19 luglio 2023

SALON PALERMO 3: il cuore della giovane pittura italiana

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Fino al 26 agosto
Non è estate senza SALON PALERMO. Il terzo anno per l’appuntamento nazionale all’insegna della pittura

SALON PALERMO 3, 2023, RizzutoGallery, installation view

Terza edizione di SALON PALERMO, appuntamento di cui si sentirebbe la mancanza nell’estate palermitana. Sul modello degli ottocenteschi Salons parigini, “SALON PALERMO” rappresenta un palcoscenico prestigioso per la fiorente pittura italiana, evidenziando sistematicamente la tendenza dei più recenti approcci e interessi del panorama artistico.

La mostra, priva di complesse ricerche teoriche alle quali sovente si piegano le opere degli artisti – curata da Antonio Grulli e Francesco De Grandi all’interno della Rizzuto Gallery – assegna un fondamentale minimo comune denominatore sempre più trascurato: la tecnica. Palermo è da sempre una coordinata centrale per ciò che concerne l’opposizione all’omologazione pittorica, ma non per questo di minor entità tecnica, che per l’appunto ha fatto da solida base per la conservazione della propria libertà artistica e che in questa mostra si rivela con una freschezza distintiva, frutto di un’accurata e intesa ricerca curatoriale. Significativa, dunque, è la scelta del luogo che ormai da tre anni accoglie una grande quantità di artisti italiani che ne indicano la cospicua produzione pittorica e il fervente interesse. 

SALON PALERMO 3, 2023, RizzutoGallery, installation view

Tra i numerosi dipinti affiorano svariate tematiche e visioni. Nella prima sala della galleria, folklore e sacralità si incontrano sulle tele grezze di Alessandro Aprile (’99) attraverso tratti essenziali e colori tenui con cui percepire realtà paradossali, fra Pupi, teatrini e narrazioni insolite, giocose e familiari. Vicini, ma a distinguersi, sono i coloratissimi scenari di Elias Vitrano (’90) che conferiscono un carattere misterioso ai particolari ignorati della quotidianità, generando un immaginario sospeso tra il surreale e la fantascienza.

Densa è l’autenticità delle opere in mostra, come nel caso di Martina Pozzobon (’98) che, con le tele esposte nella successiva sala, tiene solido ed evidente il legame tra disegno e pittura con una pratica apparentemente bambinesca, ma che indaga tematiche intricate tra inconscio e grottesco, approdando in visioni disturbanti e tragicomiche. Di contro Emilio Gola (’94) propone una visione molto più spensierata e fatua, attraverso giovani distratti e istanti impenetrabili, che acquisiscono una consistenza tangibile grazie allo sguardo lasciato libero di muoversi tra gli innumerevoli dettagli riprodotti.

SALON PALERMO 3, 2023, RizzutoGallery, installation view

Ad accogliere nella terza sala sono le singolari condizioni visionarie ritratte da Andrea Luzi (’97). Qui la moltiplicazione smisurata di dettagli, simboli e allusioni, genera uno spaesamento psichedelico, in uno scenario irriconoscibile e decadente, lasciando immaginare un futuro sorretto dall’assemblaggio degli scarti umani. Al suo fianco i lavori di Agnese Guido (’82) propongono atmosfere in cui la vita dell’uomo e degli oggetti sembrano mescolarsi, cancellando i rispettivi confini con l’intento di addentrarsi nelle dimensioni più romantiche del quotidiano, pur svelandone le proprie illogicità.

Elisabetta Marino, Cowboy, 2023, olio su tela, 200x150cm

Infine, l’ultima sala della galleria è dedicata a immaginari più personali e luminosi, tra le opere di Elisabetta Marino (’89) che studia una sua esclusiva e brillante archeologia contemporanea attraverso personaggi estrapolati dall’arte classica e inseriti in luoghi dal gusto digitale, tramite i quali accedere a percezioni intime e tra gli innocenti e giocosi dipinti di Letizia Lucchetti (’99), che fa dei suoi animali antropomorfi e colorati una chiave d’accesso a sfondi dai significati conturbanti e tragici, dai quali si viene avvolti inconsapevolmente.

SALON PALERMO è un incontro di prim’ordine con la pittura. Attuando una ricognizione scientifica e visionaria, la mostra accende i riflettori sul più tradizionale linguaggio artistico, esplicitandone la virtuosità del mezzo senza esitazione. Un autorevole momento di protagonismo assoluto della pittura che grida per Palermo l’esigenza di piacere generato dalla buona arte.  

SALON PALERMO 3, 2023, RizzutoGallery, installation view

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