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30 artisti per raccontare l’essenziale: la mostra a Saluzzo, per Start
Progetti e iniziative
di redazione
30 artisti per raccontare “l’essenziale”, ovvero ciò che è «Indispensabile, necessario. Conciso, sintetico, come tutto ciò che costituisce l’essenza di una cosa. Ciò di cui non si può fare a meno», come da definizione, che lascia spazio a infinite altre variazioni e sfumature. Curata da Francesca Canfora, la mostra collettiva sarà visitabile dal 27 maggio al 18 giugno 2023, negli spazi di Quartiere, sede della Fondazione Bertoni, a Saluzzo, in occasione di START, festival annuale promosso dalla stessa Fondazione, dedicato alle tradizioni artistiche e artigiane della bella cittadina piemontese e della sua fiorente area.
“Essenziale” è dunque il tema di questa edizione, il fil rouge che accompagnerà tutte le manifestazioni in programma, «Nato da un profondo ragionamento sul presente e su cosa ci sta accadendo, soffermandosi in particolare sulla voce della natura o sul dar voce a essa in un momento in cui l’ambiente – finalmente – è al centro dei nostri pensieri», spiegano gli organizzatori.
Dopo le manifestazioni dedicate all’artigianato e all’antiquariato, Nell’ambito della sezione del festival dedicata all’arte contemporanea, la mostra “Essenziale” vede il coinvolgimento di artisti emergenti ma anche di autori più noti e dal curriculum di lungo corso, tutti interpreti del tema attraverso le tecniche e linguaggi espressivi più vari. «Indagando il concetto di essenziale è istintivo pensare all’atomo come elemento primo costitutivo della realtà e, in relazione all’arte, al punto e alla linea come unità geometriche minime e basilari di rappresentazione del mondo, racchiudendo entrambe in sé il potenziale per descrivere e restituire la complessità dell’intero Universo», ha spiegato la curatrice, Francesca Canfora. «Punto e linea sono anche moduli semplici alla base di forme complesse di codificazione e di linguaggio: basti pensare all’alfabeto Morse, al codice Braille o ancora all’assonanza con il codice binario all’origine della programmazione informatica. Le infinite combinazioni di linee intere e spezzate hanno dato vita alla tradizione millenaria dell’I Ching, il libro dei mutamenti, strumento divinatorio utilizzato nella Cina antica per rivelare avvenimenti futuri», ha continuato Canfora, in un rapido excursus sulle varie espressioni del termine “essenziale”, culminato nel «Celebre statement, inno della modernità, coniato da Ludwig Mies Van Der Rohe, Less is more».
Diffusa nei suggestivi spazi dell’ex caserma Mario Musso, attuale sede della Fondazione Bertoni, tra antiche scuderie e cortili, l’esposizione sarà quindi scandita dalle opere di Elizabeth Aro, Prisca Baccaille, Simone Bubbico, Stefano Caimi, Mauro Campagnaro, Davide Maria Coltro, Francesca Dondoglio, Yirui Fang, Chiara Ferrando, Stefano Fiorina, Giulia Fumagalli, Federica Gonnelli, Luca Grechi, Alessandra La Marca, Michela Longone, Teo Martino, Vittoria Mazzonis, Noemi Priolo, Maura Prosperi, Daniele Ratti, Enrica Salvadori, Tommaso Sandri, Giulia Spernazza, Elena Tortia, Mauro Valsecchi, Stefano Zaratin, Marzio Zorio.
Nell’ambito della mostra, presentata da Paratissima per START/Arte, due tra gli artisti emergenti under 40 esposti saranno selezionati e premiati con la possibilità di essere ospiti nelle mostre conclusive del corso N.I.C.E. New Independent Curatorial Experience, il master in pratiche curatoriali di Paratissima. Le mostre conclusive saranno ambientate negli spazi della Cavallerizza di Torino.