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Paola Stroppiana in dialogo con Teresa Pomodoro
In occasione degli ultimi giorni di apertura dell’esposizione:
“Le molte vite di una mente geniale. GianCarlo Montebello, editore e maestro del gioiello d’artista”,
la curatrice della mostra Paola Stroppiana incontrerà Teresa Pomodoro che illustrerà l’attività della GEM, fondata assieme al marito Gi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione degli ultimi giorni di apertura dell’esposizione:
“Le molte vite di una mente geniale. GianCarlo Montebello, editore e maestro del gioiello d’artista”,
Martedì 2 Maggio alle ore 18.00 presso la sede della BABS Art Gallery la curatrice della mostra Paola Stroppiana incontrerà Teresa Pomodoro che illustrerà l’attività della GEM, fondata assieme al marito GianCarlo Montebello, ripercorrendo le sue fasi d’avvio, raccontando aneddoti e curiosità di una realtà unica nel panorama milanese che ha profondamente segnato la storia dell’arte e dell’oreficeria. Dopo gli studi alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e alcune esperienze formative nel mondo dell’arredamento e del design che lo introducono nell’ambiente culturale e artistico della Milano del tempo, nel 1967 GianCarlo Montebello, insieme alla moglie Teresa Pomodoro, sorella di Arnaldo e Giò, fonda la GEM (dalle iniziali del suo nome e con riferimento alla pietra preziosa in inglese), proponendosi come editore di gioielli disegnati dagli artisti da produrre in edizioni limitate.
Tra il 1967 e il 1978 GianCarlo e Teresa collaborano con oltre 50 artisti editando circa 200 gioielli in multipli in edizione limitata, a seconda del lavoro eseguito dagli artigiani scelti dalla GEM e delle esigenze formali dell’artista. L’idea era di realizzare gioielli dal prezzo accessibile, superando il concetto di pezzo unico e raggiungendo il grande pubblico in una visione culturale democratica e divulgativa.
La produzione, che Montebello dirigeva in tutte le sue fasi, si avvaleva di un laboratorio con orafi e smaltatori per le tecniche tradizionali e parallelamente di processi seriali semi-industriali, nell’ottica di abbattere costi e individuare soluzioni innovative per metodologie esecutive e utilizzo di materiali, anche non preziosi.
L’iniziativa ebbe da subito un successo inaspettato e molti furono gli artisti che aderirono al progetto, dai giovani artisti dell’epoca come Fausta Squatriti, Amalia del Ponte,
Rodolfo Aricò a nomi già affermati come Arnaldo e Gio’ Pomodoro, Lucio Fontana (con cui realizza la celebre collana “AntiSofia” o i bracciali “Ellisse”), Gastone Novelli, Piero Dorazio, Pietro Consagra, di cui si ricordano gli straordinari “Ornamenti per il corpo”. Nel tempo le collaborazioni divennero internazionali: César, Sonia Delaunay, Hans Richter, Joe Tilson, Lowell Nesbitt, Niki de Saint Phalle, Jesús Soto, Alex Katz, Roberto Sebastian Matta, Man Ray, con cui Montebello intesse un rapporto privilegiato di lavoro e amicizia.
La collaborazione tra i due diede vita a oggetti unici come la celebre maschera “Optic - Topic”, gioiello-scultura di piena matrice surrealista.
L’attività si concluse nel 1978 a causa del furto dell’intera collezione, a cui sopravvissero solo gli esemplari già in collezioni private, alcuni di essi oggi protagonisti in mostra presso la BABS Art Gallery.
GianCarlo Montebello, con una profonda riflessione personale sull’avvenimento, decise di lasciare il ruolo di editore per realizzare e progettare gioielli di sua invenzione, una vera e propria “seconda vita” con una nuova attività, cui successivamente diede il nome B.O., iniziali di Body Ornaments. Questa seconda fase della sua attività sarà la protagonista di un’ulteriore esposizione presso la BABS Art Gallery programmata nell’autunno 2023.
“Le molte vite di una mente geniale. GianCarlo Montebello, editore e maestro del gioiello d’artista”,
Martedì 2 Maggio alle ore 18.00 presso la sede della BABS Art Gallery la curatrice della mostra Paola Stroppiana incontrerà Teresa Pomodoro che illustrerà l’attività della GEM, fondata assieme al marito GianCarlo Montebello, ripercorrendo le sue fasi d’avvio, raccontando aneddoti e curiosità di una realtà unica nel panorama milanese che ha profondamente segnato la storia dell’arte e dell’oreficeria. Dopo gli studi alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e alcune esperienze formative nel mondo dell’arredamento e del design che lo introducono nell’ambiente culturale e artistico della Milano del tempo, nel 1967 GianCarlo Montebello, insieme alla moglie Teresa Pomodoro, sorella di Arnaldo e Giò, fonda la GEM (dalle iniziali del suo nome e con riferimento alla pietra preziosa in inglese), proponendosi come editore di gioielli disegnati dagli artisti da produrre in edizioni limitate.
Tra il 1967 e il 1978 GianCarlo e Teresa collaborano con oltre 50 artisti editando circa 200 gioielli in multipli in edizione limitata, a seconda del lavoro eseguito dagli artigiani scelti dalla GEM e delle esigenze formali dell’artista. L’idea era di realizzare gioielli dal prezzo accessibile, superando il concetto di pezzo unico e raggiungendo il grande pubblico in una visione culturale democratica e divulgativa.
La produzione, che Montebello dirigeva in tutte le sue fasi, si avvaleva di un laboratorio con orafi e smaltatori per le tecniche tradizionali e parallelamente di processi seriali semi-industriali, nell’ottica di abbattere costi e individuare soluzioni innovative per metodologie esecutive e utilizzo di materiali, anche non preziosi.
L’iniziativa ebbe da subito un successo inaspettato e molti furono gli artisti che aderirono al progetto, dai giovani artisti dell’epoca come Fausta Squatriti, Amalia del Ponte,
Rodolfo Aricò a nomi già affermati come Arnaldo e Gio’ Pomodoro, Lucio Fontana (con cui realizza la celebre collana “AntiSofia” o i bracciali “Ellisse”), Gastone Novelli, Piero Dorazio, Pietro Consagra, di cui si ricordano gli straordinari “Ornamenti per il corpo”. Nel tempo le collaborazioni divennero internazionali: César, Sonia Delaunay, Hans Richter, Joe Tilson, Lowell Nesbitt, Niki de Saint Phalle, Jesús Soto, Alex Katz, Roberto Sebastian Matta, Man Ray, con cui Montebello intesse un rapporto privilegiato di lavoro e amicizia.
La collaborazione tra i due diede vita a oggetti unici come la celebre maschera “Optic - Topic”, gioiello-scultura di piena matrice surrealista.
L’attività si concluse nel 1978 a causa del furto dell’intera collezione, a cui sopravvissero solo gli esemplari già in collezioni private, alcuni di essi oggi protagonisti in mostra presso la BABS Art Gallery.
GianCarlo Montebello, con una profonda riflessione personale sull’avvenimento, decise di lasciare il ruolo di editore per realizzare e progettare gioielli di sua invenzione, una vera e propria “seconda vita” con una nuova attività, cui successivamente diede il nome B.O., iniziali di Body Ornaments. Questa seconda fase della sua attività sarà la protagonista di un’ulteriore esposizione presso la BABS Art Gallery programmata nell’autunno 2023.
02
maggio 2023
Paola Stroppiana in dialogo con Teresa Pomodoro
02 maggio 2023
arte contemporanea
Location
BABS ART GALLERY
Milano, Via Maurizio Gonzaga, 2, (Milano)
Milano, Via Maurizio Gonzaga, 2, (Milano)
Orario di apertura
Ore 18.00
Sito web
Autore
Curatore