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L’Anima dell’Acqua – Contemporary Art
Un percorso nell’arte contemporanea con opere inedite di Fabrizio Plessi e le suggestive video-installazioni di Bill Viola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’acqua è indispensabile alla vita e metafora della nostra
esistenza.
Filosofia, arte e religione – dai primordi ad oggi – hanno sempre
affidato all’elemento liquido un ruolo fondante per ogni
manifestazione
spirituale. I miti e le simbologie che hanno accompagnato l’
evoluzione
dell’uomo fin dalle sue origini rappresentano l’acqua in una
dimensione
sacrale e comune a tutte le culture, la cui conoscenza può
stimolare
–
nei contemporanei – una maggiore consapevolezza sulla necessità di
tutelare l’acqua come bene primario.
La Fondazione DNArt con la Soprintendenza Speciale per il Polo
Museale della città di Venezia - in collaborazione con il Ministero
per
i Beni e le Attività Culturali, la Regione Veneto, la Regione
Lombardia, il Comune di Venezia e con il contributo di Co.Ve.Di. s.
r.
l., Siram S.p.a. e AmiAcque s.r.l. - inaugura la mostra Anima dell’
acqua – Contemporary Art a Venezia, presso il Palazzo della Cà d’
Oro,
alla presenza del Ministro Sandro Bondi, venerdì 5 giugno 2009 alle
ore
15.30.
L’esposizione è un percorso nell’arte contemporanea, arricchita
dalle
inedite istallazioni dell’artista veneziano Fabrizio Plessi e le
meravigliose video-istallazioni di Bill Viola per i quali l’acqua è
un
elemento fondamentale nel percorso artistico e personale, come
metafora
di purificazione, vita, morte, rinascita, sottolineando quindi
aspetti
diversi della condizione umana, per cui l’acqua non è semplicemente
una
citazione fine a se stessa ma un elemento ricco di significati.
La mostra inoltre unisce arte e poesia grazie al contributo di
alcuni
poeti contemporanei (Rondoni, Mussapi, Pontiggia, Giudici,
Coppioli,
Conte, Cerarosco) che ripercorrono con le loro opere i temi della
mostra, offrendo un panorama completo della suggestione che l’acqua
imprime all’umanità nel suo aspetto espressivo collettivo ed
individuale.
L’esposizione ospita alcuni artisti contemporanei i quali, nel loro
percorso artistico hanno affrontato il tema dell’acqua sposando il
percorso scientifico della mostra.
La mostra aprirà al pubblico, in biglietteria unica con il Museo
Galleria Franchetti alla Cà d’Oro, dal 6 giugno fino al 22 novembre
2009, con il seguente orario lunedì 8.15-14.00, da martedì a
domenica
8.15-19.15.
Il percorso analizza otto temi:
Pensiero liquido
Il pensiero cosmologico greco nasce dall’acqua o, come ricorda
Aristotele nella Metafisica, l’idea di un liquido primordiale-
creatore
ha origini così remote da essere sempre esistito nella mente dell’
uomo.
Omero, Talete ed Eraclito sono stati i più importanti filosofi dell’
antichità che hanno espresso il valore spirituale dell’acqua, tanto
da
paragonarlo alla stessa anima dell’uomo.
Maternità
L’acqua espressa dal pensiero cosmologico - creatrice, notturna
vischiosa inafferrabile - è in stretto contatto con l’unicità sacra
femminile e il suo potere di generare la vita. L’acqua diventa il
principio che evoca la vita nel grembo materno e con esso il calore
del
liquido amniotico e la dolcezza del latte.
Acqua e femminilità
Il profondo valore simbolico e ancestrale della maternità che
imprime all’acqua un carattere profondamente femminile si sviluppa
nel
tema della fertilità e della natura rigogliosa: della donna amante.
Anche se le due realtà liquide della donna madre e della donna
amante
(come le sirene) sono entrambe proiettate sulla natura, seguono
spesso
strade diverse che, tuttavia, affermano entrambe il sostanziale
valore
femminile dell’acqua.
Viaggio
Nella civiltà mediterranea l’eterno spazio in cui si intesse il
dialogo tra l’uomo e l’anima dell’acqua è il mare. Una distesa in
cui
i
miti si adattano ad una natura ostile, dove potenze opposte - le
acque,
i venti, la terra - trascinano l’uomo nelle paurose lotte per la
sopravvivenza e ne modificano il destino
L’acqua quindi diventa, attraverso il viaggio, un’esperienza che si
traduce in pensiero, un simbolo che unifica in sé concetti
contrapposti
come l’immobilità e il fluire, la materia e l’ineffabile; una
distesa
in cui l’uomo può perdersi, ritrovare e ritrovarsi.
Oblio
Il tragico richiamo dell’acqua scura compagna del viaggio eterno è,
in letteratura, il simbolo della morte femminile. Ofelia è la ninfa
destinata a morire in acqua, simbolo della morte giovane, della
dissoluzione della bellezza nella letteratura mitologica degli
antichi.
È l’acqua sognata, che avvolge gli esseri dormienti e in cui ci si
abbandona in un lento oblio di sé. L’immagine di Ofelia offre un
interessante collegamento con il mito di Narciso, altra giovane
vittima
onirica dell’acqua in cui tutto si dissolve, in cui tutto si fonde,
trasformandosi in nulla.
Trasformazioni
A custodire il confine tra acqua del tempo e acqua senza tempo sono
le creature del mare e delle acque; figure che conoscono il destino
perché sono il presente e il futuro; esseri che ammaliano e
distruggono, custodi benevoli dei riti di passaggio (matrimonio,
adolescenza, parto, morte), ma anche orribili mostri e femmine
infeconde (Scilla, Sirene, Idra, Gorgoni) posti a tutelare il
trascendente dalla temerarietà della mente umana. Così il valore
femminile delle acque cupe ritorna a far udire agli dei il suono
del
suo fluire uterino e rigeneratore.
Purificazione e Rinascita
Tra i riti collegati all’acqua delle religioni abramitiche, l’
immersione del battesimo resta uno dei più simbolici ed evocativi.
Esso
conduce alla rigenerazione dell’uomo nuovo, rappresenta lo spazio
al
di
là in cui reincontrarsi e riscrivere il proprio destino.
Sete
Messaggio ancestrale che terrorizza da sempre l’uomo, antico e
moderno allo stesso tempo, è la paura della sete. Solo la mancanza
d’
acqua riesce a far conoscere pienamente il valore sacrale dell’
elemento
primordiale. Come non riflettere sull’importante monito di Emily
Dickinson: “L’acqua è insegnata dalla sete”.
esistenza.
Filosofia, arte e religione – dai primordi ad oggi – hanno sempre
affidato all’elemento liquido un ruolo fondante per ogni
manifestazione
spirituale. I miti e le simbologie che hanno accompagnato l’
evoluzione
dell’uomo fin dalle sue origini rappresentano l’acqua in una
dimensione
sacrale e comune a tutte le culture, la cui conoscenza può
stimolare
–
nei contemporanei – una maggiore consapevolezza sulla necessità di
tutelare l’acqua come bene primario.
La Fondazione DNArt con la Soprintendenza Speciale per il Polo
Museale della città di Venezia - in collaborazione con il Ministero
per
i Beni e le Attività Culturali, la Regione Veneto, la Regione
Lombardia, il Comune di Venezia e con il contributo di Co.Ve.Di. s.
r.
l., Siram S.p.a. e AmiAcque s.r.l. - inaugura la mostra Anima dell’
acqua – Contemporary Art a Venezia, presso il Palazzo della Cà d’
Oro,
alla presenza del Ministro Sandro Bondi, venerdì 5 giugno 2009 alle
ore
15.30.
L’esposizione è un percorso nell’arte contemporanea, arricchita
dalle
inedite istallazioni dell’artista veneziano Fabrizio Plessi e le
meravigliose video-istallazioni di Bill Viola per i quali l’acqua è
un
elemento fondamentale nel percorso artistico e personale, come
metafora
di purificazione, vita, morte, rinascita, sottolineando quindi
aspetti
diversi della condizione umana, per cui l’acqua non è semplicemente
una
citazione fine a se stessa ma un elemento ricco di significati.
La mostra inoltre unisce arte e poesia grazie al contributo di
alcuni
poeti contemporanei (Rondoni, Mussapi, Pontiggia, Giudici,
Coppioli,
Conte, Cerarosco) che ripercorrono con le loro opere i temi della
mostra, offrendo un panorama completo della suggestione che l’acqua
imprime all’umanità nel suo aspetto espressivo collettivo ed
individuale.
L’esposizione ospita alcuni artisti contemporanei i quali, nel loro
percorso artistico hanno affrontato il tema dell’acqua sposando il
percorso scientifico della mostra.
La mostra aprirà al pubblico, in biglietteria unica con il Museo
Galleria Franchetti alla Cà d’Oro, dal 6 giugno fino al 22 novembre
2009, con il seguente orario lunedì 8.15-14.00, da martedì a
domenica
8.15-19.15.
Il percorso analizza otto temi:
Pensiero liquido
Il pensiero cosmologico greco nasce dall’acqua o, come ricorda
Aristotele nella Metafisica, l’idea di un liquido primordiale-
creatore
ha origini così remote da essere sempre esistito nella mente dell’
uomo.
Omero, Talete ed Eraclito sono stati i più importanti filosofi dell’
antichità che hanno espresso il valore spirituale dell’acqua, tanto
da
paragonarlo alla stessa anima dell’uomo.
Maternità
L’acqua espressa dal pensiero cosmologico - creatrice, notturna
vischiosa inafferrabile - è in stretto contatto con l’unicità sacra
femminile e il suo potere di generare la vita. L’acqua diventa il
principio che evoca la vita nel grembo materno e con esso il calore
del
liquido amniotico e la dolcezza del latte.
Acqua e femminilità
Il profondo valore simbolico e ancestrale della maternità che
imprime all’acqua un carattere profondamente femminile si sviluppa
nel
tema della fertilità e della natura rigogliosa: della donna amante.
Anche se le due realtà liquide della donna madre e della donna
amante
(come le sirene) sono entrambe proiettate sulla natura, seguono
spesso
strade diverse che, tuttavia, affermano entrambe il sostanziale
valore
femminile dell’acqua.
Viaggio
Nella civiltà mediterranea l’eterno spazio in cui si intesse il
dialogo tra l’uomo e l’anima dell’acqua è il mare. Una distesa in
cui
i
miti si adattano ad una natura ostile, dove potenze opposte - le
acque,
i venti, la terra - trascinano l’uomo nelle paurose lotte per la
sopravvivenza e ne modificano il destino
L’acqua quindi diventa, attraverso il viaggio, un’esperienza che si
traduce in pensiero, un simbolo che unifica in sé concetti
contrapposti
come l’immobilità e il fluire, la materia e l’ineffabile; una
distesa
in cui l’uomo può perdersi, ritrovare e ritrovarsi.
Oblio
Il tragico richiamo dell’acqua scura compagna del viaggio eterno è,
in letteratura, il simbolo della morte femminile. Ofelia è la ninfa
destinata a morire in acqua, simbolo della morte giovane, della
dissoluzione della bellezza nella letteratura mitologica degli
antichi.
È l’acqua sognata, che avvolge gli esseri dormienti e in cui ci si
abbandona in un lento oblio di sé. L’immagine di Ofelia offre un
interessante collegamento con il mito di Narciso, altra giovane
vittima
onirica dell’acqua in cui tutto si dissolve, in cui tutto si fonde,
trasformandosi in nulla.
Trasformazioni
A custodire il confine tra acqua del tempo e acqua senza tempo sono
le creature del mare e delle acque; figure che conoscono il destino
perché sono il presente e il futuro; esseri che ammaliano e
distruggono, custodi benevoli dei riti di passaggio (matrimonio,
adolescenza, parto, morte), ma anche orribili mostri e femmine
infeconde (Scilla, Sirene, Idra, Gorgoni) posti a tutelare il
trascendente dalla temerarietà della mente umana. Così il valore
femminile delle acque cupe ritorna a far udire agli dei il suono
del
suo fluire uterino e rigeneratore.
Purificazione e Rinascita
Tra i riti collegati all’acqua delle religioni abramitiche, l’
immersione del battesimo resta uno dei più simbolici ed evocativi.
Esso
conduce alla rigenerazione dell’uomo nuovo, rappresenta lo spazio
al
di
là in cui reincontrarsi e riscrivere il proprio destino.
Sete
Messaggio ancestrale che terrorizza da sempre l’uomo, antico e
moderno allo stesso tempo, è la paura della sete. Solo la mancanza
d’
acqua riesce a far conoscere pienamente il valore sacrale dell’
elemento
primordiale. Come non riflettere sull’importante monito di Emily
Dickinson: “L’acqua è insegnata dalla sete”.
05
giugno 2009
L’Anima dell’Acqua – Contemporary Art
Dal 05 giugno 2009 al 28 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
CA’ D’ORO – GALLERIA FRANCHETTI
Venezia, Cannaregio, 3932, (Venezia)
Venezia, Cannaregio, 3932, (Venezia)
Biglietti
La mostra aprirà al pubblico, in biglietteria unica con il Museo
Galleria Franchetti alla Cà d’Oro
Orario di apertura
lunedì 8.15-14.00, da martedì a domenica
8.15-19.15.
Vernissage
5 Giugno 2009, ore 15.30
Sito web
www.fondazionednart.it
Autore
Curatore