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Effetti collaterali #2/Controindicazioni d’arte – XX.9.12 Archivio vinile
Una mostra collettiva itinerante tra l’Italia e la Slovenia, con esposizioni di opere di e sul vinile, accompagnate da happening. Un evento a cadenza biennale alla sua seconda edizione, che vuole liberare la creazione artistica contro lo stereotipo.
Comunicato stampa
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CONCEPT
“EFFETTICOLLATERALI#2/Controindicazioni d’Arte”, percorso espositivo e di performance interattive, inaugurerà sabato 6 giugno 2009 a Venezia presso Francoise Calcagno Art Studio.
Il progetto è programmato in contemporanea alla 53.ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE-BIENNALE DI VENEZIA - nel periodo giugno>novembre 2009.
La seconda edizione di “Effetti Collaterali”, progetto a cadenza biennale, vuole proporre delle controindicazioni d’Arte. L’intento è quello di liberare la creazione portandola in un ambito privo di quei condizionamenti istituzionali che tendono a seppellirla in formule stereotipate.
“Effetti Collaterali#2”, è un happening di XX.9.12 ARCHIVIO VINILE, work in progress itinerante la cui natura è fortemente radicata nel concetto di continuo divenire.
La manifestazione propone una serie di eventi dislocati in differenti aree: a Venezia, presso Francoise Calcagno Art Studio, galleria situata nel ghetto nuovo, a Piombino Dese, presso lo spazio d’arte XX.9.12 FABRIKArte e in Slovenia, a Capodistria, presso Palazzo del Pretorio.
La scelta di avvalersi di differenti sedi, nasce da una duplice esigenza: da un lato amplificare la risonanza dell’evento; dall’altra creare una forma di interazione (parola chiave dell’intero progetto) fra aree geograficamente diverse che, assorbendo e condividendo nuove esperienze artistiche, le restituiscano apportando nuovi e originali contributi.
Gli eventi proposti da ciascuna sede, sono quindi delineati da una prospettiva di intenti unitaria e propongono percorsi di arte visiva e interactive digital performance.
Gli artisti invitati, italiani e stranieri, sottendono il carattere di internazionalità che permea il progetto. Nella scelta si vuole far emergere i nuovi talenti del mondo della digital art accanto ad artisti con consolidata esperienza nel mondo delle arti visive, per rendere possibile un’interazione e uno scambio di esperienze fra differenti background culturali e intellettuali.
Da una parte, quindi, cercare nell’Arte un fattore omogeneizzante che funga da collante fra molteplici substrati culturali; dall’altra far emergere le caratteristiche individuali in un rapporto interattivo non solo mediatico ma, fondamentalmente, di natura sociale.
L’intento principale del progetto risiede nel concetto di transdisciplinarità delle arti e nella collaborazione fra artista-opera-spettatore.
Transdisciplinarità perché non si compie solo interazione fra le varie forme di pensiero, ma si viene a creare fra le stesse un nuovo filo conduttore.
Nell’Arte questa forma di collaborazione si compie indagando nelle varie dimensioni del processo creativo: attraverso l’ interazione fra artista e tecnologia e fra artista e spettatore.
Collaborazione e interazione, parole chiave di questo tipo di ricerca, si miscelano armonicamente in un processo co-creativo, nella ricerca di individuare la nuova immagine dell’Arte rappresentata dall’evoluzione della cultura tecnologica.
Il progetto viene per questi motivi delineato in due direzioni speculari: da una parte il percorso espositivo, dall’altra interventi di interactive digital performance.
Il percorso espositivo propone interventi di arte visiva realizzati su un supporto identico per ciascun artista: il disco in vinile. Su vecchi dischi che rappresentano in qualche modo la memoria “storica” insita nel nostro ricordo, artisti italiani e stranieri compiono un intervento estetico ispirati dalla personale vena creativa. I vinili d’arte così creati, vanno a comporre un allestimento eterogeneo dove, partendo da un identico elemento (il disco in vinile, appunto), si illustrano le diverse espressioni artistiche: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al collage e alla grafica, dalle installazioni composite alla video-arte.
L’immagine statica riproposta, costituisce una sorta di supporto analogico tangibile in cui l’immagine e il suono delineano il parametro culturale dell’Arte e della Cultura non ancora contaminate dalla realtà virtuale.
Il percorso di interactive digital performance propone invece, in modo sinergico e non limitativo, una sorta di virtualità del mondo apparente.
Gli artisti interessati alla possibilità di programmare la propria opera d’arte, oltre che a crearla, cooperano con le nuove tecnologie per formulare domande “nuove”. La realtà virtuale non vista come l’arte del futuro ma come una nuova dimensione da esplorare.
La presenza di video installazioni funge da supporto in divenire per interventi artistici trans-mediali dove la digital art, sfruttando mezzi mono-mediali quali il computer e tutto il mondo ad esso correlato, genera una diversa percezione dell’immagine.
Le opere d’arte che definiscono il percorso di interactive digital art, sono quindi dei veri e propri work in progress: mai propriamente definite, ma in continuo mutamento, opere in divenire che interagiscono con il visitatore che, in questo modo, non si limita più ad un’azione contemplativa.
Lo spettatore, trovandosi a interagire nel processo creativo, assorbe questa particolare esperienza dandogli una reale (e non virtuale) connotazione artistica.
PROGRAMMAZIONE
Il primo step del progetto, sarà inaugurato sabato 6 giugno alle ore 20.00 presso Francoise Calcagno Art Gallery, Venezia, dove si protrarrà fino al 1 agosto 2009.
In mostra 40 Opere/Vinile, scelte fra le trecento presenti in XX.9.12 ARCHIVIO VINILE.
Durante le serate evento, in apertura il 6 giugno prossimo e nella serata del giorno 4 luglio (sempre alle ore 20.00), sono previste video proiezioni e azioni performative nel campo del Ghetto Nuovo antistante la galleria.
“EFFETTICOLLATERALI#2/Controindicazioni d’Arte”, percorso espositivo e di performance interattive, inaugurerà sabato 6 giugno 2009 a Venezia presso Francoise Calcagno Art Studio.
Il progetto è programmato in contemporanea alla 53.ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE-BIENNALE DI VENEZIA - nel periodo giugno>novembre 2009.
La seconda edizione di “Effetti Collaterali”, progetto a cadenza biennale, vuole proporre delle controindicazioni d’Arte. L’intento è quello di liberare la creazione portandola in un ambito privo di quei condizionamenti istituzionali che tendono a seppellirla in formule stereotipate.
“Effetti Collaterali#2”, è un happening di XX.9.12 ARCHIVIO VINILE, work in progress itinerante la cui natura è fortemente radicata nel concetto di continuo divenire.
La manifestazione propone una serie di eventi dislocati in differenti aree: a Venezia, presso Francoise Calcagno Art Studio, galleria situata nel ghetto nuovo, a Piombino Dese, presso lo spazio d’arte XX.9.12 FABRIKArte e in Slovenia, a Capodistria, presso Palazzo del Pretorio.
La scelta di avvalersi di differenti sedi, nasce da una duplice esigenza: da un lato amplificare la risonanza dell’evento; dall’altra creare una forma di interazione (parola chiave dell’intero progetto) fra aree geograficamente diverse che, assorbendo e condividendo nuove esperienze artistiche, le restituiscano apportando nuovi e originali contributi.
Gli eventi proposti da ciascuna sede, sono quindi delineati da una prospettiva di intenti unitaria e propongono percorsi di arte visiva e interactive digital performance.
Gli artisti invitati, italiani e stranieri, sottendono il carattere di internazionalità che permea il progetto. Nella scelta si vuole far emergere i nuovi talenti del mondo della digital art accanto ad artisti con consolidata esperienza nel mondo delle arti visive, per rendere possibile un’interazione e uno scambio di esperienze fra differenti background culturali e intellettuali.
Da una parte, quindi, cercare nell’Arte un fattore omogeneizzante che funga da collante fra molteplici substrati culturali; dall’altra far emergere le caratteristiche individuali in un rapporto interattivo non solo mediatico ma, fondamentalmente, di natura sociale.
L’intento principale del progetto risiede nel concetto di transdisciplinarità delle arti e nella collaborazione fra artista-opera-spettatore.
Transdisciplinarità perché non si compie solo interazione fra le varie forme di pensiero, ma si viene a creare fra le stesse un nuovo filo conduttore.
Nell’Arte questa forma di collaborazione si compie indagando nelle varie dimensioni del processo creativo: attraverso l’ interazione fra artista e tecnologia e fra artista e spettatore.
Collaborazione e interazione, parole chiave di questo tipo di ricerca, si miscelano armonicamente in un processo co-creativo, nella ricerca di individuare la nuova immagine dell’Arte rappresentata dall’evoluzione della cultura tecnologica.
Il progetto viene per questi motivi delineato in due direzioni speculari: da una parte il percorso espositivo, dall’altra interventi di interactive digital performance.
Il percorso espositivo propone interventi di arte visiva realizzati su un supporto identico per ciascun artista: il disco in vinile. Su vecchi dischi che rappresentano in qualche modo la memoria “storica” insita nel nostro ricordo, artisti italiani e stranieri compiono un intervento estetico ispirati dalla personale vena creativa. I vinili d’arte così creati, vanno a comporre un allestimento eterogeneo dove, partendo da un identico elemento (il disco in vinile, appunto), si illustrano le diverse espressioni artistiche: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al collage e alla grafica, dalle installazioni composite alla video-arte.
L’immagine statica riproposta, costituisce una sorta di supporto analogico tangibile in cui l’immagine e il suono delineano il parametro culturale dell’Arte e della Cultura non ancora contaminate dalla realtà virtuale.
Il percorso di interactive digital performance propone invece, in modo sinergico e non limitativo, una sorta di virtualità del mondo apparente.
Gli artisti interessati alla possibilità di programmare la propria opera d’arte, oltre che a crearla, cooperano con le nuove tecnologie per formulare domande “nuove”. La realtà virtuale non vista come l’arte del futuro ma come una nuova dimensione da esplorare.
La presenza di video installazioni funge da supporto in divenire per interventi artistici trans-mediali dove la digital art, sfruttando mezzi mono-mediali quali il computer e tutto il mondo ad esso correlato, genera una diversa percezione dell’immagine.
Le opere d’arte che definiscono il percorso di interactive digital art, sono quindi dei veri e propri work in progress: mai propriamente definite, ma in continuo mutamento, opere in divenire che interagiscono con il visitatore che, in questo modo, non si limita più ad un’azione contemplativa.
Lo spettatore, trovandosi a interagire nel processo creativo, assorbe questa particolare esperienza dandogli una reale (e non virtuale) connotazione artistica.
PROGRAMMAZIONE
Il primo step del progetto, sarà inaugurato sabato 6 giugno alle ore 20.00 presso Francoise Calcagno Art Gallery, Venezia, dove si protrarrà fino al 1 agosto 2009.
In mostra 40 Opere/Vinile, scelte fra le trecento presenti in XX.9.12 ARCHIVIO VINILE.
Durante le serate evento, in apertura il 6 giugno prossimo e nella serata del giorno 4 luglio (sempre alle ore 20.00), sono previste video proiezioni e azioni performative nel campo del Ghetto Nuovo antistante la galleria.
06
giugno 2009
Effetti collaterali #2/Controindicazioni d’arte – XX.9.12 Archivio vinile
Dal 06 giugno al primo agosto 2009
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da Martedì a Sabato dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento
Vernissage
6 Giugno 2009, ore 20.00
Sito web
www.xx912fabrika.com
Autore
Curatore