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Erminio Tilesi – L’Artista non sarà presente
La Takeawaygallery, dopo essersi occupata negli ultimi anni di fotografia e grandi installazioni, torna alla pittura con la prima mostra inedita di Erminio Tilesi, scomparso nel 2013.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giorno 6 aprile 2023 la Takeawaygallery presenta al Teatro Arciliuto, storico teatro di Roma dal 1967, la mostra personale di Erminio Tilesi, L’Artista non sarà presente, a cura di Francesca Perti.
La Takeawaygallery, dopo essersi occupata negli ultimi anni di fotografia e grandi installazioni, torna alla pittura con la prima mostra inedita di Erminio Tilesi, scomparso nel 2013.
Tilesi nasce ad Amatrice nel 1929, si trasferisce giovanissimo a Roma dove diventa allievo di Duilio Cambellotti, artista che si accostò inizialmente all'Art Nouveau per poi avvicinarsi al futurismo.
Tilesi è un artista libero, di una libertà inaudita, tanto da decidere di non esporre mai le sue opere. La sua è un'arte nascosta, un'azione intima ma, nello stesso tempo, Tilesi si estende oltre, si proietta nel cosmo con suoi mezzi. Semplicemente sente, percepisce, conosce: affina la propria sensibilità, acuisce la conoscenza, perfeziona la tecnica. Nelle opere troviamo tutte le sue passioni: la musica, il canto, i paesaggi che ama e frequenta: Positano e le montagne del Trentino, le sedie, tante sedie, che alludono alla vita come solitudine, ma, nella particolare rappresentazione di Tilesi, lasciano anche immaginare il calore della presenza umana appena svanita. La sedia diventa così un mezzo agile e leggero per sostare sul terreno della memoria. Sedie che invitano a riposarsi per un momento, ascoltando le storie di quelli che si sono riposati prima di noi. E poi bande di musici, scorci di luoghi amati, carretti solitari, anziane donne di paese vestite di nero, un magico bazar di souvenir della biografia personale dell’artista, un incontro ravvicinato con la memoria, la storia, il mito e soprattutto con sé stesso.
Tilesi si muove come un funambolo tra materia e leggerezza, tra il colore usato come una pasta densa, il colore violento dell'impressionismo nordico e la leggerezza dell'acquarello. Un colore che vuole comunicare per vibrazioni sinestetiche, per istinto e sensualità, là dove intelligenza e sensualità, cultura e istinto convivono. È un artista silenzioso Tilesi che oggi, grazie a sua nipote Paola Morano, torna a parlare. Racconta Morano: "quando poteva amava sostare in una piazza qualsiasi e osservare la gente che passava. La sua gioia era guardare, guardare e dipingere.” Tilesi ci intrappola in un mondo che è al tempo stesso giocoso e malinconico. L'istante che fissa sulla tela diventa denso, immobile ed eterno e lascia a noi il compito di immaginare ogni azione che potrebbe accadere, un futuro che è già un rimpianto.
La Takeawaygallery, dopo essersi occupata negli ultimi anni di fotografia e grandi installazioni, torna alla pittura con la prima mostra inedita di Erminio Tilesi, scomparso nel 2013.
Tilesi nasce ad Amatrice nel 1929, si trasferisce giovanissimo a Roma dove diventa allievo di Duilio Cambellotti, artista che si accostò inizialmente all'Art Nouveau per poi avvicinarsi al futurismo.
Tilesi è un artista libero, di una libertà inaudita, tanto da decidere di non esporre mai le sue opere. La sua è un'arte nascosta, un'azione intima ma, nello stesso tempo, Tilesi si estende oltre, si proietta nel cosmo con suoi mezzi. Semplicemente sente, percepisce, conosce: affina la propria sensibilità, acuisce la conoscenza, perfeziona la tecnica. Nelle opere troviamo tutte le sue passioni: la musica, il canto, i paesaggi che ama e frequenta: Positano e le montagne del Trentino, le sedie, tante sedie, che alludono alla vita come solitudine, ma, nella particolare rappresentazione di Tilesi, lasciano anche immaginare il calore della presenza umana appena svanita. La sedia diventa così un mezzo agile e leggero per sostare sul terreno della memoria. Sedie che invitano a riposarsi per un momento, ascoltando le storie di quelli che si sono riposati prima di noi. E poi bande di musici, scorci di luoghi amati, carretti solitari, anziane donne di paese vestite di nero, un magico bazar di souvenir della biografia personale dell’artista, un incontro ravvicinato con la memoria, la storia, il mito e soprattutto con sé stesso.
Tilesi si muove come un funambolo tra materia e leggerezza, tra il colore usato come una pasta densa, il colore violento dell'impressionismo nordico e la leggerezza dell'acquarello. Un colore che vuole comunicare per vibrazioni sinestetiche, per istinto e sensualità, là dove intelligenza e sensualità, cultura e istinto convivono. È un artista silenzioso Tilesi che oggi, grazie a sua nipote Paola Morano, torna a parlare. Racconta Morano: "quando poteva amava sostare in una piazza qualsiasi e osservare la gente che passava. La sua gioia era guardare, guardare e dipingere.” Tilesi ci intrappola in un mondo che è al tempo stesso giocoso e malinconico. L'istante che fissa sulla tela diventa denso, immobile ed eterno e lascia a noi il compito di immaginare ogni azione che potrebbe accadere, un futuro che è già un rimpianto.
06
aprile 2023
Erminio Tilesi – L’Artista non sarà presente
Dal 06 aprile al 04 giugno 2023
arte contemporanea
Location
Teatro Arciliuto
Roma, Piazza di Montevecchio, 5, (RM)
Roma, Piazza di Montevecchio, 5, (RM)
Orario di apertura
Da giovedì a domenica 18:30 alle 23.00; su appuntamento : 06 6879410 / 3338568464
Vernissage
6 Aprile 2023, 18.30
Sito web
Ufficio stampa
Melasecca PressOffice
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione