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Il Santuario degli artigiani etruschi a Cetamura del Chianti. L’eredità di Alvaro Tracchi
Dopo anni di ricerche e campagne di scavo nel sito di Cetamura in Chianti, scoperto oltre trenta anni fa dallo studioso valdarnese Alvaro Tracchi, è stato recuperato un patrimonio di inestimabile valore scientifico. Il lavoro svolto da Nancy Thomson de Grummond della Florida State University, ha portato alla scoperta di un villaggio etrusco ubicato nella parte più alta del Chianti con tracce abitative che arrivano fino al Medioevo. L’eredità lasciataci da Alvaro Tracchi si è rivelata di grande importanza ed a 45 anni dalla scoperta del sito archeologico il risultato delle campagne di scavo, dopo la grande mostra svoltasi nei mesi scorsi a San Giovanni Valdarno, sarà visibile presso Badia a Coltibuono.
Comunicato stampa
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BADIA A COLTIBUONO – Dopo anni di ricerche e campagne di scavo nel sito di Cetamura in Chianti, scoperto oltre trenta anni fa dallo studioso valdarnese Alvaro Tracchi, è stato recuperato un patrimonio di inestimabile valore scientifico. Il lavoro svolto da Nancy Thomson de Grummond della Florida State University, ha portato alla scoperta di un villaggio etrusco ubicato nella parte più alta del Chianti con tracce abitative che arrivano fino al Medioevo. L’eredità lasciataci da Alvaro Tracchi si è rivelata di grande importanza ed a 45 anni dalla scoperta del sito archeologico il risultato delle campagne di scavo, dopo la grande mostra svoltasi nei mesi scorsi a San Giovanni Valdarno, sarà visibile presso Badia a Coltibuono in una mostra realizzata grazie al contributo della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana ed ai Comuni di Gaiole in Chianti e San Giovanni Valdarno. Il restauro dei reperti è stato curato da Roberta Lapucci, Renzo Giachetti, Nòra Marosi dello Studio Art Centers International (SACI).
La famiglia Stucchi Prinetti, proprietaria della struttura, è particolarmente onorata di poter ospitare, nel rinascimentale chiostro della Tenuta di Coltibuono, la mostra sul Santuario degli artigiani etruschi a Cetamura del Chianti, sito che si trova nei boschi di proprietà della tenuta.
“Il sito etrusco di Cetamura –spiega Nancy Thomson de Grummond- deve essere considerato in base a criteri del tutto peculiari. Durante tutta la sua storia fu occupata da gente comune , per lo più di umile estrazione, che viveva all’interno di un sistema campestre.”
Entrando nel merito la de Grummond sottolinea l’importanza della scoperta di un santuario adiacente ad officine degli artigiani etruschi: “Non è un fatto sconosciuto – spiega l’archeologa- che artigiani officiassero un santuario, ma a Cetamura scopriamo che probabilmente erano gli artigiani stessi a produrre molte delle semplici e umili offerte.”
Chiodi, scorie di lavorazione dei metalli, frammenti ceramici e laterizi prodotti nella vicina fornace; queste le offerte votive lasciate dagli artigiani etruschi. Persino un recipiente pieno di ceci cotti ritrovato all’interno del luogo di culto ci suggerisce quale fosse il rapporto degli abitanti del villaggio di Cetamura con Lur, Leinth e Lapse, le divinità venerate nel santuario.
La famiglia Stucchi Prinetti, proprietaria della struttura, è particolarmente onorata di poter ospitare, nel rinascimentale chiostro della Tenuta di Coltibuono, la mostra sul Santuario degli artigiani etruschi a Cetamura del Chianti, sito che si trova nei boschi di proprietà della tenuta.
“Il sito etrusco di Cetamura –spiega Nancy Thomson de Grummond- deve essere considerato in base a criteri del tutto peculiari. Durante tutta la sua storia fu occupata da gente comune , per lo più di umile estrazione, che viveva all’interno di un sistema campestre.”
Entrando nel merito la de Grummond sottolinea l’importanza della scoperta di un santuario adiacente ad officine degli artigiani etruschi: “Non è un fatto sconosciuto – spiega l’archeologa- che artigiani officiassero un santuario, ma a Cetamura scopriamo che probabilmente erano gli artigiani stessi a produrre molte delle semplici e umili offerte.”
Chiodi, scorie di lavorazione dei metalli, frammenti ceramici e laterizi prodotti nella vicina fornace; queste le offerte votive lasciate dagli artigiani etruschi. Persino un recipiente pieno di ceci cotti ritrovato all’interno del luogo di culto ci suggerisce quale fosse il rapporto degli abitanti del villaggio di Cetamura con Lur, Leinth e Lapse, le divinità venerate nel santuario.
06
settembre 2009
Il Santuario degli artigiani etruschi a Cetamura del Chianti. L’eredità di Alvaro Tracchi
Dal 06 settembre al 30 novembre 2009
archeologia
Location
BADIA A COLTIBUONO
Gaiole In Chianti, (Siena)
Gaiole In Chianti, (Siena)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 14 alle 18
Editore
EDIFIR