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Achir – Rosa di deserto
Le opere di Achir nascono nel silenzio del suo studio, un silenzio molto vicino alla meditazione.Lo scopo è quello di individuare un percorso introspettivo ed esaltare le sensazioni che ognuno prova quando si trova davanti ad un’opera d’arte. Non più immagine, ma pura emozione.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
ACHIR
ROSA DI DESERTO
Oggetto: Mostra personale di Achir – dipinti ad olio su tela
Mostra a cura di: Marco Pezzali
Luogo: Galleria della Tartaruga – presso Libreria Eli, viale Somalia, 50/a – 00199 Roma
Telefono: 333 7909794
Sito web: www.galleriadellatartaruga.com
E-mail: info@galleriadellatartaruga.com
Inaugurazione: venerdì 12 maggio 2023 alle ore 18
Durata della mostra: dal 12 maggio al 6 giugno 2023
Orario d’apertura: 10-13 e 16-19.30 - Chiuso la domenica
Brahim Achir nasce in Algeria nel 1956.Arriva in Italia nei primi anni ’70 e si stabilisce a Livorno dove studia presso l’Accademia Navale.Terminati gli studi, nel 1977, si trasferisce in Olanda per dedicarsi alla pittura.Due anni dopo torna in Italia per proseguire la sua ricerca pittorica e si stabilisce a Roma.La sua poetica artistica è caratterizzata da una vasta gamma di citazioni, che spaziano dalla pittura di Piero Della Francesca a quella di Balthus.Achir, tenendo ben presente la propria origine è riuscito a proiettarsi verso la cultura internazionale, facendo sua la lezione del maestro di pittura maghrebina Khadda, che tanto fece perché i giovani artisti del Maghreb “si riappropriassero della loro preistoria, depositata nei tempi della memoria, per poi proiettarsi sul palcoscenico della quotidiana esistenza internazionale”.Le opere di Achir nascono nel silenzio del suo studio, un silenzio molto vicino alla meditazione.Lo scopo è quello di individuare un percorso introspettivo ed esaltare le sensazioni che ognuno prova quando si trova davanti ad un’opera d’arte. Non più immagine, ma pura emozione.Achir indaga il suo universo interiore ricercando le proprie origini, e lo fa attraverso tenue ed armoniose melodie tonali: sono opere in cui si crea un equilibrio tra colori freddi e caldi grazie anche ad una pennellata fortemente espressiva e materica, data a più strati.Le sue tele sono dominate principalmente da due colori: l’ocra: il colore della terra e del deserto, e il blu: colore del manto degli Amazigh, che nell’antica lingua nord africana Tifinagh significa “uomo libero”.Paesaggi desolati, sconfinati, quasi metafisici, fanno eco all’identità errante dell’io che porta con sé archetipi ancestrali della cultura del Maghreb; ritratti enigmatici di donne dal collo lungo, con sguardi taglienti che fissano l’osservatore. Emergono da sfondi dorati e introducono alle atmosfere simboliche di una pittura colta che si appella all’emotività e al percorso intellettuale di ciascuno.I suoi personaggi, uomini e donne, sono immersi in spazi urbani, che richiamano scenografie cinematografiche dove fantascienza, storia antica ed attualità tecnologica si incrociano.
ACHIR
ROSA DI DESERTO
Oggetto: Mostra personale di Achir – dipinti ad olio su tela
Mostra a cura di: Marco Pezzali
Luogo: Galleria della Tartaruga – presso Libreria Eli, viale Somalia, 50/a – 00199 Roma
Telefono: 333 7909794
Sito web: www.galleriadellatartaruga.com
E-mail: info@galleriadellatartaruga.com
Inaugurazione: venerdì 12 maggio 2023 alle ore 18
Durata della mostra: dal 12 maggio al 6 giugno 2023
Orario d’apertura: 10-13 e 16-19.30 - Chiuso la domenica
Brahim Achir nasce in Algeria nel 1956.Arriva in Italia nei primi anni ’70 e si stabilisce a Livorno dove studia presso l’Accademia Navale.Terminati gli studi, nel 1977, si trasferisce in Olanda per dedicarsi alla pittura.Due anni dopo torna in Italia per proseguire la sua ricerca pittorica e si stabilisce a Roma.La sua poetica artistica è caratterizzata da una vasta gamma di citazioni, che spaziano dalla pittura di Piero Della Francesca a quella di Balthus.Achir, tenendo ben presente la propria origine è riuscito a proiettarsi verso la cultura internazionale, facendo sua la lezione del maestro di pittura maghrebina Khadda, che tanto fece perché i giovani artisti del Maghreb “si riappropriassero della loro preistoria, depositata nei tempi della memoria, per poi proiettarsi sul palcoscenico della quotidiana esistenza internazionale”.Le opere di Achir nascono nel silenzio del suo studio, un silenzio molto vicino alla meditazione.Lo scopo è quello di individuare un percorso introspettivo ed esaltare le sensazioni che ognuno prova quando si trova davanti ad un’opera d’arte. Non più immagine, ma pura emozione.Achir indaga il suo universo interiore ricercando le proprie origini, e lo fa attraverso tenue ed armoniose melodie tonali: sono opere in cui si crea un equilibrio tra colori freddi e caldi grazie anche ad una pennellata fortemente espressiva e materica, data a più strati.Le sue tele sono dominate principalmente da due colori: l’ocra: il colore della terra e del deserto, e il blu: colore del manto degli Amazigh, che nell’antica lingua nord africana Tifinagh significa “uomo libero”.Paesaggi desolati, sconfinati, quasi metafisici, fanno eco all’identità errante dell’io che porta con sé archetipi ancestrali della cultura del Maghreb; ritratti enigmatici di donne dal collo lungo, con sguardi taglienti che fissano l’osservatore. Emergono da sfondi dorati e introducono alle atmosfere simboliche di una pittura colta che si appella all’emotività e al percorso intellettuale di ciascuno.I suoi personaggi, uomini e donne, sono immersi in spazi urbani, che richiamano scenografie cinematografiche dove fantascienza, storia antica ed attualità tecnologica si incrociano.
12
maggio 2023
Achir – Rosa di deserto
Dal 12 maggio al 06 giugno 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELLA TARTARUGA
Roma, Via Sistina, 85A, (Roma)
Roma, Via Sistina, 85A, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-13 e 16-19.30
Vernissage
12 Maggio 2023, ore 18.00
Sito web
Ufficio stampa
Galleria della Tartaruga
Autore
Curatore