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Antonella Cimatti – Light installations
Mostra personale dell’artista e designer faentina: la porcellana si fa pizzo, la materia si sfa in luce
Comunicato stampa
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ANTONELLA CIMATTI artista e designer faentina: la porcellana si fa pizzo, la materia si sfa in luce
Un’invitante penombra scherma l’abbagliante luce estiva nello studio di Antonella e mi schiude la limpida meraviglia di creazioni di rarefatta bellezza: il biancore di crespine- arabeschi in porcellana smaltate e non, grandi coppe a trina librate su trasparenti steli cristallini, candidi cuori ex voto con inserti in oro, immacolate farfalle in volo con le loro ombre lunghe riflesse sulla parete, deliziosi gattini ricamati a volute, piccoli pannelli al cui centro appaiono cartacei volti rosati di bimbo dal corpo vestito di stoffe preziose e raffinate passamanerie, citazioni di antiche immaginette sacre, un’alta clessidra e la sua più piccola sorella in calda terracotta smaterializzate in luce grazie ai mazzi ricadenti di fibre ottiche punteggiate anche di piccole perfette rose e altri graziosi fiori in porcellana, installazioni davvero suggestive.
L’incantevole leggerezza, la raffinata grazia ed eleganza che questa vita silente sprigiona non sono soltanto l’esito dell’inventiva, dell’estro, della energia creativa e del senso estetico che Antonella indubbiamente possiede, il frutto spontaneo o estemporaneo di un’intuizione, di un’idea luminosa, bensì si innestano e si radicano in una formazione di qualità ed eccellenza di artista e designer, al “Ballardini di Faenza, (ove Antonella tuttora insegna progettazione), all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in una competenza continuamente aggiornata e perfezionata all’estero, che ha assimilato la tradizione ed è selettivamente attenta alle tendenze contemporanee, e si esprime in una tenace e feconda ricerca, in una progettualità, in una sperimentazione che richiede perizia nei complessi procedimenti e padronanza delle tecnologie e dei materiali.
Così Antonella, memore delle crespine rinascimentali in maiolica, i bianchi dello stile compendiario, ne ha ricreato una versione moderna in cui struttura e decorazione sono tutt’uno, nella sua collezione in bisquit di porcellana paperclay, cioè miscelata a carta per ottenere più resistenza nella fase di lavorazione, di manufatti quasi immateriali, impalpabili fili, arabeschi, pizzi traforati, filigrane di candide trine.
Il procedimento è complesso: dalla foggiatura a mano su supporti in refrattario, all’arte di aggiungere fili a volute di porcellana, alla cottura ad alta temperatura, all’assemblaggio su basi di vetro soffiato.
Le installazioni, “La Cascata”, “La Clessidra” puntano alla realizzazione di una scultura ambientale concentrata sulla creazione di luce mediante l’impiego della tecnologia in fibra ottica. Gli effetti sono quanto mai suggestivi ed evocativi: giochi di luci cangianti per cromie avvolgono i volumi plastici che si smaterializzano e si dissolvono nella leggerezza della luce.
Con pieno merito dunque, l’artista è nota a livello nazionale e internazionale, presente e premiata alle più prestigiose manifestazioni.
La vitalità creativa di Antonella, che serbando memoria della tradizione la rinnova, ha lasciato il suo segno, creando uno stile inconfondibile nella cifra di una porcellana e di una ceramica declinata al femminile convincente e incantevole, aperta a nuovi sviluppi.
Santa Cortesi
Un’invitante penombra scherma l’abbagliante luce estiva nello studio di Antonella e mi schiude la limpida meraviglia di creazioni di rarefatta bellezza: il biancore di crespine- arabeschi in porcellana smaltate e non, grandi coppe a trina librate su trasparenti steli cristallini, candidi cuori ex voto con inserti in oro, immacolate farfalle in volo con le loro ombre lunghe riflesse sulla parete, deliziosi gattini ricamati a volute, piccoli pannelli al cui centro appaiono cartacei volti rosati di bimbo dal corpo vestito di stoffe preziose e raffinate passamanerie, citazioni di antiche immaginette sacre, un’alta clessidra e la sua più piccola sorella in calda terracotta smaterializzate in luce grazie ai mazzi ricadenti di fibre ottiche punteggiate anche di piccole perfette rose e altri graziosi fiori in porcellana, installazioni davvero suggestive.
L’incantevole leggerezza, la raffinata grazia ed eleganza che questa vita silente sprigiona non sono soltanto l’esito dell’inventiva, dell’estro, della energia creativa e del senso estetico che Antonella indubbiamente possiede, il frutto spontaneo o estemporaneo di un’intuizione, di un’idea luminosa, bensì si innestano e si radicano in una formazione di qualità ed eccellenza di artista e designer, al “Ballardini di Faenza, (ove Antonella tuttora insegna progettazione), all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in una competenza continuamente aggiornata e perfezionata all’estero, che ha assimilato la tradizione ed è selettivamente attenta alle tendenze contemporanee, e si esprime in una tenace e feconda ricerca, in una progettualità, in una sperimentazione che richiede perizia nei complessi procedimenti e padronanza delle tecnologie e dei materiali.
Così Antonella, memore delle crespine rinascimentali in maiolica, i bianchi dello stile compendiario, ne ha ricreato una versione moderna in cui struttura e decorazione sono tutt’uno, nella sua collezione in bisquit di porcellana paperclay, cioè miscelata a carta per ottenere più resistenza nella fase di lavorazione, di manufatti quasi immateriali, impalpabili fili, arabeschi, pizzi traforati, filigrane di candide trine.
Il procedimento è complesso: dalla foggiatura a mano su supporti in refrattario, all’arte di aggiungere fili a volute di porcellana, alla cottura ad alta temperatura, all’assemblaggio su basi di vetro soffiato.
Le installazioni, “La Cascata”, “La Clessidra” puntano alla realizzazione di una scultura ambientale concentrata sulla creazione di luce mediante l’impiego della tecnologia in fibra ottica. Gli effetti sono quanto mai suggestivi ed evocativi: giochi di luci cangianti per cromie avvolgono i volumi plastici che si smaterializzano e si dissolvono nella leggerezza della luce.
Con pieno merito dunque, l’artista è nota a livello nazionale e internazionale, presente e premiata alle più prestigiose manifestazioni.
La vitalità creativa di Antonella, che serbando memoria della tradizione la rinnova, ha lasciato il suo segno, creando uno stile inconfondibile nella cifra di una porcellana e di una ceramica declinata al femminile convincente e incantevole, aperta a nuovi sviluppi.
Santa Cortesi
23
ottobre 2010
Antonella Cimatti – Light installations
Dal 23 ottobre al 07 novembre 2010
arte contemporanea
Location
RIUNIONE CATTOLICA E. TORRICELLI
Faenza, Via Giulio Castellani, 25, (Ravenna)
Faenza, Via Giulio Castellani, 25, (Ravenna)
Orario di apertura
ore 16-19
Vernissage
23 Ottobre 2010, ore 17.30
Autore
Curatore