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Matteo da Gualdo e il Rinascimento eccentrico tra Umbria e Marche
Protagonista, Matteo da Gualdo, capostipite di una singolare famiglia di notai-pittori che lasciò importanti testimonianze, spesso caratterizzate da particolare estrosità e vivacità stilistiche, nel territorio gualdese e nelle vicine Assisi e Nocera Umbra.
Comunicato stampa
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Nell'ambito delle periodiche iniziative del Sistema Museale dell'Umbria, il Comune di Gualdo Tadino propone, nel museo civico della Rocca Flea recentemente ampliato e riallestito, la mostra "Matteo da Gualdo e il Rinascimento eccentrico tra Umbria e Marche". Protagonista, Matteo da Gualdo, capostipite di una singolare famiglia di notai-pittori che lasciò importanti testimonianze, spesso caratterizzate da particolare estrosità e vivacità stilistiche, nel territorio gualdese e nelle vicine Assisi e Nocera Umbra. La mostra è occasione anche per ammirare, nella maestosa cornice della Rocca Flea, le collezioni pittoriche, ceramiche ed archeologiche del museo e per scoprire, attraverso un itinerario esterno alla mostra, quella porzione di Umbria "minore" compresa tra l'antica via Flaminia, Assisi e Gubbio, ricca di piccoli centri suggestivi ed inesplorati.
La pittura di Matteo di Pietro, più noto come Matteo da Gualdo (circa 1435-1507) rappresenta una delle più originali testimonianze della varietà di linguaggi artistici che caratterizzano il Quattrocento italiano.
A fianco dei principali artisti attivi in Umbria, espressione delle grandi novità portate in pittura dall'ambiente fiorentino, la sua opera, estrosa e ricca di riferimenti culturali, rivela l'aspetto non ufficiale ma comunque prezioso del vivace e variegato panorama del Rinascimento umbro.
Si pensa sempre ad un unico Rinascimento, nato a Firenze ed esportato in altri centri, ma in realtà nel Quattrocento i fenomeni di rinascita artistica sono molti e non tutti riconducibili a una stessa matrice.
Il termine di Rinascimento eccentrico indica questa complessità di fenomeni ed espressioni artistiche che si sviluppano in ambiti periferici rispetto ai grandi centri di produzione, grazie alla circolazione di idee favorita dalla mobilità di artisti itineranti.
Tali esperienze si possono definire eccentriche anche per alcuni aspetti stilistici ricorrenti, interpretati dagli artisti secondo personali codici e accentuazioni, come la forzatura espressiva, l'enfasi decorativa, l'interesse per l'antico.
Attivo nella seconda metà del Quattrocento con una fiorente bottega, Matteo da Gualdo discende da una singolare famiglia di "pittori-notai" che riveste un importante ruolo sociale nella città di Gualdo Tadino.
Mentre il figlio Girolamo e il nipote Bernardo, formatisi presso la sua bottega, svolgono principalmente l'attività notarile, Matteo si dedica soprattutto alla pittura. Pur se impegnato in importanti commissioni anche ad Assisi e Nocera Umbra, la sua attività si concentra soprattutto a Gualdo e nel territorio circostante ove quasi non c'è chiesa, convento o oratorio che non porti traccia del suo passaggio.
La pittura di Matteo, semplice e colta insieme, si forma in ambito locale sugli esempi estrosi di Bartolomeo di Tommaso da Foligno, ma rapidamente si aggiorna su altre e diverse componenti: la cultura padovana e squarcionesca; gli artisti di Camerino, in particolare Girolamo di Giovanni; gli apporti di Carlo Crivelli, dei suoi seguaci e di Niccolò Alunno.
La mostra, promossa dal Comune di Gualdo Tadino, è dedicata all'opera di Matteo da Gualdo e al complesso quadro della cultura umbro-marchigiana-adriatica entro cui si inserisce ed evidenzia come gli ambienti artistici più periferici siano in realtà dimensioni aperte ad orientamenti e interferenze di gusto riferiti ad un più ampio ambito.
La lettura proposta nell'esposizione sottolinea rapporti e situazioni lungo direttrici che collegano Umbria e Marche e che si articolano non tanto sui centri, quanto sui percorsi tracciati dalla mobilità di artisti come Bartolomeo di Tommaso, Nicola da Siena, Paolo da Visso o Nicola di Maestro Antonio.
L'evento sarà ospitato nelle nuove sale espositive della Rocca Flea di Gualdo Tadino, imponente struttura fortificata originaria del XII secolo, che ospita già una nutrita pinacoteca, due collezioni di ceramica gualdese e numerosi reperti archeologici dall'età preistorica all'alto medioevo.
L'iniziativa si arricchirà con la proposta di itinerari di visita nei luoghi di attività dell'artista che si rivelano un'interessante occasione per scoprire il territorio e i suoi più caratteristici aspetti culturali.
La pittura di Matteo di Pietro, più noto come Matteo da Gualdo (circa 1435-1507) rappresenta una delle più originali testimonianze della varietà di linguaggi artistici che caratterizzano il Quattrocento italiano.
A fianco dei principali artisti attivi in Umbria, espressione delle grandi novità portate in pittura dall'ambiente fiorentino, la sua opera, estrosa e ricca di riferimenti culturali, rivela l'aspetto non ufficiale ma comunque prezioso del vivace e variegato panorama del Rinascimento umbro.
Si pensa sempre ad un unico Rinascimento, nato a Firenze ed esportato in altri centri, ma in realtà nel Quattrocento i fenomeni di rinascita artistica sono molti e non tutti riconducibili a una stessa matrice.
Il termine di Rinascimento eccentrico indica questa complessità di fenomeni ed espressioni artistiche che si sviluppano in ambiti periferici rispetto ai grandi centri di produzione, grazie alla circolazione di idee favorita dalla mobilità di artisti itineranti.
Tali esperienze si possono definire eccentriche anche per alcuni aspetti stilistici ricorrenti, interpretati dagli artisti secondo personali codici e accentuazioni, come la forzatura espressiva, l'enfasi decorativa, l'interesse per l'antico.
Attivo nella seconda metà del Quattrocento con una fiorente bottega, Matteo da Gualdo discende da una singolare famiglia di "pittori-notai" che riveste un importante ruolo sociale nella città di Gualdo Tadino.
Mentre il figlio Girolamo e il nipote Bernardo, formatisi presso la sua bottega, svolgono principalmente l'attività notarile, Matteo si dedica soprattutto alla pittura. Pur se impegnato in importanti commissioni anche ad Assisi e Nocera Umbra, la sua attività si concentra soprattutto a Gualdo e nel territorio circostante ove quasi non c'è chiesa, convento o oratorio che non porti traccia del suo passaggio.
La pittura di Matteo, semplice e colta insieme, si forma in ambito locale sugli esempi estrosi di Bartolomeo di Tommaso da Foligno, ma rapidamente si aggiorna su altre e diverse componenti: la cultura padovana e squarcionesca; gli artisti di Camerino, in particolare Girolamo di Giovanni; gli apporti di Carlo Crivelli, dei suoi seguaci e di Niccolò Alunno.
La mostra, promossa dal Comune di Gualdo Tadino, è dedicata all'opera di Matteo da Gualdo e al complesso quadro della cultura umbro-marchigiana-adriatica entro cui si inserisce ed evidenzia come gli ambienti artistici più periferici siano in realtà dimensioni aperte ad orientamenti e interferenze di gusto riferiti ad un più ampio ambito.
La lettura proposta nell'esposizione sottolinea rapporti e situazioni lungo direttrici che collegano Umbria e Marche e che si articolano non tanto sui centri, quanto sui percorsi tracciati dalla mobilità di artisti come Bartolomeo di Tommaso, Nicola da Siena, Paolo da Visso o Nicola di Maestro Antonio.
L'evento sarà ospitato nelle nuove sale espositive della Rocca Flea di Gualdo Tadino, imponente struttura fortificata originaria del XII secolo, che ospita già una nutrita pinacoteca, due collezioni di ceramica gualdese e numerosi reperti archeologici dall'età preistorica all'alto medioevo.
L'iniziativa si arricchirà con la proposta di itinerari di visita nei luoghi di attività dell'artista che si rivelano un'interessante occasione per scoprire il territorio e i suoi più caratteristici aspetti culturali.
20
marzo 2004
Matteo da Gualdo e il Rinascimento eccentrico tra Umbria e Marche
Dal 20 marzo al 27 giugno 2004
arte antica
Location
MUSEO CIVICO ROCCA FLEA
Gualdo Tadino, Via Della Rocca, (Perugia)
Gualdo Tadino, Via Della Rocca, (Perugia)
Biglietti
Ingresso alla mostra ed al Museo Civico di Gualdo Tadino: intero Euro 7,00 ridotto Euro 5,00 ridotto scuole Euro 3,00. Per i possessori di un biglietto di ingresso alle mostre di Perugino, ingresso ridotto euro 5,00
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
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