All’interno della splendida cornice di Villa Varlonga, realizzata dall’Architetto Lucio Passarelli nel 1967 ed il cui progetto è conservato al museo MAXXI di Roma, sorge il Fauno Urban Resort.
Villa Varlonga è per eccellenza, la residenza esclusiva nel cuore di Roma, città dalla storia millenaria, dove la storia antica si intreccia con l’Architettura ed il Design.

La location è stata scelta dall’Artista B.ZARRO per far coincidere Design e Arte al fine di presentare l’ennesimo progetto, frutto della maniacale ricerca e spasmodica creatività dell’Artista. Il progetto qui citato intende portare all’interno delle strutture ricettive e non, un Corner che prende il nome di “De Art”, che comprende una serie di componenti d’arredo e di design firmati B.ZARRO.
Appassionato della cultura estetica orientale e del “portato” dei canoni legati alla cerimonia del Te e del Wabi Sabi, approfondisce da sempre l’origine delle cose e degli oggetti e la loro componente spirituale, attraverso l’energia che col tempo hanno assorbito.
Per la cultura giapponese, è la capacità di percepire l’estetica basata sulla transitorietà delle cose, sulla bellezza imperfetta, impermanente e incompleta. Wabi- Sabi, “dipendenza e distacco”, dipendenza dalle nostre origini, distacco da chi siamo, per ricreare un qualcosa di unico e originale che ci racconta, che mostra chi siamo o cosa vorremmo essere o rappresentare. Per l’occidente, associata a caratteristiche come: imperfezione, crudezza o alterazione ma, nella cultura orientale un’estetica che trascende l’aspetto basata sulla perfezione di una bellezza imperfetta, che noi con il nostro vissuto, e la nostra esperienza, possiamo completare e trasformare.


Classe 1955, proviene dalla scuola mediterranea, e dopo il Diploma all’Istituto Tecnico per il Design, studia Architettura all’Università. Nella seconda metà degli anni ’80 fa frequenti viaggi in Estremo Oriente, visitando più volte il Giappone, la Corea del Sud, la Cina Repubblicana ed Hong Kong, restando affascinato dal minimalismo dell’arte orientale.
Nel suo percorso artistico ha sperimentato l’informale, il gestuale, l’astrattismo, il figurativo, il concettuale, il dadaismo, l’espressionismo, la performance e l’arte di appropriazione; la pittura, la scultura, l’Architettura, la fotografia, la letteratura, l’archeologia, l’antropologia, il tutto in chiave simbolista.