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That obscure side of art
Un insolito sguardo sulla produzione artistica russa dell’ultimo trentennio, ne mette in luce complessità e sfaccettature, al di fuori dei luoghi comuni. 70 le opere in mostra, di artisti come Yuri Albert, Ivan Chuikov, Ilya ed Emilia Kabakov, Vitaly Komar e Alexander Melamid, Boris Orlov, Anatoly Osmolovsky oltre ad Alexander Ponomarev presente con il suo ‘Submarine Subtiziano’.
Comunicato stampa
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Un insolito sguardo sulla produzione artistica russa dell’ultimo trentennio, ne mette in luce complessità e sfaccettature, al di fuori dei luoghi comuni. 70 le opere in mostra, di artisti come Yuri Albert, Ivan Chuikov, Ilya ed Emilia Kabakov, Vitaly Komar e Alexander Melamid, Boris Orlov, Anatoly Osmolovsky oltre ad Alexander Ponomarev presente con il suo ‘Submarine Subtiziano’.
Curata da Vladimir Levashov, la mostra si realizza grazie alla collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e la moscovita Stella Art Foundation, presente in laguna, nell’ambito della 53° Biennale arti visive, con questo grande progetto e con il sostegno di artisti come Elena Elagina & Igor Makarevich, Anna Parkina, Pavel Pepperstein e Anya Zholud presenti nella selezione ufficiale all’Arsenale e le performance poetiche del Moscow Poetry Club, dal 3 al 7 giugno.
Catalogo Ueberreuter Print, Korneuburg, Austria, a cura di Vladimir Levashov.
That Obscure Object of Art
L’arte contemporanea russa prende forma in un contesto di doppio isolamento culturale: underground dentro il sistema artistico sovietico, a sua volta incapsulato in un paese tagliato fuori dal mondo esterno. Unica nella sua struttura, nelle sue strategie, nel suo processo generativo, essa tuttavia percepiva se stessa come parte del movimento artistico globale. Estremamente complessa, viene invece per molto tempo, inevitabilmente, presentata alle esposizioni internazionali in modo stereotipo: in epoca sovietica come impulso umanistico e naive verso la libertà artistica e politica; dopo la perestroika come simbolo della democratizzazione di un paese post totalitario.
La mostra intende far luce sulla molteplicità di aspetti e linguaggi dell’arte russa dell’ultimo trentennio, un “oscuro oggetto” dalla struttura interna complessa, restituendone uno dei molti possibili autoritratti.
In quest’attività di approfondimento e di ricerca di significati e valori, la Stella Art Foundation ha organizzato nell’ottobre 2008 una mostra al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dedicata all’universo sovietico. La mostra veneziana sposta il focus dal contenuto alla forma e alle strutture, presentando l’arte contemporanea russa come una pratica di costruzione di mondi multipli, di tessitura di storie infinite: un flusso narrativo che dissolve i limiti tra autori e raffigurazioni, mentre soggetti e miti di origini diverse formano insiemi bizzarri e frammenti di linguaggi e immagini si interconnettono.
Curata da Vladimir Levashov, la mostra si realizza grazie alla collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e la moscovita Stella Art Foundation, presente in laguna, nell’ambito della 53° Biennale arti visive, con questo grande progetto e con il sostegno di artisti come Elena Elagina & Igor Makarevich, Anna Parkina, Pavel Pepperstein e Anya Zholud presenti nella selezione ufficiale all’Arsenale e le performance poetiche del Moscow Poetry Club, dal 3 al 7 giugno.
Catalogo Ueberreuter Print, Korneuburg, Austria, a cura di Vladimir Levashov.
That Obscure Object of Art
L’arte contemporanea russa prende forma in un contesto di doppio isolamento culturale: underground dentro il sistema artistico sovietico, a sua volta incapsulato in un paese tagliato fuori dal mondo esterno. Unica nella sua struttura, nelle sue strategie, nel suo processo generativo, essa tuttavia percepiva se stessa come parte del movimento artistico globale. Estremamente complessa, viene invece per molto tempo, inevitabilmente, presentata alle esposizioni internazionali in modo stereotipo: in epoca sovietica come impulso umanistico e naive verso la libertà artistica e politica; dopo la perestroika come simbolo della democratizzazione di un paese post totalitario.
La mostra intende far luce sulla molteplicità di aspetti e linguaggi dell’arte russa dell’ultimo trentennio, un “oscuro oggetto” dalla struttura interna complessa, restituendone uno dei molti possibili autoritratti.
In quest’attività di approfondimento e di ricerca di significati e valori, la Stella Art Foundation ha organizzato nell’ottobre 2008 una mostra al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dedicata all’universo sovietico. La mostra veneziana sposta il focus dal contenuto alla forma e alle strutture, presentando l’arte contemporanea russa come una pratica di costruzione di mondi multipli, di tessitura di storie infinite: un flusso narrativo che dissolve i limiti tra autori e raffigurazioni, mentre soggetti e miti di origini diverse formano insiemi bizzarri e frammenti di linguaggi e immagini si interconnettono.
05
giugno 2009
That obscure side of art
Dal 05 giugno al 05 ottobre 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CA’ REZZONICO – MUSEO DEL SETTECENTO VENEZIANO
Venezia, Dorsoduro, 3136, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 3136, (Venezia)
Biglietti
Ingresso con il biglietto del museo
Intero 6,50 euro
Ridotto 4,50 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti (min. 10); cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI Gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici*
Orario di apertura
10/17 (biglietteria 10/16) - chiuso martedì
Vernissage
5 Giugno 2009, ore 18 su invito
Sito web
www.safmuseum.org