12 aprile 2023

AFRICAN ICONS fino al 5 maggio allo Spazio Musa di Torino

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La Galleria Senesi di Cuneo, in collaborazione con Spazio Musa propone un viaggio alla scoperta del continente più antico del mondo, 14 artisti dialogano tra loro creando un atmosfera quasi magica e surreale.
La prima artista ad accoglierci, una volta scese le scale, è la “Regina d’Africa” Esther Mahlangu
Nata a Middelburg nel 1935, è stata testimonial dei campionati del mondo di calcio in Sud Africa.
La sua pittura, viene tramandata alle sole donne, per decorare le abitazioni in occasione dei riti di passaggio. La tradizione prevede che queste decorazioni vengano eseguite con le piume di gallina.
La tradizione forse non prevedeva che questi motivi geometrici, trasfigurazioni della realtà che circonda l’artista, venissero realizzati anche su tela, sulla facciata del palazzo BMW o sulle code degli aerei della British Airways.

Eppure, citando Sarenco,

Questa è Esther Mahlangu: una donna straordinaria, unartista straordinaria, un esempio assoluto di difesa delle culture autoctone, che non hanno mai accettato di essere inserite nel contesto onnivoro e fagocitante della globalizzazione planetaria.”

A sinistra troviamo George Lilanga.
Artista nato a Masasi nel 1934 e morto a Dar Es Salam nel 2005, per tutta la sua vita ha realizzato centinaia di sculture e migliaia di quadri con gli shetani, spiritelli dispettosi e malevoli, che vivono soprattutto intorno a Zanzibar e lungo la costa sud-orientale della Tanzania e del Mozambico.
Lilanga ha appreso l’arte della scultura dalla sacra tradizione Makonde, la cui origine si confonde con le origini stesse del suo popolo, e l’ha superata, stravolgendone le regole, facendo della sua arte spontanea avanguardia. Il materiale usato per le sculture, l’ebano, è stato dipinto con i colori più vividi che la chimica potesse offrire e queste creature sono uscite dalla Tanzania e hanno trovato casa nel mondo, restando negli occhi e nella mente di molti, fra i quali, ad esempio, Keith Haring.

Proseguendo la visita abbiamo modo di incontrare gli scenari esoterici di Mikidadi Bush e i safari di Richard Onyango.

Le sculture della senegalese Seni Awa Camara. Sapiente nel modellare la terracotta, Seni Camara scolpisce imponenti divinità che un tempo esponeva tra la frutta della sua bancarella al mercato.

38 opere provenienti dalla Fondazione Sarenco, massima istituzione per quanto riguarda l’arte Africana, dal 1940 si impegna a valorizzare e preservare gli artisti, le loro origini e la loro cultura.

Abbiamo deciso di creare un’esposizione completa, cercando il più possibile di comunicare l’autenticità e l’ avanguardia che contraddistingue questi artisti, al fine che più persone possano apprezzare e comprendere quello che risulta essere forse l’arte più pura, scevra dalle convenzioni  e i preconcetti dell’occidente globalizzato.

Informazioni
Spazio Musa
Via della consolata 11/e Torino
25 marzo – 5 maggio 2023
www.spaziomusa.net
spaziomusa@gmail.com