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Africa 1:1, cinque artisti africani a Ca’ Pesaro
Arte contemporanea
L’architettura e l’arte africana sono caratterizzate da una grande diversità di stili, tecniche e espressioni creative che rispecchiano la ricca storia e le tradizioni culturali del continente. L’Africa ha una lunga storia di civiltà antiche che hanno lasciato un impatto significativo sull’arte e l’architettura e comprende una vasta gamma di forme espressive. Sculture, dipinti, tessuti, ceramiche, gioielli e molto altro ancora sono un modus di rappresentare il proprio paese, quasi un marchio di fabbrica. Queste opere d’arte spesso riflettono temi sociali, spirituali e culturali, insieme a una forte connessione con la natura e il mondo degli spiriti. L’arte africana è nota per l’uso simbolico e stilizzato delle forme, con un’enfasi particolare sulla rappresentazione delle figure umane. Maschere, statue e sculture sono spesso utilizzate in cerimonie religiose e rituali, con lo scopo di comunicare con gli spiriti ancestrali o di celebrare eventi importanti nella vita di una comunità.
Negli ultimi decenni, l’arte contemporanea africana ha guadagnato una crescente attenzione e apprezzamento a livello globale. Artisti africani contemporanei stanno creando opere che affrontano temi contemporanei come l’identità, la politica, la storia e le dinamiche sociali, utilizzando una vasta gamma di media e tecniche artistiche. Ma se chiedessimo di raccontare la storia di un paese o di una città diversa da quella a cui gli artisti africani sono abituati, cosa ne nascerebbe?
Tutto ciò potrete trovarlo nella mostra aperta lo scorso 20 aprile presso Cà Pesaro a Venezia della collettiva di artisti africani dal titolo Africa 1:1. Nei bellissimi spazi di uno dei musei più storici della Laguna, entriamo a contatto con opere d’arte che parlano del frutto del progetto messo in atto da AKKA Project, Africa First e Ca’ Pesaro che, nello spirito della 18esima Biennale di Architettura, hanno dato vita a AFRICA 1:1 LAB, Artists Residency Program. Un progetto di residenza d’artista che ha portato 5 giovani artisti africani a sperimentare il vivace ambiente artistico veneziano e, al contempo, a offrire il loro personale contributo creativo alla città, che si prepara al preannunciato Laboratorio del Futuro della 18esima Biennale di Architettura curata da Lesley Lokko.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/Pamela-Enyonu-Red-Borders-2023-Mixed-media-acrylics-and-handmade-paper-on-canvas-110-x-80-cm-Courtesy-of-AKKA-Project-and-Africa-First-photo-credit-Chris-Dennis-Rosenberg-Kimbugwe-746x1024.jpg)
Le residenze hanno visto la creazione di 5 spazi di lavoro, di fatto dei veri e propri studi, presso AKKA Project, e al contempo l’immersione dei giovani artisti africani nel contesto culturale veneziano e di Ca’ Pesaro. Attraverso lo studio della storia della Galleria, dei documenti originali e delle opere dei maestri conservati nella collezione permanente, i cinque artisti in residenza hanno costruito inediti dialoghi con la tradizione visiva della città e con la storia del Palazzo sul Canal Grande.
Avrete modo di entrare in contatto e scoprire opere site-specific create da Option Nyahunzvi, Pamela Enyonu, Alexandre Kyungu, Boniface Maina e Ngugi Waweru. Un gran progetto di condivisione e di conoscenza di una storia che non appartiene a questi artisti, ma che hanno avuto il merito di raccontare attraverso i loro medium in maniera sublime. La mostra Africa 1:1 porta il visitatore a porsi domande diverse su un argomento importante come il dialogo tra storia e artisti di diverse nazioni e di diverse epoche, ricordandoci che alla fine del percorso di ognuno di noi, c’è un filo conduttore: l’immensa scoperta della specie umana.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/Alexandre-Kyungu-Untitled-2023-incision-on-rubber-160x113-cm-Courtesy-of-AKKA-Project-and-Africa-First-photo-credit-Chris-Dennis-Rosenberg-Kimbugwe--683x1024.png)