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Carola Mazot – Acqua del sottobosco
L’Acquario Civico di Milano inaugura giovedì 20 aprile alle ore 18, la retrospettiva dal titolo “Acqua del
sottobosco” dedicata a Carola Mazot (Valdagno 1929 – Milano 2016), pittrice veneta nata alla fine degli anni
Venti e formatasi all’Accademia di Brera tra gli anni Cinquanta e Sessanta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Acquario Civico di Milano inaugura giovedì 20 aprile alle ore 18, la retrospettiva dal titolo “Acqua del
sottobosco” dedicata a Carola Mazot (Valdagno 1929 – Milano 2016), pittrice veneta nata alla fine degli anni
Venti e formatasi all’Accademia di Brera tra gli anni Cinquanta e Sessanta come allieva di Marino Marini e
Giacomo Manzù.
L’esposizione, promossa da Comune di Milano Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, è
prodotta da Atelier Mazot e curata da Maria Clara Bosello. Una selezione di opere appartenenti al periodo
di più forte tendenza astratta della produzione artistica di Mazot, risalente agli anni Novanta, introduce il
visitatore in una dimensione nella quale forme e segni traggono ispirazione dall’osservazione degli elementi
della natura. Alberi e boschi, radici, fiori e rami intrecciati sono reinterpretati dall’artista con grande libertà e
vitalità. Così come trovano posto nei suoi dipinti le luci delle montagne all’alba, al chiaro di luna o sotto la
neve, ricreate dopo lunghe passeggiate fra i boschi di castagni. L’elemento dell’acqua, presente in mostra, è
parte della visione d’insieme e si manifesta attraverso rivoli o ruscelli, pioggia sugli alberi, brina o rugiada
sulle erbe, sorgenti e stagni nella boscaglia con tutta l’umidità boschiva dell’autunno e della primavera.
I paesaggi naturali si susseguono come luoghi immaginari, nei quali si respira la libertà, la filosofia della
natura come sede di speranza, suggerendo spazi dove il bello della natura è ancora possibile. Dipinte di getto,
con la sicurezza di uno stile personale, le tele dell’artista richiamano soggetti evidenti e riconoscibili come
elementi figurativi-narrativi, nonostante la scelta di un linguaggio informale: uno stile che a tratti si fa
essenziale ricordando la sintesi del disegno orientale, nel quale elementi isolati richiamano la macchia nera
di china dell’ideogramma giapponese sul bianco della tavola. Affermava Constantin Brancusi: “La
semplicità in arte è la sostanza di una complessità risolta” e per Mazot quell’essenziale espressione dei segni
e della composizione nel disporre i vuoti e i pieni dell’immagine, sono complessità risolta, semplicità ma
anche ricchezza d’intuizione.
sottobosco” dedicata a Carola Mazot (Valdagno 1929 – Milano 2016), pittrice veneta nata alla fine degli anni
Venti e formatasi all’Accademia di Brera tra gli anni Cinquanta e Sessanta come allieva di Marino Marini e
Giacomo Manzù.
L’esposizione, promossa da Comune di Milano Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, è
prodotta da Atelier Mazot e curata da Maria Clara Bosello. Una selezione di opere appartenenti al periodo
di più forte tendenza astratta della produzione artistica di Mazot, risalente agli anni Novanta, introduce il
visitatore in una dimensione nella quale forme e segni traggono ispirazione dall’osservazione degli elementi
della natura. Alberi e boschi, radici, fiori e rami intrecciati sono reinterpretati dall’artista con grande libertà e
vitalità. Così come trovano posto nei suoi dipinti le luci delle montagne all’alba, al chiaro di luna o sotto la
neve, ricreate dopo lunghe passeggiate fra i boschi di castagni. L’elemento dell’acqua, presente in mostra, è
parte della visione d’insieme e si manifesta attraverso rivoli o ruscelli, pioggia sugli alberi, brina o rugiada
sulle erbe, sorgenti e stagni nella boscaglia con tutta l’umidità boschiva dell’autunno e della primavera.
I paesaggi naturali si susseguono come luoghi immaginari, nei quali si respira la libertà, la filosofia della
natura come sede di speranza, suggerendo spazi dove il bello della natura è ancora possibile. Dipinte di getto,
con la sicurezza di uno stile personale, le tele dell’artista richiamano soggetti evidenti e riconoscibili come
elementi figurativi-narrativi, nonostante la scelta di un linguaggio informale: uno stile che a tratti si fa
essenziale ricordando la sintesi del disegno orientale, nel quale elementi isolati richiamano la macchia nera
di china dell’ideogramma giapponese sul bianco della tavola. Affermava Constantin Brancusi: “La
semplicità in arte è la sostanza di una complessità risolta” e per Mazot quell’essenziale espressione dei segni
e della composizione nel disporre i vuoti e i pieni dell’immagine, sono complessità risolta, semplicità ma
anche ricchezza d’intuizione.
21
aprile 2023
Carola Mazot – Acqua del sottobosco
Dal 21 aprile al 21 maggio 2023
arte contemporanea
Location
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Biglietti
Biglietto Intero € 5,00
Biglietto Ridotto € 3,00
Tourist Museum Card (validità 3 giorni) € 12,00
Abbonamento Musei Lombardia Milano (validità un anno) € 45,00 (27-64 anni), € 20,00 (6-14 anni), € 30,00 (15-26 anni), € 35,00 (over 65 anni)
Orario di apertura
Da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 17:30, ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura. Chiusura biglietteria ore 16:30.
Chiuso lunedì
Vernissage
20 Aprile 2023, ore 18.00
Sito web
Editore
Atelier Mazot Milano
Ufficio stampa
Atelier Mazot Milano
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Patrocini