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Matthias Schaller – Purple Desk
Con la mostra Purple Desk Matthias Schaller replica la sua strategia del ‘ritratto indiretto’. Schaller non ritrae (indirettamente) volti o persone, ma sentimenti, condizioni antropologiche o realtà istituzionali. In ‘Purple Desk’ la realtà istituzionale descritta è il governo centrale della Chiesa Cattolica.
Comunicato stampa
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Con la mostra Purple Desk Matthias Schaller replica la sua strategia del 'ritratto indiretto'. Schaller non ritrae (indirettamente) volti o persone, ma sentimenti, condizioni antropologiche o realtà istituzionali. In ‘Purple Desk’ la realtà istituzionale descritta è il governo centrale della Chiesa Cattolica.
Ispirandosi a un prototipo che è parte della memoria visiva collettiva – lo studiolo di San Gerolamo dipinto da Antonello da Messina – Schaller ritrae la Curia Romana attraverso gli studi dei Cardinali responsabili dei vari dicasteri. L’artista manipola leggermente questi spazi e gli artefatti che li articolano, e li fotografa frontalmente, enfatizzando la logica che presiede all’organizzazione dello spazio, il sistema di segni che esprime il carattere dell’istituzione e ne rivela l’identità. In questi ritratti senza modelli, in queste nature morte fatte di oggetti e di atmosfera, il soggetto parla attraverso il ‘milieu’ che costituisce la sua sfera di vita. Il cardinale è assente ma è evocato dal teatro della sua azione quotidiana, dove ogni presenza (e ogni assenza: non solo quella del ‘corpo’ di chi occupa l’ufficio, ma anche di qualunque oggetto o riferimento personale) diventa testimonianza eloquente di un modo di concepire l’esercizio del potere, della natura del potere esercitato, della dignità dell’ufficio.
Alle 'scrivanie' dei porporati fa da contro-canto ironico una sequenza dove viene indirettamente ritratta la condizione antropologica dell’uomo moderno, che la tecnologia mette in grado di abbandonare il suo spazio naturale. Alla stanza si contrappone un involucro più stringente, la tuta spaziale, che imprigiona ma permette di andare ‘oltre’. La lunga serie degli uffici curiali, così come la breve sequenza degli astronauti, confermano l’affermazione di Max Weber: “gli esseri umani sono prigionieri di tele di significato che essi stessi hanno tessuto”. E queste tele si incorporano – diventando visibili e intelligibili – negli involucri che al tempo stesso li vincolano e li proteggono.
La mostra Purple Desk avrà luogo nel suggestivo spazio della ex piscina dell’Isola, che arricchisce il polo espositivo di San Giorgio Maggiore di una nuova e originale struttura.
In occasione della mostra, uscirà il libro Purple Desk pubblicato da Steidl Editore.
Matthias Schaller, nato in Germania nel 1965, vive tra Venezia e NewYork. Le sue opere sono state mostrate in Europa e negli Stati Uniti. Nell’estate del 2009 presenterà la serie Fratelli d’Italia (esposta per la prima volta alla Fondazione Giorgio Cini in occasione della Biennale Architettura 2008) al Museo d’Arte Moderna di Rio de Janeiro e nel 2010 la serie Vorbild al Museo Picasso di Muenster.
Libri di e su Matthias Schaller: The Mill (2007), Controfacciata (2008), Purple Desk (2009), Disportraits (libro retrospettiva, introduzione di Germano Celant, intervista di Germano Celant a Matthias Schaller, 2009). I libri sono pubblicati da Steidl Editore.
Ispirandosi a un prototipo che è parte della memoria visiva collettiva – lo studiolo di San Gerolamo dipinto da Antonello da Messina – Schaller ritrae la Curia Romana attraverso gli studi dei Cardinali responsabili dei vari dicasteri. L’artista manipola leggermente questi spazi e gli artefatti che li articolano, e li fotografa frontalmente, enfatizzando la logica che presiede all’organizzazione dello spazio, il sistema di segni che esprime il carattere dell’istituzione e ne rivela l’identità. In questi ritratti senza modelli, in queste nature morte fatte di oggetti e di atmosfera, il soggetto parla attraverso il ‘milieu’ che costituisce la sua sfera di vita. Il cardinale è assente ma è evocato dal teatro della sua azione quotidiana, dove ogni presenza (e ogni assenza: non solo quella del ‘corpo’ di chi occupa l’ufficio, ma anche di qualunque oggetto o riferimento personale) diventa testimonianza eloquente di un modo di concepire l’esercizio del potere, della natura del potere esercitato, della dignità dell’ufficio.
Alle 'scrivanie' dei porporati fa da contro-canto ironico una sequenza dove viene indirettamente ritratta la condizione antropologica dell’uomo moderno, che la tecnologia mette in grado di abbandonare il suo spazio naturale. Alla stanza si contrappone un involucro più stringente, la tuta spaziale, che imprigiona ma permette di andare ‘oltre’. La lunga serie degli uffici curiali, così come la breve sequenza degli astronauti, confermano l’affermazione di Max Weber: “gli esseri umani sono prigionieri di tele di significato che essi stessi hanno tessuto”. E queste tele si incorporano – diventando visibili e intelligibili – negli involucri che al tempo stesso li vincolano e li proteggono.
La mostra Purple Desk avrà luogo nel suggestivo spazio della ex piscina dell’Isola, che arricchisce il polo espositivo di San Giorgio Maggiore di una nuova e originale struttura.
In occasione della mostra, uscirà il libro Purple Desk pubblicato da Steidl Editore.
Matthias Schaller, nato in Germania nel 1965, vive tra Venezia e NewYork. Le sue opere sono state mostrate in Europa e negli Stati Uniti. Nell’estate del 2009 presenterà la serie Fratelli d’Italia (esposta per la prima volta alla Fondazione Giorgio Cini in occasione della Biennale Architettura 2008) al Museo d’Arte Moderna di Rio de Janeiro e nel 2010 la serie Vorbild al Museo Picasso di Muenster.
Libri di e su Matthias Schaller: The Mill (2007), Controfacciata (2008), Purple Desk (2009), Disportraits (libro retrospettiva, introduzione di Germano Celant, intervista di Germano Celant a Matthias Schaller, 2009). I libri sono pubblicati da Steidl Editore.
05
giugno 2009
Matthias Schaller – Purple Desk
Dal 05 giugno al 24 luglio 2009
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE GIORGIO CINI
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, (Venezia)
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni, tranne il lunedì 10.00- 18.00(orario continuato)
Vernissage
5 Giugno 2009, ore 18
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