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Nina Bovasso / Chris Gilmour
La galleria Perugi presenta le personali Boxes dello scultore inglese, ma italiano di residenza, Chris Gilmour e Labor of Love della pittrice newyorkese Nina Bovasso. Pur totalmente indipendenti, i rispettivi lavori possono essere accomunati per la centralità che viene affidata al momento del fare, dell’agire abile, privato sui materiali, siano essi il cartone riciclato o i tradizionali colori e pennello.
Comunicato stampa
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Per intendere le costruzioni di Gilmour e i microcosmi dipinti della Bovasso, bisogna intendere l’intelligenza intrinseca della mano che crea. Una pratica che sembrerebbe un ritirarsi nel limbo del mestiere, a margine dello scorrere del tempo, con le sue tragedie e le sue colpe, ma sottintende, anche, il senso intimo e profondo di un viaggio di ricerca, verso le ragioni delle cose.
In questa occasione Gilmour si distacca dallo stupefacente virtuosismo nella replica in cartone di oggetti e persone, per esercitarsi su riproduzioni più scabre ed essenziali, a volte lasciate a uno stadio che fa pensare all’abbozzo, al modellino. In effetti le nuove sculture spesso miniaturizzano l’originale, riducendolo in dimensioni “tascabili”. Tutto ciò aumenta l’effetto straniante e ci introduce in una poetica, inedita per l’artista, di pure forme plastiche.
La pittura di Bovasso è un abile esercizio d’equilibrio sul filo della dialettica tra ordine e disordine. I pattern sgorgano spontanei e imprevedibili, privi di una pianificazione preliminare. Eppure il risultato è un’organizzazione retta da una cogente logica strutturante, anche se non immediatamente percepibile. È la trama complessa, che emerge da ogni singola decisione esecutiva dell’artista: tracciare una linea e non un’altra, una forma e non un’altra, e avanti così, in una catena di determinazioni minime, ma capaci di ricostruire un pezzetto di cosmo.
In questa occasione Gilmour si distacca dallo stupefacente virtuosismo nella replica in cartone di oggetti e persone, per esercitarsi su riproduzioni più scabre ed essenziali, a volte lasciate a uno stadio che fa pensare all’abbozzo, al modellino. In effetti le nuove sculture spesso miniaturizzano l’originale, riducendolo in dimensioni “tascabili”. Tutto ciò aumenta l’effetto straniante e ci introduce in una poetica, inedita per l’artista, di pure forme plastiche.
La pittura di Bovasso è un abile esercizio d’equilibrio sul filo della dialettica tra ordine e disordine. I pattern sgorgano spontanei e imprevedibili, privi di una pianificazione preliminare. Eppure il risultato è un’organizzazione retta da una cogente logica strutturante, anche se non immediatamente percepibile. È la trama complessa, che emerge da ogni singola decisione esecutiva dell’artista: tracciare una linea e non un’altra, una forma e non un’altra, e avanti così, in una catena di determinazioni minime, ma capaci di ricostruire un pezzetto di cosmo.
06
marzo 2004
Nina Bovasso / Chris Gilmour
Dal 06 marzo al 20 maggio 2004
arte contemporanea
Location
PERUGI ARTE CONTEMPORANEA
Padova, Via Giordano Bruno, 24b, (Padova)
Padova, Via Giordano Bruno, 24b, (Padova)
Orario di apertura
lunedì- sabato 17.30 - 20.30
mattina e festivi su appuntamento
Vernissage
6 Marzo 2004, dalle ore 18.30 in poi
Autore
Curatore