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53. Biennale – Padiglione azero
Con uno sguardo alla vasta tradizione culturale dell’Azerbaijan e al periodo sovietico, Cogito ergo sum si sofferma sulla produzione video, pittorica, multimediale e installativa degli artisti contemporanei attivi nel contesto nazionale, riflettendo in particolare sul ruolo dell’artista in un paese dalla lunga e tragica storia.
Comunicato stampa
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Nel progetto espositivo per il Padiglione della Repubblica dell'Azerbaijan ritroviamo i più interessanti esponenti della scena artistica del paese.
La tradizione culturale dell'Azerbaijan si concretizza in tre ambiti, principalmente: le miniature, i tappeti e il mugham (un particolare tipo di musica).
I lavori di Tarlan Gorchu, gli interventi sui tappeti di Khatt Art Group e le grafiche di Nayla Sultan che riprendono lo stile tipico della miniatura, si rifanno proprio a questa tradizione.
Il XX secolo ha determinato l'emergere, con il regime sovietico, del realismo socialista che è fortemente presente nel lavoro di uno dei principali esponenti artistici dell'Azerbaijan, Tair Salakhov, che ha saputo oltrepassare i rigidi limiti imposti all'arte nel periodo sovietico.
Il XXI secolo è rappresentato dai video di Teymur Daimi e Farid Rasulov, dai dipinti drammatici e grotteschi di Niyaz Najafov e dalle installazioni di Teymur Rustamov che si soffermano sul tema del destino dell'artista che ha vissuto i terribili momenti che la storia dell'Azerbaijan ha attraversato.
Leyla Akhundzada, Teymur Daimi
La tradizione culturale dell'Azerbaijan si concretizza in tre ambiti, principalmente: le miniature, i tappeti e il mugham (un particolare tipo di musica).
I lavori di Tarlan Gorchu, gli interventi sui tappeti di Khatt Art Group e le grafiche di Nayla Sultan che riprendono lo stile tipico della miniatura, si rifanno proprio a questa tradizione.
Il XX secolo ha determinato l'emergere, con il regime sovietico, del realismo socialista che è fortemente presente nel lavoro di uno dei principali esponenti artistici dell'Azerbaijan, Tair Salakhov, che ha saputo oltrepassare i rigidi limiti imposti all'arte nel periodo sovietico.
Il XXI secolo è rappresentato dai video di Teymur Daimi e Farid Rasulov, dai dipinti drammatici e grotteschi di Niyaz Najafov e dalle installazioni di Teymur Rustamov che si soffermano sul tema del destino dell'artista che ha vissuto i terribili momenti che la storia dell'Azerbaijan ha attraversato.
Leyla Akhundzada, Teymur Daimi
05
giugno 2009
53. Biennale – Padiglione azero
Dal 05 giugno al 30 settembre 2009
arte contemporanea
Location
CZ95 – CENTRO ZITELLE
Venezia, Località Giudecca, 95, (Venezia)
Venezia, Località Giudecca, 95, (Venezia)
Orario di apertura
dalle ore 10.00 alle ore 18.00; chiuso il lunedì (tranne l'8 giugno)
Vernissage
5 Giugno 2009, ore 17
Sito web
www.mct.gov.az
Autore
Curatore