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Alberto Giuliani – Radio Lu14. Messaggi per l’uomo del campo
Cinque volte al giorno la radio a onde medie LU14 trasmette da Rio Gallegos, capitale della provincia Australe di Santa Cruz, i messaggi per l’uomo del campo. Per tutti gli abitanti di Patagonia non c’è altra forma per comunicare se non questa. Sono gauchos, operai, maestre, tosatori, minatori. Qui non ci sono telefoni, non c’è tv. E l’elettricità viene generata da un piccolo motore diesel. Così racconta il suo lavoro Alberto Giuliani, giovane talento della fotografia italiana, da tempo interessato all’Argentina e alla crisi economica che l’ha attraversata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Patagonia Australe 16 novembre 2007. Radio LU14 da Rio Gallegos (Argentina) trasmette: “per l'Estancia Gente Grande, provincia di Terra del Fuoco, Chile: Caro Francisco, stai attento e vai piano. Non sono molto felice ma a volte sorrido e ti penso. Ti amo, sempre tua. Firma: Alicia Gonzalez”.
Messaggi come questo scandiscono la giornata di tutti gli abitanti della Patagonia. Cinque volte al giorno la radio a onde medie LU14 trasmette da Rio Gallegos, capitale della provincia Australe di Santa Cruz, i messaggi per l'uomo del campo. Un jingle dal sapore antico annuncia l'inizio delle trasmissioni. Nel piccolo studio della diretta si accende la luce rossa che indica en el aire. Le vite del “fin del mundo” si fermano e ascoltano. Per tutti gli abitanti di Patagonia non c'è altra forma di comunicare se non questa. Sono gauchos, operai, maestre, tosatori, minatori. O semplicemente uomini che hanno scelto il Sud alla vita. Qui non ci sono telefoni, non c'è tv. E l'elettricità viene generata da un piccolo motore diesel.
Per quelli che vivono nel cuore della Patagonia, gli uomini del campo (come li chiamano da queste parti), ascoltare la radio, sperare che ci sia un messaggio anche per loro, è un modo per ritrovare gli affetti, per assicurarsi che un mondo c'è anche se non lo vedono. Ed è anche un po' come leggere il quotidiano locale, dato che i messaggi hanno sì un destinatario ma vengono ascoltati da tutti. Si annunciano amori e figli in arrivo, affari conclusi, maltempo e malattie, gli auguri e le speranze di una piccola comunità che vive una terra immensa.
Ascoltare le telegrafiche parole dei messaggi per gli uomini del campo, ci riporta a un mondo umano, nel quale si riscopre l'essenza del comunicare e dei sentimenti.
Alberto Giuliani
Il Premio Amilcare G. Ponchielli e il GRIN.
Il GRIN, Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, è stato fondato nel 2002 da una trentina di giornalisti e di operatori che si occupano di immagine nelle redazioni di giornali, di case editrici e di agenzie fotografiche con l'obiettivo di essere punto di riferimento per chi si occupa di fotografia nelle redazioni di giornali e periodici, per creare iniziative di aggiornamento culturale e professionale. Fra le sue attività, quali l'organizzazione di mostre, convegni, incontri con fotografi, direttori di giornali e con quanti operano nel mondo della comunicazione, ha istituito nel 2004, il Premio Amilcare G. Ponchielli, dedicato al ricordo di uno dei primi photo editor italiani. I vincitori delle edizioni del Premio: Alessandro Scotti con De Narcoticis, Giorgia Fiorio per il suo reportage Il Dono, Massimo Siragusa con Tempo Libero.
Il Premio Ponchielli 2008 è stata assegnato a Paolo Woods per il reportage Il Far West Cinese.
Menzioni speciali 2008: Alberto Giuliani con Radio Lu14 e Lorenzo Castore con il lavoro La terra sotto i piedi.
Alberto Giuliani - Biografia
Alberto Giuliani è nato in Italia nel 1975. Inizia a fotografare nel 1987 e nel 1993 inizia a lavorare come fotografo professionista. Dal 1995 è rappresentato dall'agenzia Grazia Neri. Le sue immagini nascono dalla passione per il racconto e talvolta le sue storie diventano anche racconti scritti o articoli giornalistici.
Con le sue immagini ha raccontato i grandi eventi del nostro tempo. Dalla diaspora del popolo Tibetano alla guerra in Afghanistan, dalla crisi economica in Argentina alle sterilizzazioni forzate in Perù. Nel 2003 pubblica il suo primo libro: Nextonothing (ed. Logos Italy). Un viaggio profondo ed emozionante attraverso la desolazione dei luoghi e delle loro genti. Ma le sue immagini non sono solo fotogiornalismo. Nello stesso anno, assieme al musicista Cesare Picco e all'attore Gioele Dix porta in scena uno spettacolo teatrale dal titolo Viaggio a Samarcanda, che debutta al Teatro Piccolo di Milano. Una suite per immagini, musica e voce che accompagna lo spettatore alle radici dell'Islam. E dello stesso anno è il lavoro realizzato per Pirelli “P0 Photo” (ed. Motta) esposto al Palazzo della Permanente di Milano.
Dal 2001 al 2006 lavora a un progetto sull'Argentina, pubblicato su molte riviste italiane ed estere ed esposto alla galleria Cedro26 di Roma durante il Festival della Fotografia 2007. Nel 2008 Nextonothing diventa uno spettacolo teatrale che debutta al Festival di Ravello.Dal gennaio del 2007 Giuliani concentra i suoi lavori su tematiche legate alle mafie del nostro Paese, raccolti in un progetto chiamato “Married to the Mob”. Questo lavoro, tuttora in pieno svolgimento, è stato finalista al W. Eugene Smith 2008 e gli è valso il premio alla memoria di G. Siani, dell'Ordine dei Giornalisti Campano, con il riconoscimento formale della Presidenza della Repubblica Italiana. Una parte del lavoro, dedicata a 'Ndrangheta e narcotraffico è stato esposto al TOPS China 2008 (Shangyen, China).
I lavori di Alberto Giuliani hanno ricevuto numerosi altri riconoscimenti tra i quali il Canon e l'Agfa. Nel 2005 viene selezionato per il J.S.Masterclass del World Press Photo. Nel dicembre 2008 pubblica insieme a Filippo Romano, per Amnesty International, il libro Cina Tibet (EGA editore), nella collana “un fotografo per i diritti umani”.
Messaggi come questo scandiscono la giornata di tutti gli abitanti della Patagonia. Cinque volte al giorno la radio a onde medie LU14 trasmette da Rio Gallegos, capitale della provincia Australe di Santa Cruz, i messaggi per l'uomo del campo. Un jingle dal sapore antico annuncia l'inizio delle trasmissioni. Nel piccolo studio della diretta si accende la luce rossa che indica en el aire. Le vite del “fin del mundo” si fermano e ascoltano. Per tutti gli abitanti di Patagonia non c'è altra forma di comunicare se non questa. Sono gauchos, operai, maestre, tosatori, minatori. O semplicemente uomini che hanno scelto il Sud alla vita. Qui non ci sono telefoni, non c'è tv. E l'elettricità viene generata da un piccolo motore diesel.
Per quelli che vivono nel cuore della Patagonia, gli uomini del campo (come li chiamano da queste parti), ascoltare la radio, sperare che ci sia un messaggio anche per loro, è un modo per ritrovare gli affetti, per assicurarsi che un mondo c'è anche se non lo vedono. Ed è anche un po' come leggere il quotidiano locale, dato che i messaggi hanno sì un destinatario ma vengono ascoltati da tutti. Si annunciano amori e figli in arrivo, affari conclusi, maltempo e malattie, gli auguri e le speranze di una piccola comunità che vive una terra immensa.
Ascoltare le telegrafiche parole dei messaggi per gli uomini del campo, ci riporta a un mondo umano, nel quale si riscopre l'essenza del comunicare e dei sentimenti.
Alberto Giuliani
Il Premio Amilcare G. Ponchielli e il GRIN.
Il GRIN, Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, è stato fondato nel 2002 da una trentina di giornalisti e di operatori che si occupano di immagine nelle redazioni di giornali, di case editrici e di agenzie fotografiche con l'obiettivo di essere punto di riferimento per chi si occupa di fotografia nelle redazioni di giornali e periodici, per creare iniziative di aggiornamento culturale e professionale. Fra le sue attività, quali l'organizzazione di mostre, convegni, incontri con fotografi, direttori di giornali e con quanti operano nel mondo della comunicazione, ha istituito nel 2004, il Premio Amilcare G. Ponchielli, dedicato al ricordo di uno dei primi photo editor italiani. I vincitori delle edizioni del Premio: Alessandro Scotti con De Narcoticis, Giorgia Fiorio per il suo reportage Il Dono, Massimo Siragusa con Tempo Libero.
Il Premio Ponchielli 2008 è stata assegnato a Paolo Woods per il reportage Il Far West Cinese.
Menzioni speciali 2008: Alberto Giuliani con Radio Lu14 e Lorenzo Castore con il lavoro La terra sotto i piedi.
Alberto Giuliani - Biografia
Alberto Giuliani è nato in Italia nel 1975. Inizia a fotografare nel 1987 e nel 1993 inizia a lavorare come fotografo professionista. Dal 1995 è rappresentato dall'agenzia Grazia Neri. Le sue immagini nascono dalla passione per il racconto e talvolta le sue storie diventano anche racconti scritti o articoli giornalistici.
Con le sue immagini ha raccontato i grandi eventi del nostro tempo. Dalla diaspora del popolo Tibetano alla guerra in Afghanistan, dalla crisi economica in Argentina alle sterilizzazioni forzate in Perù. Nel 2003 pubblica il suo primo libro: Nextonothing (ed. Logos Italy). Un viaggio profondo ed emozionante attraverso la desolazione dei luoghi e delle loro genti. Ma le sue immagini non sono solo fotogiornalismo. Nello stesso anno, assieme al musicista Cesare Picco e all'attore Gioele Dix porta in scena uno spettacolo teatrale dal titolo Viaggio a Samarcanda, che debutta al Teatro Piccolo di Milano. Una suite per immagini, musica e voce che accompagna lo spettatore alle radici dell'Islam. E dello stesso anno è il lavoro realizzato per Pirelli “P0 Photo” (ed. Motta) esposto al Palazzo della Permanente di Milano.
Dal 2001 al 2006 lavora a un progetto sull'Argentina, pubblicato su molte riviste italiane ed estere ed esposto alla galleria Cedro26 di Roma durante il Festival della Fotografia 2007. Nel 2008 Nextonothing diventa uno spettacolo teatrale che debutta al Festival di Ravello.Dal gennaio del 2007 Giuliani concentra i suoi lavori su tematiche legate alle mafie del nostro Paese, raccolti in un progetto chiamato “Married to the Mob”. Questo lavoro, tuttora in pieno svolgimento, è stato finalista al W. Eugene Smith 2008 e gli è valso il premio alla memoria di G. Siani, dell'Ordine dei Giornalisti Campano, con il riconoscimento formale della Presidenza della Repubblica Italiana. Una parte del lavoro, dedicata a 'Ndrangheta e narcotraffico è stato esposto al TOPS China 2008 (Shangyen, China).
I lavori di Alberto Giuliani hanno ricevuto numerosi altri riconoscimenti tra i quali il Canon e l'Agfa. Nel 2005 viene selezionato per il J.S.Masterclass del World Press Photo. Nel dicembre 2008 pubblica insieme a Filippo Romano, per Amnesty International, il libro Cina Tibet (EGA editore), nella collana “un fotografo per i diritti umani”.
26
marzo 2009
Alberto Giuliani – Radio Lu14. Messaggi per l’uomo del campo
Dal 26 marzo al 29 aprile 2009
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
Lun-sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
Vernissage
26 Marzo 2009, ore 18,30 in compagnia di Alberto Giuliani e di Andrea Monti - e proiezione del lavoro La terra sotto i piedi di Lorenzo Castore, segnalato nell'edizione 2008 del Premio Amilcare G.Ponchielli.
Sito web
www.photoeditors.it
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