dal giovedì alla domenica ore 17-19
Per informazioni:
Musei Civici
www.musei.comune.re.it
tel. 0522 456477
Circolo degli Artisti
www.circolodegliartistire.org
tel. 0522 554711
Divisa tra gli spazi dell’Officina delle Arti, le collezioni permanenti dei Musei Civici e le sale del Mauriziano, la mostra, promossa dal Comune di Reggio Emilia, s’intitola “Pan è morto”, facendo riferimento ad un dialogo filosofico di Plutarco in cui la voce potente di un oracolo annuncia la scomparsa della divinità.
Come spiega il curatore Giuseppe Berti, morto Pan, che nella sua ferina innocenza sembrava assumersi la responsabilità di tutte le violenze del mondo, la paura e il terrore ricadono sugli uomini, «che ora accedono al Male contravvenendo alle leggi fondamentali della Natura poiché essa è diventata, per sempre, una Natura sconsacrata».
Da questo assunto, parte l’allucinata ricerca di Marina Burani che, come in un teatro anatomico, disegna con lenticolare esattezza l’anatomia del corpo umano, che poi ibrida e innesta con protomi animali «attraverso un segno di perfetta, capziosa incisività che la rende inquieta ed inquietante parente di Andreas Vesalius, il grande anatomista e sezionatore del Cinquecento».
La mostra si articolerà in tre diverse sedi espositive: ai Musei Civici saranno presentati prevalentemente disegni (alcuni tratti dalla serie “Anatomia degli angeli” del 1986, altri dall’opera “Coleotterofobia” del 2008) e piccole anatomie, inserite, così come gli insetti, all’interno delle teche; nelle stanze del Mauriziano, antica dimora dell’Ariosto, troveranno collocazione soprattutto ritratti ed autoritratti, alcune tavole anatomiche ed un’installazione con volti e specchi, pensata appositamente per le sale cinquecentesche dell’ala di Levante; all’Officina delle Arti, per finire, si potranno ammirare grandi figure sdoppiate ed una wunderkammer centrale con la collezione dell’artista.
Marina Burani, diplomata all’Accademia di Belle arti di Brera, vive e lavora a Parma. Insignita del Premio Tricolore di Reggio Emilia, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in diverse città italiane e straniere. Tra le più importanti, quelle allestite presso la Galleria de Sfinx di Amsterdam (1972), il Museo d’Arte Contemporanea di Bologna (1974), Palazzo dei Diamanti a Ferrara ( 1983), la XLII Biennale di Venezia (1986) e Art Junction di Cannes (1994). Recentemente ha esposto ad Ancona (1998), Graz (2002), Bolzano (2003), al Museo Naturalistico Bottego di Parma (2007) e al Festival del Cinema di Monaco e Montecarlo (2008). Nel 1991 ha fondato la Galleria Alphacentauri di Parma e l’omonimo giornale, presentato nel 1993 alla Biennale di Venezia. Ha inoltre edito due libri d’artista: Lento a tempo (2007) e Coleotterofobia (2008).
L’esposizione, che sarà inaugurata sabato 28 marzo ai Musei Civici (ore 11), al Mauriziano (ore 17) e all’Officina delle Arti (ore 18,30), sarà accompagnata da un catalogo con un testo critico di Giuseppe Berti.
Sedi espositive:
Officina delle Arti
via Brigata Reggio, 29
dal giovedì alla domenica ore 17-23
Musei Civici
via Spallanzani, 1
dal martedì al venerdì ore 9-12, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19
Il Mauriziano
via Scaruffi, 1
dal giovedì alla domenica ore 17-19
Per informazioni:
Musei Civici
www.musei.comune.re.it
tel. 0522 456477
Circolo degli Artisti
www.circolodegliartistire.org
tel. 0522 554711
28
marzo 2009
Marina Burani – Pan è morto
Dal 28 marzo al 25 aprile 2009
arte contemporanea
Location
MUSEI CIVICI REGGIO EMILIA – PALAZZO DEI MUSEI
Reggio Emilia, Via Lazzaro Spallanzani, 1, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Emilia, Via Lazzaro Spallanzani, 1, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 9-12, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19
Vernissage
28 Marzo 2009, ore 11
Autore
Curatore