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Giorgio Baldoni – Traces
Ai non vedenti e agli ipovedenti, non e permesso toccare, quindi vedere attraverso il tatto, le opere
nelle mostre. Nella mostra fotografica tattile Traces di Giorgio Baldoni, l’artista presenta per la prima nel suo genere, un nucleo di fotografie a cui possono accedere non vedenti e ipovedenti.
Comunicato stampa
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Traces - Mostra fotografica di Giorgio Baldoni
Terminal Mario Dondero FERMO
14-28 maggio 2023
La mostra di Giorgio Baldoni Traces, presenta per la prima volta al pubblico un nucleo di circa trenta fotografie sul tema del corpo. Un progetto in linea con la ricerca dell'artista che da anni muove sul crinale dell'analisi sociale e individuale dell'uomo contemporaneo, attraverso la scultura in primis, ma utilizzando da sempre anche altri linguaggi.
Nel catalogo di mostra Federica Facchini ha scritto: «Con il progetto Traces, come anche in altri progetti precedenti, Baldoni desidera percorrere e indagare nuove direzioni, nuove modalità di fruizione verso approcci più aperti e socializzanti che possano attivare “connessioni altre” tra persone, per agire nel mondo e per il mondo. Un modo per dimostrare come l’arte sia davvero (non solo retoricamente) uno strumento che unisce e abbatte le barriere e un metodo di inclusione sociale. Baldoni sceglie di connotare le immagini di Traces in maniera simbolica attraverso l'uso del valore invertito dei colori e dal contrasto con alcune radiografie. La radiografia usata in campo medico sul corpo umano e nel restauro sul corpo dell’opera d’arte, viene qui utilizzata per ricavare dalla tecnologia nuove icone capaci di stimolare narrazioni, ipotesi, riflessioni o anche solo stimoli visivi».
Alessandro Nicoletti ha affermato: «Ogni corpo, specialmente l’umano, è abitato da un mistero che lascia le sue tracce tanto nel visibile quanto nell’invisibile. Il corpo è espressione e presenza sempre simbolica dell’io, e l’uso della fotografia in tale mostra ne coglie appieno la portata. Il corpo-immagine è qui un corpo-simbolo. Non è un caso che la mostra sia allestita anche per non vedenti e ipovedenti, poiché la cecità al simbolo non è questione di vista. Forse da loro possiamo prendere ispirazione, perché accanirsi nel voler vedere tutto subito equivale, ultimamente, a non vedere».
L’Associazione Controluce ODV sostiene questo evento cercando di sollecitare nuove percezioni in grado di migliorare la qualità della vita e rincorrendo il sogno di una nuova società proiettata verso il futuro, una società inclusiva che possa essere vicina a tutti, senza lasciare indietro nessuno: «la mostra persegue delle finalità sociali, poiché intende permettere la fruizione anche ad un pubblico di non vedenti e ipovedenti a cui solitamente non è data la possibilità di accesso nelle esposizioni di tipo tradizionale. L'arte per esprimersi ha bisogno dei sensi che la trasformano in esperienza estetica con finalità anche educativa. Solitamente i sensi privilegiati per percepire questa esperienza sono la vista e l'udito. Il tatto, però, più di qualsiasi altro senso si muove in una stretta connessione con la vista e con lo spazio, infatti è l'unico senso capace di poter sostituire la vista stessa. Nuovi atteggiamenti possono avere indubbiamente una finalità educativa, un risvolto ed una influenza sul tessuto socio-economico della città e dei suoi abitanti, in uno scambio continuo tra le persone.
Modificare vecchi atteggiamenti nei confronti de l le disabilità può essere fatto attraverso delle esperienze dirette, magari mediate da una mostra, come la mostra “Traces”».
______________
Curatela, coordinamento organizzativo ed editoriale: Contemporary Agency Srl
Ingresso gratuito
Inaugurazione domenica 14 maggio ore 18.00
Orari di apertura : da lunedì a venerdì ore 16.30/20.00
sabato e domenica ore 10.00/13.00-16.00/20.00
Terminal Mario Dondero FERMO
14-28 maggio 2023
La mostra di Giorgio Baldoni Traces, presenta per la prima volta al pubblico un nucleo di circa trenta fotografie sul tema del corpo. Un progetto in linea con la ricerca dell'artista che da anni muove sul crinale dell'analisi sociale e individuale dell'uomo contemporaneo, attraverso la scultura in primis, ma utilizzando da sempre anche altri linguaggi.
Nel catalogo di mostra Federica Facchini ha scritto: «Con il progetto Traces, come anche in altri progetti precedenti, Baldoni desidera percorrere e indagare nuove direzioni, nuove modalità di fruizione verso approcci più aperti e socializzanti che possano attivare “connessioni altre” tra persone, per agire nel mondo e per il mondo. Un modo per dimostrare come l’arte sia davvero (non solo retoricamente) uno strumento che unisce e abbatte le barriere e un metodo di inclusione sociale. Baldoni sceglie di connotare le immagini di Traces in maniera simbolica attraverso l'uso del valore invertito dei colori e dal contrasto con alcune radiografie. La radiografia usata in campo medico sul corpo umano e nel restauro sul corpo dell’opera d’arte, viene qui utilizzata per ricavare dalla tecnologia nuove icone capaci di stimolare narrazioni, ipotesi, riflessioni o anche solo stimoli visivi».
Alessandro Nicoletti ha affermato: «Ogni corpo, specialmente l’umano, è abitato da un mistero che lascia le sue tracce tanto nel visibile quanto nell’invisibile. Il corpo è espressione e presenza sempre simbolica dell’io, e l’uso della fotografia in tale mostra ne coglie appieno la portata. Il corpo-immagine è qui un corpo-simbolo. Non è un caso che la mostra sia allestita anche per non vedenti e ipovedenti, poiché la cecità al simbolo non è questione di vista. Forse da loro possiamo prendere ispirazione, perché accanirsi nel voler vedere tutto subito equivale, ultimamente, a non vedere».
L’Associazione Controluce ODV sostiene questo evento cercando di sollecitare nuove percezioni in grado di migliorare la qualità della vita e rincorrendo il sogno di una nuova società proiettata verso il futuro, una società inclusiva che possa essere vicina a tutti, senza lasciare indietro nessuno: «la mostra persegue delle finalità sociali, poiché intende permettere la fruizione anche ad un pubblico di non vedenti e ipovedenti a cui solitamente non è data la possibilità di accesso nelle esposizioni di tipo tradizionale. L'arte per esprimersi ha bisogno dei sensi che la trasformano in esperienza estetica con finalità anche educativa. Solitamente i sensi privilegiati per percepire questa esperienza sono la vista e l'udito. Il tatto, però, più di qualsiasi altro senso si muove in una stretta connessione con la vista e con lo spazio, infatti è l'unico senso capace di poter sostituire la vista stessa. Nuovi atteggiamenti possono avere indubbiamente una finalità educativa, un risvolto ed una influenza sul tessuto socio-economico della città e dei suoi abitanti, in uno scambio continuo tra le persone.
Modificare vecchi atteggiamenti nei confronti de l le disabilità può essere fatto attraverso delle esperienze dirette, magari mediate da una mostra, come la mostra “Traces”».
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Curatela, coordinamento organizzativo ed editoriale: Contemporary Agency Srl
Ingresso gratuito
Inaugurazione domenica 14 maggio ore 18.00
Orari di apertura : da lunedì a venerdì ore 16.30/20.00
sabato e domenica ore 10.00/13.00-16.00/20.00
14
maggio 2023
Giorgio Baldoni – Traces
Dal 14 al 28 maggio 2023
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
TERMINAL MARIO DONDERO
Fermo, Via Espedito Tomassini, (FM)
Fermo, Via Espedito Tomassini, (FM)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16,30-20
sabato e domenica 10-13 / 16-20
Sito web
Autore
Autore testo critico
Allestimento
Produzione organizzazione
Patrocini