30 settembre 2004

fino al 16.X.2004 Gabriele Arruzzo/ Fabio Bonetti – Suspence Modena, Galleria Sansalvatore

 
Due artisti apparentemente agli antipodi. E poi cani che abbaiano, corpi nascosti nel sottoscala, conigli che guardano dentro a un cilindro, foreste da fiaba. Come in un film di David Lynch. In attesa del colpo di scena. Che puntualmente arriva…

di

Finalmente due giovani, nel vero senso della parola. E di una certa caratura. Nella doppia personale alla Galleria Sansalvatore di Modena, intitolata Suspense, sono di scena (è il caso di dirlo) le opere di due artisti rigorosamente under 30, non facenti parte –per intenderci- di quella folta schiera di giovani ultra-trentenni–quasi-quarantenni dagli esiti più o meno felici (vero Premio Cairo?).
Fabio Bonetti, 23 anni e Gabriele Arruzzo, 28, ci fanno ben sperare o perlomeno respirare una boccata d’aria fresca, con una ricerca formale e concettuale densa di spessore che prova ad unire ad una figurazione apparentemente semplificata uno sfasamento sensoriale e percettivo. fabio bonetti
L’atmosfera straniante che si respira nelle opere del modenese Bonetti -tra le laccature piatte dell’acrilico e lo sfumato dei disegni dove la mano si fa più libera- è quella di un delitto appena consumato. Senza movente né assassino. Con una certa ironia nera i corpi sono inglobati nell’arredamento e abbandonati all’interno di un reticolato formato da curve e rette: si tratta di un interessante lavoro ad alta definizione grafica, che prende avvio da una matrice fotografica e trova il suo sviluppo nell’articolazione spaziale di dettagli ridotti all’osso. La figura-massa presa in trappola, volutamente a contrasto -come fosse una presenza incolore e misteriosa- si conforma all’ambiente circostante, volutamente essenziale, contribuendo a creare un clima di suspense apparente, dove l’ambiguità diviene il vero motore dell’opera.
Il non sense situazionista viene riproposto anche nelle bizzarre e affollatissime composizioni del pesarese Arruzzo, dove l’inquietante paradossale non si mostra come qualcosa d’inconsueto. Nello smisurato archivio d’immagini del vissuto dell’artista -rielaborato dal computer, messo su tela e ricalcato con la pittura- trovano posto copertine di vecchi album, stampe di magliette, illustrazioni, foto di opere d’arte, momenti di vita che si scompongono e ricompongono assieme. Il risultato è un’indagine espressivafabio bonetti mai troppo innocua che tende a mixare il tutto alla materia corposa e lucida dello smalto dando vita ad un vivace pandemonium caotico e surreale. Eppure mai casuale. Perché nell’apparente disorganizzazione l’opera si organizza e trova un suo modo studiatissimo di essere. Lo fa attingendo all’immaginario dell’inconscio, alternando animali simbolici, elementi sacri e profani in un gioco visivo accattivante e allucinante, frutto di una simbologia arcana che ha come riferimenti principali l’inesorabile lotta contro il tempo che scorre, il memento mori, il sesso e la paura di Dio. Un richiamo al passato –certo- ma molto presente. Perché le superfici seducenti di Arruzzo, in fondo, non sono altro che una visibile rappresentazione della baraonda del nostro tempo, dove non si riconosce più la differenza tra bene e male, tra orrore e pena. E dove il senso è diventato, ormai, un piacevole controsenso.

francesca baboni
mostra visitata il 25 settembre 2004


Suspense – Gabriele Arruzzo Fabio Bonetti
Galleria San Salvatore
Via Canalino 31
41100 Modena
info: info@galleriasansalvatore.it
www.galleriasansalvatore.it
Orari: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato 17,30-19.30 e su appuntamento
Per info e appuntamenti 338-50.53.472


[exibart]

1 commento

  1. Ma non riesco a capire..
    se gli stessi artisti avessero 35 anni, il loro lavoro sarebbe considerato allo stesso modo, o è bello perchè gli artisti hanno meno di 30 anni???

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